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Basket, Eurolega: il Barcellona batte il CSKA, Efes ko con lo Zenit

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DaEurosport

Aggiornato 02/10/2020 alle 00:03 GMT+2

Il Barcellona si aggiudica il big-match della prima giornata di Eurolega superando il CSKA Mosca per 76-66 nell'esordio di coach Sarunas Jasikevicius sulla panchina. L'Anadolu Efes cade a sorpresa contro lo Zenit San Pietroburgo (pesante l'assenza di Shane Larkin), mentre il Maccabi Tel Aviv supera l'Alba Berlino nonostante un gran debutto di Simone Fontecchio (16 punti).

Brandon Davies, #0 celebrates after scorer during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 29 match between FC Barcelona and CSKA Moscow at Palau Blaugrana on October 01, 2020 in Barcelona, Spain

Credit Foto Getty Images

FC Barcellona-CSKA Mosca 76-66

Di Daniele Fantini. Prima di campionato con retrogusto da Final Eight: Sarunas Jasikevicius ha sempre amato le grandi sfide, e il suo debutto europeo sulla panchina del Barcellona è già un test fra primissime della classe. Grande delusa nella scorsa stagione anche per la sconfitta in finale di ACB contro il Baskonia, il Barcellona ha cambiato pochissimo in estate, ma lo ha fatto nei ruoli nevralgici: playmaker (un futuro Hall of Famer come Nick Calathes al posto del partente Malcolm Delaney) e allenatore, dando il benservito a Svetislav Pesic, l'uomo che, di fatto, aveva risollevato la squadra dopo un paio di stagioni trascorse mestamente nella metà bassa della classifica. Dall'altra parte, il CSKA Mosca riabbraccia Will Clyburn dopo una stagione intera ai box per l'infortunio al crociato e punta in maniera pesante sulla nuova coppia di big-men composta da Toko Shengelia e Nikola Milutinov, grande assente di serata.
I blaugrana vincono, con merito, il primo scontro tra pesi massimi vivacchiando a lungo sulla partenza rovente del primo quarto (24-14) e soffocando poi in maniera feroce il lento tentativo di riavvicinamento di un CSKA che, nonostante un attacco molto farraginoso, riesce a rientrare fino al -2 (57-55) quando trova risposte ai vantaggi tecnici del front-court avversario nel verniciato. Perché anche se tutti gli occhi sono puntati su Nick Calathes (debutto ordinato da 7 punti e 7 assist), sono i lunghi a fare la differenza: Nikola Mirotic approccia la partita con marce altissime sacrificandosi come poche volte anche nella metacampo difensiva (17 punti, 7 rimbalzi, 4 palle recuperate), ed è poi Brandon Davies a gettare benzina sul fuoco dalla panchina muovendosi alla perfezione attorno all'area (18 punti, 7/9 al tiro). Al suo meglio, il Barça gioca una pallacanestro dai tratti lituani, con tanto movimento di palla, ribaltamenti di lato (Alex Abrines si iscrive tra i principali beneficiari con 13 punti e tre triple all'attivo), e situazioni di post-up da alto-basso che permettono ricezioni profondissime vicino al canestro (leggi quanto già detto di Mirotic e Davies). Certo, c'è ancora da affinare molto, perché le 17 palle perse rischiano di essere un macigno a questi livelli, ma se la tenuta difensiva è questa, di una squadra fisica, forte a rimbalzo, organizzata e capace di mettere tanta pressione sul e attorno al pallone, c'è da aspettarsi di vedere presto un Barcellona con un record invidiabile nelle zone altissime della classifica.
Il CSKA, come detto, soffre la mancanza del proprio centro titolare, quel Nikola Milutinov destinato a comporre la coppia di lunghi forse più temibile del torneo con Shengelia, e paga l'addio di Kyle Hines, l'uomo che, silenziosamente, ha sempre tenuto le redini difensive del gruppo. Nonostante il ricorso a quintetti pesanti con i vari Voigtmann, Bolomboy e Kurbanov in supporto a Shengelia, la squadra di Itoudis ha necessità di un tempo intero per frenare gli ingranaggi del Barcellona (anche grazie a una serata di enorme energia e sacrificio di Daniel Hackett) ma manca della durezza mentale che l'ha sempre caratterizzata nelle ultime stagioni e, soprattutto, di un gioco offensivo fluido e corale. Shengelia (15 punti, top-scorer dei suoi) vive di prodezze individuali, mentre Mike James si disperde in una serata segnata da scarsa incisività e tanti errori, specialmente nel momento decisivo della partita (14 punti, 3/8 al tiro e ben 6 palle perse). In attesa del recupero fisico di Clyburn, coach Itoudis avrà un grosso lavoro da fare per restituire un'identità precisa a una squadra che, in questo momento, sembra ancora senza padrone.
  • Barcellona: Calathes 7, Higgins 8, Abrines 13, Oriola, Mirotic 17; Davies 18, Hanga 7, Smits 2, Heurtel 4, Claver. N.e.: Bolmaro, Pustovyi. All.: Jasikevicius.
  • CSKA Mosca: James 13, Ukhov 3, Kurbanov, Shengelia 15, Voigtmann 2; Bolomboy 6, Hilliard 8, Hackett 11, Clyburn 8. N.e.: Lopatin, Antonov, Khomenko. All.: Itoudis.
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Anadolu Efes - Zenit San Pietroburgo 69-73

A cura di Davide Fumagalli. L'Eurolega 2020-21 parte con una sorpresa: lo Zenit San Pietroburgo, ultimo la scorsa stagione al momento dello stop per la pandemia, vince in volata sul campo dell'Anadolu Efes Istanbul, la squadra che ha dominato il 2019-20 e che è tra le favorite anche per quest'anno. I russi di Xavi Pascual, totalmente rinnovati, approfittano di un Efes ancora imballato e soprattutto senza la stella Shane Larkin, infortunato, e piazzano l'upset! Decisivi i nuovi Pangos, 23 punti con 7 assist, KC Rivers, 14, Alex Poythress e l'ex milanese Gudaitis, 7 punti ciascuno. L'Efes, che paga il 7 su 27 da tre e il -8 a rimbalzo (24-32), ha 17 punti e 9 assist da Micic e 14 con 4 triple dall'altro ex milanese Simon.
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Sorpresa Zenit a Istanbul: decidono Pangos e Poythress

La sfida del Sinan Erden Dome inizia con le squadre piuttosto contratte, si segna col contagocce, l'Efes si aggrappa alla stella Micic, privo del "gemello" Larkin, mentre lo Zenit ha un buon impatto del pivot Gudaitis, ex Milano, e chiude il primo periodo avanti 15-10. Nel secondo periodo il francese Beaubois sveglia i padroni di casa e segna 7 punti in fila per il 17-17, Pangos tiene davanti i russi, ma all'intervallo è perfetta parità sul 26-26, timbrata da 5 punti filati di Moerman per i turchi.
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Micic in versione ballerino: virata e canestrone in rovesciata

Nella ripresa la gara si accende, l'Anadolu Efes prende fuoco da tre, l'altro e milanese Simon ne infila quattro e i padroni di casa volano sul +9, 40-31. Lo Zenit resta a galla con Rivers e 8 punti di puro talento di Pangos, poi Zubkov segna il -1 ma sul finire del periodo torna al lavoro Micic che piazza due perle per il 54-49 del 30'. Il match sembra comunque in mano alla squadra di Ataman, soprattutto dopo il nuovo +8 firmato da Pleiss, ma lo Zenit davvero non ci sta, Pangos insacca da fuori il -3, Poythress schiaccia col fallo il pareggio sul 63-63, e poi sono ancora loro con due canestri a firmare il vantaggio 69-67. Poco dopo Simon sbaglia da tre il possibile sorpasso, lo Zenit invece non sbaglia e con quattro liberi di Pangos chiude il match e piazza una clamorosa sorpresa.
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Buona la prima per Gudaitis! L'ex Milano tirato a lucido

  • Anadolu Efes: Beaubois 12, Singleton 4, Balbay 1, Gecim, Sanli 4, Moerman 8, Tuncer, Pleiss 3, Micic 17, Anderson 2, Dunston 4, Simon 14. All. Ataman.
  • Zenit: Rivers 14, Zakharov ne, Pangos 23, Fridzon 7, Hollins 5, Thomas, Baron 2, Pushkov ne, Zubkov 4, Poythress 7, Ponitka 4, Gudaitis 7. All. Pascual.
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Highlights: Anadolu Efes-Zenit 69-73

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Maccabi Playtika Tel Aviv – Alba Berlino 80-73

A cura di Marco Arcari. Comincia con un successo, tutt’altro che facile, il cammino del Maccabi Playtika Tel Aviv in EuroLega. Alba che sfrutta subito la verve offensiva di Marcus Eriksson (8 nel 1° quarto) e le giocate di Peyton Siva come handler in un pick&roll che fa tremendamente male alla difesa dei padroni di casa. Ante Zizic si ripresenta in EuroLega con 3 perse e 2 falli in meno di 6’, mentre Simone Fontecchio (5 in fila, 11 nella frazione) e Ben Lammers trascinano l’Alba al +10 (19-29) con cui si chiude il 1° quarto. Il Maccabi apre la frazione successiva con un parziale di 11-0 e poi piazza un altro 11-0 con cui prende in mano le redini del match (44-33 al 18’), regalando anche parecchio spettacolo con transizioni sublimi. Chris Jones sugli scudi (12 punti, con 5/5 al tiro, e 3 assist).
Jayson Granger apre la ripresa con 2 bombe in fila (0-6 Alba), mentre la formazione di coach Sfairopoulos ci mette oltre 3 minuti per trovare punti (51-47 al 24’). Il match si trasforma in un duello a distanza tra playmaker, ovverosia tra Jones e Peyton Siva; Angelo Caloiaro decide però di intromettersi e di garantire al Maccabi il +9 (67-58) a fine 3° quarto, nonostante i 6 turnovers e le difficoltà da oltre l’arco. È ancora Caloiaro il protagonista dell’ulteriore allungo gialloblù (75-60), ma sembra non bastare. La formazione di coach Aito Reneses rientra ampiamente grazie alle triple e al lavoro di Fontecchio in fase di non possesso. Tocca allora a Othello Hunter conquistare i rimbalzi che congelano cronometro e successo del Maccabi. MVP Caloiaro (18 punti e 4 rimbalzi), ma grande prova anche di Jones (12+7 assist). Fontecchio chiude invece con 16 punti, 8 rimbalzi e 27 di valutazione.
  • Maccabi Tel Aviv: Bryant 9, Wilbekin 8, Jones 12, Caloiaro 18, Hunter 12, Cohen 3, Dorsey 8, Blayzer 4, Bender, Sahar n.e., Zizic 6, Atias n.e. All. Sfairopoulos.
  • Alba Berlino: Lo, Siva 10, Giffey 2, Eriksson 18, Mattisseck, Nikic n.e., Olinde 2, Fontecchio 16, Thiemann 7, Granger 10, Sikma 2, Lammers 6. All. Garcia Reneses.
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Highlights: Maccabi-Alba Berlino 80-73

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Olympiacos Pireo-Zalgiris Kaunas 67-68

A cura di Davide Fumagalli. Altra grande sorpresa della prima giornata è il successo esterno dello Zalgiris Kaunas al Pireo contro l'Olympiacos, una vittoria arrivata in volata per la formazione del nuovo coach Martin Schiller, austriaco arrivato dalla G-League. Il protagonista è Rokas Jokubaitis, classe 2000, che firma il career high con 12 punti e infila i due liberi del definitivo sorpasso negli ultimi secondi; per i lituani brilla Grigonis, 15 punti con 6 rimbalzi, importante anche il francese Lauvergne con 13. Nell'Olympiacos si salva Hassan Martin, unico in doppia cifra con 12 punti senza errori al tiro; sono 9 i punti del leggendario Spanoulis mentre Sloukas è spento all'esordio, 7 assist ma solo 6 punti per lui.
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Brilla il gioiello Rokas Jokubaitis! Lo Zalgiris sbanca il Pireo

La partita vede un ottimo avvio dello Zalgiris che scappa fino al 18-12 col buon impatto di Jokubaitis, poi al 10' è -5 per i greci sul 23-18 grazie alla tripla sulla sirena di Sloukas. Nel secondo periodo è l'Olympiacos a risalire la china, Printezis impatta sul 29-29 con due canestri, poi Hassan Martin da sotto insacca il 37-34 con cui si torna negli spogliatoi. Dopo l'intervallo l'inerzia resta ai biancorossi che provano la fuga con Martin e Vezenkov: quest'ultimo segna 6 punti di fila per il +11 sul 52-41. Il vantaggio è intatto al 30', 58-47, ma nell'ultimo periodo i lituani risalgono pian piano aggrappandosi a Lauvergne e al talento di Grigonis. Sul -4 arriva il gioco da tre punti di Jokubaitis, poi dopo il nuovo -1 di Walkup è ancora il talento classe 2000 a conquistare un rimbalzo e a subire fallo: Rokas non trema, 2 su 2 e vantaggio Zalgiris. L'Olympiacos avrebbe un'ultima chance ma Hayes è perfetto in difesa su Sloukas, il mancino non riesce nemmeno a tirare e al suono della sirena può scattare la gioia dei ragazzi di Kaunas.
  • Olympiacos: Harrison 8, Charalampopoulos, Spanoulis 9, Sloukas 6, Martin 12, Vezenkov 8, Printezis 4, Papanikolaou 2, Jean-Charles 2, Jenkins 5, Ellis 4, McKissic 7. All. Bartzokas.
  • Zalgiris Kaunas: Walkup 6, Lekavicius 6, Hayes 2, Jankunas, Lukosiunas ne, Milaknis 6, Geben 2, Rubit 4, Jokubaitis 12, Vasturia 2, Grigonis 15, Lauvergne 13. All. Schiller.
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Highlights: Olympiacos-Zalgiris 67-68

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Valencia Basket – LDLC ASVEL Villeurbanne 65-63

A cura di Marco Arcari. Partita intensa e decisamente combattuta quella tra Valencia e ASVEL, con la formazione allenata da Jaume Ponsarnau che fatica non poco per centrare il successo all’esordio in questa EuroLega 2020-21. Norris Cole decide di accendere la sfida fin dalle prime battute, ma la coppia Nikola Kalinic – Derrick Williams non vuole certo essere da meno e piazza 12 dei primi 16 punti del Valencia. L’ex-Fenerbahce domina anche a rimbalzo, ma l’ASVEL beneficia anche delle soluzioni dalla lunga distanza e rimane così a stretto contatto a fine 1° quarto (18-17). Nella frazione successiva Klemen Prepelic decide di salire in cattedra a livello offensivo, con 5 punti consecutivi. Gli ospiti non si disuniscono affatto e, grazie soprattutto alle giocate dei propri lunghi – con Charles Kahudi particolarmente ispirato – rimangono a galla (28-25 al 13’). Valencia trova però un break di 9-0 e sembra prendere in mano le redini della sfida, ma la squadra allenata da TJ Parker replica con le triple e, ancora una volta, la versatilità dei propri lunghi, riuscendo così a chiudere sotto di sole 4 lunghezze (37-33) la prima metà di gara.
Williams sembra poter dominare anche la ripresa, ma dopo i suoi 4 punti personali il Valencia s’inceppa e subisce la presenza di Moustapha Fall. Il centro, ex-Bonn, non solo è un muro invalicabile in fase difensiva, ma piazza anche i canestri (o meglio, le schiacciate) che valgono il vantaggio ospite (41-43) al 26’. Williams si cala ancor più nel ruolo di go-to-guy, non solo in attacco (9 punti nel quarto) ma anche in fase di non possesso; Dubljevic lo assiste al meglio e così Valencia rimane avanti (50-47) anche al 30’. Nel momento in cui l’ASVEL sembra poter rientrare definitivamente, ci pensa Martin Hermannsson a mantenere i padroni di casa a distanza di sicurezza (61-53 a 5’ dalla sirena dei regolamentari). Paul Lacombe ha però progetti decisamente diversi e, oltre a caricarsi sulle spalle tutto l’attacco ospite, piazza anche la bomba che rimette al sfida in parità (63-63) a 24’’ dal termine del 4° quarto. Lo stesso Lacombe, dopo diversi timeout, ha tra le mani la tripla della vittoria, che però si infrange sul primo ferro e consegna ai padroni di casa la vittoria. Williams MVP con 15 punti e 5 rimbalzi (in 22’ giocati), mentre agli ospiti non bastano Fall (14) e Noua (7+8 rimbalzi).
  • Valencia: Prepelic 8, Pradilla 2, Labeyrie 2, Van Rossom 4, Tobey 10, Kalinic 6, Dubljevic 6, Vives 5, San Emeterio n.e., Williams 15, Hermannsson 5, Sastre 2. All. Ponsarnau.
  • Villeurbanne: Freeman 5, Kahudi 9, Lacombe 6, Diot 5, Fall 14, Noua 7, Hayes 4, Bako, Lighty 2, Howard, Cole 11, Strazel n.e. All. Parker.
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Highlights: Valencia-ASVEL 65-63

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Ecco il remix di "I Feel Devotion", lo spot per la stagione 2020-21

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