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Samuels fa il fenomeno e Milano passa in Russia

DaDailyBasket

Pubblicato 26/02/2015 alle 20:22 GMT+1

Dal nostro partner DailyBasket.it

2014, Samardo Samuels, EA7 Milano, LaPresse

Credit Foto LaPresse

NIZHNY NOVGOROD-EA7 MILANO 76-85
Una vittoria che forse non servirà nella corsa al quarto posto ma che regala, nella serata più difficile e nelle condizioni psicologiche più critiche, una delle migliori EA7 europee della stagione. Non tanto a livello di qualità cestistica quando a livello mentale, con una Milano diversa, più propensa a sporcarsi le mani ed eseguire il piano partita del proprio allenatore che non alla ricerca della gloria personale. Nasce così una gara da cineteca di Samardo Samuels costantemente cercato in post-basso dai compagni, che arriva al career-high europeo con 36 punti, 9 rimbalzi e 12 falli subiti, che ha letteralmente fatto a pezzi Parakhouski.
L’Olimpia non tira quasi mai da fuori nel primo quarto (solo due tentativi da 3) ma continua a dare palla dentro al suo lungo, che Bagatskis decide di marcare in copertura singola, subendo 16 punti con 8/8 dal campo per un complessivo 12/14 da 2 per Milano che alla prima sirena è sopra di 9. Finchè Samuels è in campo ed Hackett e Brooks (si potete anche non crederci) dettano i ritmi della partita, Milano tiene agevolmente in mano la gara, ma quando è Ragland (-8 di plus/minus con 6 minuti giocati nel primo tempo) a gestire i ritmi, con James in campo, l’EA7 mostra la corda e le giocate di Antonov ed un paio di canestri di un Rochestie, comunque poco lucido nonostante i 21 punti, rientra a -3. Così Banchi è costretto a richiamare Samuels che quasi da solo il parzialone di 14-2 che, nonostante qualche forzatura di Brooks ma soprattutto Kleiza, vale il massimo vantaggio sul 35-50 che però diventa +10 al rientro negli spogliatoi.
Ovviamente Samuels, che all’intervallo ha già messo a referto 27 punti con 10/10 da campo, non può pensare di avere vita facile per tutta la partita e infatti nella ripresa il Nizhny cambia qualcosa difensivamente, cercando di fargli ricevere palla lontano da canestro e provando a raddoppiarlo spalle a canestro. Qui Milano va un pò in confusione in attacco, forzando troppo e perdendo stupidamente qualche pallone, rimettendo così in partita un Nizhny che continua a litigare con il canestro (19/41 da 2 e 6/23 da 3) ma che resta attaccato alla partita con le unghie e con i denti, grazie alle giocate del neo arrivato Khvostov e di Baburin, che ne mette 8 in fila a cavallo dell’ultima pausa per rientrare sul 64-66. Qui l’Olimpia si aggrappa alla difesa che, con il quintetto piccolo, riesce a mettere molta pressione sulla palla e a non soffrire troppo sul pick&roll, ma soprattutto Milano continua ad avere molta pazienza in attacco trovando sempre la soluzione migliore e la quarta tripla del 2015 di Hackett vale di nuovo il +7 replicato poco dopo dalla giocata della gara di Brooks dall’angolo. Il Nizhny non ci crede più e limita i danni, lasciando che Milano festeggi la seconda vittoria delle Top16 ma soprattutto ritorni a vedere, almeno mentalmente la luce.
MVP: Partita clamorosa di Samardo Samuels che ha letteralmente mandato ai pazzi tutti i lunghi del Nizhny, ad iniziare dallo spauracchio Parakhouski messo fuori dalla partita ancora prima dell’intervallo lungo. Per disperazione Bagatskis alla fine prova anche con il quintetto piccolo, con Tompkins da 5, cercando di lavorare di squadra, ma Samuels è bravissimo a trovare gli spazi e provare anche a giocare di sponda. All’intervallo lungo ha fatto percorso netto con 27 punti, alla fine sfiora la tripla doppia, con 36 punti, 12 falli subiti (che gli fruttano un 8/11 dalla lunetta) e 9 rimbalzi.
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