Forti dubbi sulla ripartenza dell'Eurolega, si allontana la wild-card per la Virtus Bologna
Aggiornato 24/05/2020 alle 11:56 GMT+2
Serpeggia molto scetticismo sulla possibilità della ripresa delle coppe internazionali (voto atteso per lunedì pomeriggio): in caso di congelamento della situazione attuale, l'Eurolega sembra intenzionata a ripartire nel 2020-21 con le stesse 18 squadre senza aggiungere le wild-card su cui punta la Virtus Bologna in mancanza di promozione sul campo tramite i playoff di Eurocup.
Lunedì 25 maggio, gli 11 club con licenza pluriennale (Olimpia Milano compresa) si riuniranno in via telematica ed esprimeranno il proprio voto favorevole o contrario alla ripresa delle coppe internazionali ECA: l'Eurolega è stata interrotta a 6 giornate dal termine della stagione regolare per l'emergenza coronavirus, mentre l'Eurocup alla vigilia dei playoff.
La sensazione generale, però, sembrerebbe negativa: la maggior parte dei giocatori, infatti, ha sollevato molte perplessità per i rischi ancora molto alti di contagio. Se le competizioni fossero terminate senza una ripresa, la Virtus Bologna rischierebbe di subire un doppio danno per l'aspirazione a salire in Eurolega nella prossima stagione: senza i playoff di Eurocup, la squadra di Sasha Djordjevic non potrebbe puntare alla promozione tramite raggiungimento della finale, e il congelamento della situazione attuale è molto probabilmente destinato a rimanere tale anche per il 2020-21, con le stesse 18 squadre ai blocchi di partenza (a meno di rinunce). Parrebbe poco plausibile l'idea di ampliare il parco delle partecipanti a 20 o addirittura 24 team tramite l'assegnazione di quelle wild-card su cui la Virtus spera di poter contare assieme a Partizan Belgrado e Unicaja Malaga, dunque destinate a ricominciare dall'Eurocup.
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