Dylan Ennis e i 10 consigli per gli atleti americani professionisti in Europa: "Cambieranno la vostra esperienza"

Alla sesta stagione da professionista in Europa, Dylan Ennis ha sentito che era il momento di parlare a tutti altri atleti americani, basket ma non solo, che sono pronti per attraversare l'oceano e tentare l'avventura da professionista in Europa. Il 31enne nato a Toronto, in Canada, ma con origini della Giamaica e anche passaporto serbo, negli anni si è affermato come un ottimo giocatore, tra i migliori prima in Eurocup e poi in Champions League, e attualmente veste la maglia del Galatasaray in Turchia dopo aver girato tra Serbia (Mega e Stella Rossa), Spagna (Saragozza, Andorra e Gran Canaria) e Principato di Monaco.

Date queste esperienze, Dylan Ennis ha sentito il bisogno di fare un thread, una serie di post su Twitter, in cui in 10 punti ha provato a dare dei consigli a chi voglia diventare professionista oltre oceano partendo dal continente americano, prendendo spunto dal thread del polacco Tomasz Gielo che ne ha fatto uno sul suo percorso da atleta pro dai 20 ai 30 anni.

1 - Vai dove vuoi! Firma per una squadra che ti vuole per davvero e non in una soltanto per il nome che ha o la percezione che si ha di essa. E prima di firmare, contatta attuali o ex giocatori di quella squadra, fai domande. Le informazioni migliori arrivano dai giocatori.

2 - Iniziare a mettere da parte i tuoi guadagni, il prima possibile! Non importa quanto stai guadagnando, fatti un piano finanziario. Metti da parte dei soldi ogni mesi, indipendentemente dall'importo. Lascia che i tuoi risparmi crescano nel tempo (non vale solo per i rookies, non è mai troppo tardi per iniziare a risparmiare).

3 - Trova il bello nel presente! Tendiamo a concentrarci sul futuro, che sia una partita o un contratto. Sposta invece la tua attenzione sull'adesso, sull'ora. Se fai quello che devi "adesso", il "dopo" verrà di conseguenza.

4 - Esci dal tuo maledetto appartamento! Alcuni atleti escono di casa solo per allenamenti e partite. No! Esci e fai esperienze, Conosci e parla con persone fuori dalla squadra, ti aiuterà a capire la cultura del paese. Vuol dire uscire dalla comfort zone, ma ne vale la pena.

5 - Sii sempre professionale! Non sempre sarai in sintonia con le persone con cui lavori, tuttavia cerca di essere sempre professionale, anche quando la situazione è difficile. Anche quando significa mordersi la lingua (la comunità sportiva è piccola, se ti fai una brutta reputazione ti seguirà ovunque).

6 - Incoraggia famiglia e amici a venirti a trovare! Chiedi alle persone che ti sono vicine di sperimentare assieme a te nuove culture. Avere nostalgia di casa è inevitabile, ma vedere un volto familiare ti darà una spinta tanto necessaria. Dì loro di salire su un aereo e raggiungerti, lo so che vi mancate a vicenda.

7 - E' lavoro! Siamo umani e con delle emozioni, però bisogna fare in modo che si lavori al meglio facendo prevalere la ragione alle emozioni quando ti trovi all'estero. Le tue emozioni possono portarti a prendere decisioni sbagliate: segui la ragione, non lo stato d'animo del momento.

8 - Fidati del tuo agente! Se non ti fidi di lui, non dovrebbe rappresentarti. Altrimenti, fidati al 100%, perchè è la porta d'accesso per opportunità e organizzazioni. Non dovrete essere sempre d'accordo su tutto, ma dovete fidarvi l'un l'altro.

9 - Ci siete dentro assieme! Se c'è qualcun altro di importante con te, ricorda che lui si sta sacrificando. Entrambi vivete lontano dalla famiglia, dagli amici, dai festeggiamenti, vivendo gli alti e bassi della vita in un paese straniero. Non è facile. Siate lì l'uno per l'altro.

10 - Ricorda perchè lo stai facendo! Il tuo "lavoro" è fare lo sport che ami mentre viaggi per il mondo. Non dico che sia facile ma se ci pensi, stai vivendo il sogno cui ambivi da ragazzino. La tua carriera non durerà per sempre, quindi sfruttala al meglio.

Avendo giocato da professionista per 6 anni in 5 paesi diversi, con mia moglie e i miei 2 figli, ho imparato tanto sul mondo e su me stesso. Non è facile, ma non dimenticherò mai i tanti momenti belli di questo viaggio.