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Basket, Supercoppa: Pesaro sgambetta Brindisi, Sassari facile su Roma

Daniele Fantini

Aggiornato 04/09/2020 alle 00:23 GMT+2

La Carpegna Prosciutto Pesaro apre la stagione superando la Happy Casa Brindisi per 83-71 nella gara d'esordio del girone D della Eurosport Supercoppa. Carlos Delfino è MVP con 19 punti e 8 rimbalzi. Tutto facile per il Banco di Sardegna Sassari, che si impone 114-71 su una Virtus Roma largamente incompleta: 25 punti per Eimantas Bendžius, 20+16 rimbalzi per Miro Bilan.

Sassari head coach Gianmarco Pozzecco during the LBA Serie A match Virtus Roma v Banco Sardegna Sassari played behind closed doors at the Palazzetto dello Sport of Rome

Credit Foto Getty Images

Happy Casa Brindisi-Carpegna Prosciutto Pesaro 71-83

L'anno scorso Pesaro arrivò alla chiusura del campionato con una sola vittoria in 20 partite e la virtuale retrocessione in LegaDue. Quest'anno, con l'approdo di Jasmin Repesa in panchina e un mercato che ha puntato a costruire una squadra con un alto livello di esperienza nei giocatori-chiave, la Vuelle chiarisce immediatamente di non aver più intenzione di indossare le vesti della Cenerentola: l'esordio in Supercoppa nella "bolla" di Olbia si risolve con un meritato successo per 83-71 in cui si cominciano a intravedere le travi portanti del nuovo progetto.
Carlos Delfino apre la sua avventura in biancorosso premiando la scelta del suo vecchio coach (Repesa lo ha allenato tanti anni fa alla Fortitudo) di puntare su di lui come chioccia del gruppo nonostante il 1982 sulla carta d'identità: l'argentino spara 19 punti e raccoglie 8 rimbalzi in 21', mostrando una freschezza atletica sorprendente e una freddezza inalterata nel salire di colpi nei momenti topici (è lui a lanciare il break di 11-0 con cui Pesaro allunga in maniera definitiva nel finale). Molto solido anche Tyler Cain, già padrone del verniciato nonostante un utilizzo ridotto per i problemi di falli: la Vuelle potrà disporre di un centro con movimenti in post-basso e un generale d'area nella metacampo difensiva mancato in maniera importante nella scorsa stagione.
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Carlos Delfino immenso a 38 anni: 19 punti ed MVP nella vittoria su Brindisi

Justin Robinson si presenta come playmaker passatore (7 punti, 7 assist), energico e combattivo nonostante l'altezza (solo 173 cm), ma avrà un solido back-up in Matteo Tambone (promosso con 9 punti in 20' dalla panchina) e Ariel Filloy, acquisto dell'ultim'ora ma capace di fornire carisma ed esperienza. Interessante Frantz Massenat, guardia con fisico imponente molto più diligente e difensore del suo predecessore, l'eclettico Jaylen Barford. Colpiscono i reduci della scorsa stagione: Henri Drell sembra essere cresciuto in personalità, così come Simone Zanotti, determinante con Delfino in un pomeriggio super-produttivo da 16 punti con 6/7 al tiro.
Brindisi, che ha cambiato completamente l'ossatura americana eccezion fatta per Darius Thompson (non a caso il migliore in campo, 14 punti e 5 rimbalzi in 30'), appare ancora in formato "cantiere aperto": la squadra prova a correre, a rendersi pericolosa dall'arco e a muovere rapidamente il pallone sul perimetro, come vuole coach Frank Vitucci e il diktat della pallacanestro moderna, ma la chimica è ancora da trovare e assemblare. D'Angelo Harrison si candida come esterno più interessante del gruppo: il suo debutto racconta di 15 punti ma con percentuali scadenti (3/11) e la sensazione di essere ancora molto lontano dalla forma migliore nonostante una breve ma intensa fiammata sul finire del terzo periodo. Molto cheto anche James Bell, altro uomo di punta con esperienza europea importante, ancora oscuro il centro Nick Perkins, mentre Derek Willis è un classico quattro leggero e tiratore che, se in grado di adattarsi rapidamente al nostro basket, potrebbe esplodere nel sistema di Vitucci. Un occhio di riguardo andrà a Riccardo Visconti, debuttante in Serie A: l'ex-giocatore di Verona e Mantova segna 5 punti con una folata nel quarto periodo, ma sembra ancora soffrire l'impatto con un gioco di livello superiore.
  • Brindisi: Harrison 15, Thompson 14, Bell 8, Perkins 2, Willis 12; Krubally 5, Zanelli 7, Visconti 5, Gaspardo 3, Cattapan, Udom. N.e.: Guido. All.: Vitucci.
  • Pesaro: Massenat 10, Cain 8, Robinson 7, Filipovity 2, Delfino 19; Drell 5, Filloy 7, Tambone 9, Zanotti 16. N.e.: Calbini, Basso, Serpilli. All.: Repesa.
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Supercoppa, highlights: Brindisi-Pesaro 71-83

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Banco di Sardegna Sassari-Virtus Roma 114-71

Dopo aver scaldato i motori nel triangolare di Cagliari con Milano e Venezia, la Dinamo Sassari trotterella nell'esordio di Supercoppa raccogliendo un comodo +43 su una Virtus Roma sbarcata a Olbia in formato ancora largamente incompleto. In attesa degli americani, Piero Bucchi può schierare soltanto tre giocatori di rotazione (Baldasso, Campogrande e Hadzic), due mestieranti come Farley e Biordi e completare il roster con un quintetto composto da soli under. Dopo una fiammata iniziale in cui Roma sorprende una Sassari scesa in campo con atteggiamento pigro (5-11), emergono i veri valori e la partita prende presto la strada attesa: il Banco trasforma la serata in uno scrimmage di inizio pre-season e ne approfitta per aumentare la conoscenza reciproca di un gruppo che ha cambiato molti interpreti rispetto alla scorsa stagione.
Senza avversari della sua stazza e della sua padronanza tecnica, Miro Bilan è libero di giganteggiare nel verniciato ammassando statistiche da All-Star Game (20 punti con 8/9 al tiro, 16 rimbalzi e 6 assist), Jason Burnell mostra quegli sprazzi di atletismo e gioco in post-basso/sui tagli che possono renderlo un interprete perfetto per la pallacanestro di Gianmarco Pozzecco (16 punti) mentre Eimantas Bendžius si conferma attaccante eclettico e pericolosissimo dall'arco (top-scorer con 25 punti e 6/12 dalla distanza). Molto produttivi anche Marco Spissu (14+6 assist) e Vasa Pusica (15+6) in una serata in cui Sassari può banchettare per larghi tratti nella metacampo offensiva anche contro la zona cui Roma è costretta spesso a ricorrere: 34 assist su 43 canestri segnati, uno scintillante 24/32 da due e 19 triple a segno. In attesa di Justin Tillman, primi passi anche per Filip Kruslin, assente a Cagliari: il tiratore croato spara tre triple consecutive a inizio secondo quarto, decisive per spaccare definitivamente la partita.
Roma, che onora comunque la competizione nel migliore dei modi, ottiene gli indizi più interessanti da Tommaso Baldasso (17 punti, 6 assist) e Luca Campogrande (14), i due giocatori di rotazione più importanti nelle gerarchie di coach Bucchi per la stagione in arrivo (Baldasso, in particolare, punta ad avere più spazio rispetto allo scorso campionato). Da rivalutare Damir Hadzic (0 punti, 0/3 al tiro in 26'), ala bosniaca formatasi nel vivaio di Rimini, rientrato in Italia dopo quattro anni di formazione negli States.
  • Sassari: Spissu 14, Gentile 5, Bendzius 25, Burnell 16, Bilan 20; Pusica 15, Re 7, Devecchi 3, Kruslin 9, Treier. All.: Pozzecco.
  • Roma: Baldasso 17, Farley 11, Hadzic, Campogrande 14, Biordi 6; Ticic 2, Telesca 9, Iannicelli 6, Jovanovic 6, Nizza. N.e.: Cervi. All.: Bucchi.
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Supercoppa, highlights: Sassari-Roma 114-71

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