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Una buona Milano non basta per superare lo Zalgiris, che vince 77-65 e avvicina i playoff matematici

Marco Barzizza

Aggiornato 20/03/2018 alle 21:18 GMT+1

Positivo primo tempo dell’AX Armani Exchange, chiuso avanti grazie anche alle basse percentuali al tiro degli avversari. Poi vengono fuori le maggiori motivazioni della squadra di Jasikevicius, che scappa nel finale ed è a un passo dalla certezza della seconda fase, che manca da 19 stagioni.

Arturas Gudaitis, Olimpia Milano, Euroleague 2017-18

Credit Foto Imago

Milano gioca una gara dignitosa con un Gudaitis strepitoso (19+10 rimbalzi), tenendo benissimo tre quarti. Poi però le maggiori motivazioni dello Zalgiris, che non poteva sbagliare volendo raggiungere anticipatamente i playoff, fanno la differenza facendo scappare il team di Jasikevicius nell’ultimo quarto. Finisce 77-65 ma ci sono buone notizie per Pianigiani, che oltre a Gudaitis (scavigliato nell’ultimo parziale, ma niente di grave), trova i 12 punti di Kuzminskas e i 9 di Bertans che alzano il morale di due giocatori che ne hanno bisogno, mentre intangibili le prestazioni di Goudelock e Micov, che chiudono senza punti all’attivo e con un complessivo -8 di valutazione. Con questo successo lo Zalgiris è a un passo dalla qualificazione ai playoff, che manca al club lituano da 19 anni.
Lo Zalgiris è già in fuga dopo metà primo quarto: 9-2 con tutto un altro ritmo rispetto all’Olimpia. Pianigiani si affida agli ormai soliti primi cinque” con Cinciarini affiancato a Goudelock per via della perdurante assenza di Theodore. Al posto di Tarczewski però c’è Gudaitis, che è il migliore in avvio tra i biancorossi. Suoi i primi 6 punti della squadra. Insieme al connazionale Kuzminskas forma l’asse che riporta a contatto Milano, capace di chiudere il primo quarto sotto di un punto (17-16). Nel secondo periodo gli ospiti restano pianemente in gara, approfittando delle brutte percentuali al tiro dello Zalgiris e riuscendo a mettere la testa avanti sul 26-28. Milano trova in M’Baye l’uomo chiave degli ultimi minuti e anche grazie alle sue giocate chiude avanti la prima metà di gara (33-34).
La presenza di Gudaitis in area continua a essere un fattore determinante per l’AX Armani Exchange, che tiene spesso la testa avanti anche nella prima parte del terzo parziale, azzardando il +5 sul 42-45. Jankunas dall’altra parte fa faticare la difesa biancorossa, che perlomeno riesce a contenere le conclusioni da fuori dei padroni di casa. Nel momento decisivo, a cavallo tra terzo e ultimo quarto, la squadra di Jasikevicius strappa e in un attimo si trova a +10 nonostante Milano, con un sempre più presente Gudaitis, tenti di portare la contesa fino al 40’. Gli ultimi minuti si trasformano in garbage time, con Pianigiani che svuota la panchina (piccolo problema alla caviglia di Gudaitis) e Jasikevicius che spinge sull’accelleratore facendo arrivare in doppia cifra White (16), Jankunas (15) e Davies (11); mandando quasi tutti i suoi uomini a referto. Finisce 77-65, gap forse eccessivo per un’Olimpia comunque viva e presente per più di tre quarti, ma evidentemente con meno mordente nel momento di chiuderla. Buone le prove di Gudaitis (19+10 rimbalzi) e Kuzminskas (12+4 assist); segnali positivi da Bertans e M’Baye; ampiamente sottotono Goudelock e Micov. 0 punti in due per un totale di -8 di valutazione con un complessivo 0/15 al tiro. A poco serviva per Milano, se non per prepararsi al meglio alla fase finale del campionato italiano, a tanto invece serve questo successo allo Zalgiris, che così è davvero a un passo dal tornare ai playoff di Eurolega dopo ben 19 anni di assenza.
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