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Milano rimonta Reggio Emilia e si prende la finale

Daniele Fantini

Aggiornato 18/02/2017 alle 23:08 GMT+1

Dopo aver inseguito per quasi tutta la partita e aver toccato anche il -10, l'Olimpia rimonta la Reggiana con un grande finale di quarto periodo e le triple decisive di Cinciarini e Macvan: finisce 87-84. Sanders MVP con 22 punti.

Ricky Hickman (EA7 Emporio Armani)

Credit Foto Eurosport

EA7 Milano-Grissin Bon Reggio Emilia 87-84 (18-26, 45-45; 59-64)

Rimini, Polo Fieristico - Kruno Simon è sempre in borghese per i problemi alla schiena, ma quando la palla scotta, l'Olimpia ha trovato gli uomini a cui affidarsi: Milan Macvan, già match-winner giovedì con il tap-in a fil di sirena su Brindisi, oggi autore della tripla del +6 nell'ultimo minuto di gioco, e Dada Pascolo, che si inventa un quarto periodo pazzesco con 9 dei suoi 14 punti complessivi, costellato da momenti in cui sbisciola in maniera letale mandando fuori giri Jawad Williams e l'intera difesa Reggiana. Poi, quasi per ironia della sorte, arriva la zampata di Cinciarini, che spara la bomba del vantaggio a poco più di un minuto dalla fine e va poi a sporcare un lob molle e prevedibile di Needham per Reynolds, togliendo alla Grissin Bon un possesso fondamentale che andrà poi a originare la già citata bomba della staffa di Macvan.
Milano vince una partita con animo da provinciale, guidata dal duo Cancellieri-Fioretti nel secondo tempo, quando Jasmin Repesa viene allontanato dal parquet per proteste nei confronti di un arbitraggio a tratti poco comprensibile su entrambi i fronti, con metro cambiato e rimescolato a ogni azione: la vince partendo dalla difesa, con un quintetto leggero (Raduljica a sedere) e tre guardie aggressive sul perimetro (Cinciarini, Kalnietis, Dragic), pronte a cambiare sistematicamente su tutti i blocchi e a stare con i lunghi, anzi, mezzi lunghi di Reggio, presto costretta ad andare a sua volta con la cavalleria leggera per i problemi di falli prematuri di Cervi e Reynolds.
Nel finale c'è un po' di tutto, ma non di Rakim Sanders, l'uomo che ha tenuto viva la squadra caricandosi l'attacco sulle spalle per oltre 30' nel doppio ruolo di ala piccola e grande: 22 punti alla fine (0 nel quarto periodo), con un duello spettacolare intrecciato con Pietro Aradori, 14 punti, 4/5 dall'arco, sempre pronto a piazzare il tiro pesante nei momenti topici. Ma Reggio, che gioca una pallacanestro offensiva estremamente fluida e corale, aprendo spesso spazi per i tiratori sul lato debole (13/23 da tre punti, 57%), si sgretola quando l'intensità e la fisicità aumentano di colpi, con i raddoppi, i cambi, la trap e Milano che toglie le linee di penetrazione trovate nei primi tre quarti per i tanti (troppi) errori difensivi sui pick'n'roll. Poi, alla fine, la decidono gli episodi: una fiammata da 7 punti di Dragic (fino a quel momento molto silente), una palla recuperata da Sanders nell'area avversaria, uno show aggressivo di McLean su Needham. È una vittoria di gruppo e garra, di quelle che piacciono ai tifosi Olimpia.

Il tabellino

Milano: Hickman 6, Radujlica 9, Dragic 9, Macvan 7, Sanders 22; McLean 7, Kalnietis 8, Pascolo 14, Cinciarini 5, Abass 0. N.e.: Fontecchio, Cerella. All.: Repesa.
Reggio Emilia: Aradori 14, Needham 11, Polonara 4, Della Valle 12, Cervi 3; Reynolds 12, De Nicolao 13, Strautins 0, Kaukenas 6, Williams 9. All.: Menetti.
Daniele Fantini
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