Mondiali 2023 - Lyles e Jackson volano all'oro nei 200 metri. Rojas è eterna nel triplo, Kitaguchi storica

Il Day 7 dei Mondiali di atletica leggera 2023 va in archivio con ben quattro medaglie d'oro assegnate, di cui due nella velocità. Shericka Jackson e Noah Lyles vincono infatti la medaglia d'oro rispettivamente nei 200 metri femminili e maschili. La velocista giamaicana sbaraglia la concorrenza con una facilità disarmante in 21''41 - record dei campionati - restando però un po' delusa per il mancato record del mondo, mentre il campione del mondo dei 100 metri bissa quell'oro per una fantastica doppietta personale che lo consacra quale uomo più veloce del mondo.

Medaglie d'oro poi anche per Yulimar Rojas e Hakura Kitaguchi. La triplista venezuelana si prende l'oro all'ultimo tentativo utile, stampando una misura di 15,08 (0.0) che le permette di superare in volata l'ucraina Maryna Bekh-Romanchuk e conquistare il suo 4° oro mondiale consecutivo nel salto triplo femminile. Epilogo simile anche nella finale di tiro del giavellotto, poiché Kitaguchi scaglia l'attrezzo a 66,73 metri superando la colombiana Flor Denis Ruiz Hurtado (record americano con 65,47) e vincendo così l'oro dopo il bronzo conquistato a Eugene 2022.

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Dei trionfi di Jackson e Lyles abbiamo già scritto, allora ecco tutti i medagliati della velocità odierna. Dietro la giamaicana si piazzano Gabrielle Thomas (USA), argento in 21''81, e una stupenda Sha'Carri Richardson (USA), la quale firma il suo primato personale con 21''92 per andare a prendersi il bronzo, nonché la seconda medaglia iridata di Budapest 2023. La santaluciana Julien Alfred chiude ai piedi del podio col crono di 22''05 ma, vista la giovanissima età, siamo certi che ne sentiremo parlare a lungo. Nei 200 maschili è invece doppietta a stelle e strisce, poiché dietro Lyles si piazza il diciannovenne Erriyon Knighton col tempo di 19''75, a conferma di un talento da vero e proprio predestinato. Bronzo per Letsile Tebogo (Botswana), capace a soli vent'anni di mettersi al collo la seconda medaglia iridata dopo l'argento di Eugene 2022.

Ruiz Hurtado domina praticamente tutta la finale, visto che il 65,47 lo firma al primo tentativo e la bi-campionessa mondiale in carica, Kelsey-Lee Barber, non riesce a superare i 60 metri fino al quinto tentativo personale (61,19) chiudendo così al 7° posto. L'ultimo lancio decide però due terzi di podio. Kitaguchi si prende l'oro già citato, regalando al Giappone la prima medaglia d'oro iridata di sempre in questo attrezzo, anche a livello maschile, mentre la seconda delle tre australiane in gara, Mackenzie Little, piazza un 63,38 che le permette di scavalcare la lettone Anete Kocina e mettersi al collo il bronzo. Finale a undici anziché dodici, perché Kathryn Mitchell non si è neppure presentata per i primi tre lanci.

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