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Eurolega: Prima gioia per il Khimki, vittorie per Efes e Barcellona

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DaEurosport

Aggiornato 31/10/2020 alle 11:53 GMT+1

Il venerdì del Round 6 di Eurolega si apre col successo casalingo del Khimki Mosca che batte 83-77 la Stella Rossa e centra la prima vittoria dopo 5 sconfitte. L'Anadolu Efes Istanbul passa sul campo dell'Olympiacos Pireo 84-79 nella serata del ritorno di Shane Larkin (15 punti). Il Barcellona vince in volata il derby spagnolo col Baskonia 72-71, con 18 punti di Nikola Mirotic.

Thomas Heurtel, #13 of FC Barcelona in action during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 6 match between TD Systems Baskonia Vitoria-Gasteiz and FC Barcelona

Credit Foto Getty Images

Khimki Mosca - Stella Rossa mts Belgrado 83-77

A cura di Davide Fumagalli. Dopo 5 sconfitte per iniziare la stagione arriva la prima gioia per il Khimki che fra le mura amiche supera 83-77 la Stella Rossa Belgrado nel Round 6 di Eurolega. La formazione moscovita, nonostante le assenze di Jovic e Booker, ritrova a pieno regime Alexei Shved e vede finalmente il debutto di Errick McCollum: non a caso le due guardie sono protagoniste assolute, Shved con 15 punti e 12 assist, e McCollum con 23 punti (22 nella ripresa), assieme a Jordan Mickey, devastante sotto i tabelloni con 11 punti, 11 rimbalzi e 5 stoppate. Per i biancorossi serbi, reduci dalla preziosa vittoria in overtime sul CSKA, arriva invece il terzo stop: la stella Jordan Loyd firma 18 punti ma tira male (4 su 14), mentre O'Bryant e Walden aggiungono 14 e 11 punti rispettivamente.
L'avvio di gara è del Khimki, spinto sul 13-8 da un vivace Shved (5 assist nei primi 5'), poi la Stella Rossa si sveglia, 10-0 di break, allungo fino a +5 e vantaggio 22-19 alla prima pausa. Nel secondo periodo si segna poco, si tira male e ci sono diversi errori, poi ad un tratto la gara si accende, Shved, Rochestie, O'Bryant e Bertans si scambiano triple, e il finale di tempo è ancora di Shved, con assist e canestro, e di Mickey, con la stoppata a Loyd per il 44-40 dell'intervallo lungo a favore del Khimki.
Nella ripresa la Stella Rossa parte molto meglio e scappa a +5 sul 53-48 con la schiacciatona al volo di Terry su alzata di Dobric. Lì i russi si svegliano, soprattutto si accende Errick McCollum: l'ex Unics Kazan, al debutto assoluto in maglia Khimki, segna il canestro del controsorpasso e poi, dopo l'ennesima stoppata di Mickey, realizza il 58-57 del 30'. Nel quarto periodo il fratello maggiore di CJ McCollum stella dei Portland Trail Blazers prende fuoco, segna 8 punti consecutivi e firma il 66-60. A quel punto il Khimki è in gas, Timma mette la tripla del +7 e poi ancora McCollum insacca due bombe per il +11, 77-66, che di fatto decidono il match. Nel finale la Stella Rossa prova a tornare sotto fino al -6 con le triple di O'Bryant e Walden, ma ormai è tardi e ancora McCollum mette i liberi del definitivo 83-77.
Nel prossimo turno, Round 7, il Khimki farà visita al Fenerbahce (ore 18.45) mentre la Stella Rossa giocherà sul campo del Bayern Monaco (ore 20.30), entrambe venerdì 6 novembre.
  • Khimki: Shved 15, McCollum 23, Timma 9, Karasev 2, Zaytsev 3, Monroe 9, Odinokov ne, Voronov, Booker ne, Jerebko 8, Bertans 3, Mickey 11. All. Kurtinaitis.
  • Stella Rossa: O'Bryant 14, Rochestie 7, Hall 4, Walden 11, Loyd 18, Davidovac, Lazic 5, Dobric 2, Simonovic, Jagodic-Kuridza 4, Kuzmic 8, Terry 4. All. S. Obradovic.
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Olympiacos Pireo-Anadolu Efes Istanbul 79-84

Di Daniele Fantini. Shane Larkin è tornato, ed è pronto a riportare l'Anadolu Efes là dove lo aveva lasciato nella scorsa stagione, in vetta alla classifica e con il premio di MVP quasi in tasca. Il folletto della squadra di Ergin Ataman vive in crescendo una partita cominciata in punta di piedi in uscita dalla panchina e la conclude da grande protagonista, sparando 11 dei suoi 15 punti nell'ultimo periodo, compresi 8 consecutivi per forgiare l'allungo decisivo nelle battute iniziali del quarto e un canestrone dei suoi in entrata per respingere l'ultimo assalto all'arma bianca di un Olympiacos mai domo.
L'Efes conquista così la seconda vittoria stagionale a fronte di tre sconfitte (una sola in meno di quelle sofferte in 28 gare dello scorso anno) e riassembla i pezzi del puzzle per puntare a una rapida scalata della classifica nelle prossime settimane: la squadra turca mostra una pallacanestro di grande qualità per i primi 15' ad altissimo punteggio (28-41), sa affidarsi alla difesa quando l'Olympiacos esce dagli spogliatoi con il coltello tra i denti rimettendo per un istante la testa avanti, e sa soffrire in un finale giocato all'arma bianca, con grande fisicità, carattere e grinta da entrambe le parti.
Determinante anche la prestazione di Vasilije Micic, partito fortissimo ma poi disposto a cedere il palcoscenico a Larkin nei momenti caldi dell'incontro: il serbo scrive 20 punti (massimo in stagione) e 7 assist. Molto positivo anche un Rodrigue Beaubois da 15 punti con 3/3 dall'arco, decisivo con 7 punti consecutivi per innescare un controbreak di 5-17 in risposta al sorpasso sofferto dall'Efes nei minuti iniziali della ripresa (da 47-44 a 52-61). Esiziale Kruno Simon, 11 punti e un canestrone inventato dai 6 metri per restituire fiducia all'Efes nel momento più complicato della partita: con questo quartetto di esterni di nuovo al completo, l'Anadolu si prepara per ritornare a giocare quel basket spettacolare con cui aveva conquistato l'Europa nella scorsa stagione. Da segnalare anche il record di Bryant Dunston: il centro ex-varese ha superato Fran Vazquez come miglior stoppatore della storia dell'Eurolega (251 stoppate totali).
L'Olympiacos incassa invece la seconda sconfitta consecutiva dopo quella contro il Maccabi Tel Aviv soffrendo in maniera evidente il ritorno a pieni giri dell'attacco avversario, capace di dominare il ritmo per buona parte del primo tempo anche contro una delle difese più fisiche e toste d'Europa. Il grande sforzo costruito per rimettere la testa avanti a cavallo dei due periodi centrali viene pagato da un fisiologico calo offensivo che porta l'Efes a riprendere coraggio con una serie di giocate in contropiede griffate dal razzente Beaubois: nel finale, nonostante un altro encomiabile tentativo di rimonta, la decidono i singoli, e in questo momento l'Efes, con Micic, Simon e un Larkin di più, ha troppe bocche da fuoco di talento per essere fermato. Buona partita di Hassan Martin, solido e fisico sotto i tabelloni (11 punti, 6 rimbalzi, 3 stoppate) e capace di rialzare l'agonismo del gruppo dopo un avvio molto soffice. Shaquielle McKissic mostra fiammate in un secondo tempo interessante ma pecca di continuità, così come Kostas Sloukas, capace di mettere a referto buone cifre (10 punti, 7 assist), ma senza dare mai l'impressione di poter prendere in mano il filo del gioco.
  • Olympiacos: Sloukas 10, McKissic 10, Papanikolaou 6, Vezenkov 5, Ellis 8; Harrison 7, Spanoulis 6, Martin 11, Printezis 9, Jean-Charles, Jenkins 7. N.e.: Koniaris. All.: Bartzokas.
  • Efes: Micic 20, Beaubois 15, Simon 11, Singleton 7, Dunston 8; Larkin 15, Moerman, Pleiss 6, Anderson 2. N.e.: Balbay, Gazi, Tuncer. All.: Ataman.
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TD Systems Baskonia Vitoria - FC Barcellona 71-72

A cura di Marco Arcari. Incredibile successo del Barcellona sul parquet del Baskonia, dopo una sfida caratterizzata da parziali importanti, soprattutto nell’ultimo quarto. Alex Abrines piazza la schiacciata che sembra risultare decisiva, ma è Nikola Mirotic, con una grandissima stoppata, a sigillare il successo blaugrana, il 4° consecutivo in EuroLega. Zoran Dragic si cala subito nel ruolo di principale terminale offensivo dei padroni di casa, ma a fare da contraltare negativo ci sono le perse di Tonye Jekiri (3) e Ilimane Diop (2). Il Barcellona attacca con sistematicità il ferro avversario, conquistando molti tiri liberi, e così a metà 1° quarto è avanti (7-9). I turnovers continuano a limitare eccessivamente l’attacco dei padroni di casa, mentre Mirotic, partito dalla panchina, esordisce nel match con 6 punti consecutivi che lanciano gli ospiti sul 10-15 e costringono coach Ivanovic al timeout. Pierria Henry ridà smalto all’attacco del Baskonia, ma è ancora Dragic (7 punti nella frazione) a piazzare la zampata che vale il -1 (19-20) proprio al 10’ di gara. Le abilità di passatore di Nick Calathes e gli alto-basso dei lunghi blaugrana spingono gli ospiti fino al 23-29 del 14’, ma la squadra di coach Jasikevicius deve anche fare i conti coi problemi di falli di alcuni suoi effettivi. Youssoupha Fall (8 punti nel 2° quarto) prova a far valere tutta la sua verticalità nel pitturato del Barça, ma Thomas Heurtel risponde coi canestri che tengono comunque avanti gli ospiti (31-36). Nel finale di 1° tempo il TD Systems trova però un mini-break (6-0) che gli consente di ricucire le distanze fino al provvisorio 37-39 con cui si va al riposo.
Brandon Davies inaugura il 2° tempo facendo la differenza in entrambe le fasi di gioco e lanciando il Barcellona sul nuovo +6 (40-48) al 24’ della sfida. Dopo un momento di importanti difficoltà offensive della formazione di coach Jasikevicius, Mirotic sale nuovamente in cattedra, non solo coi soliti canestri ma anche con rimbalzi offensivi che garantiscono importanti extra-possessi ai suoi (48-56 al 27’). La difesa del Barça lavora bene, specialmente nei closeout, ma nel finale di 3° quarto concede 4 liberi consecutivi, che consentono così agli avversari di rientrare fino al 56-58 con cui inizia l’ultima frazione. I turnovers tornano a caratterizzare la sfida, con le due squadre capaci di metterne insieme 32 in altrettanti minuti di partita, ma Achille Polonara è comunque capace di piazzare un 5-0 personale che lancia i padroni di casa (63-58) e corona un parziale complessivo di 15-2. Coach Jasikevicius ricorre al timeout, per tentare di riordinare le idee, ma la sua squadra continua a non trovare la via del canestro, non riuscendo neanche a sfruttare comode transizioni in superiorità numerica.
Polonara spadroneggia a rimbalzo offensivo e il parziale del Baskonia, da inizio 4° periodo, si allunga fino al 13-0 (69-58 al 35’). I blaugrana hanno però mille risorse e riescono a rientrare fino al -1 (71-70) a 56’’ dal termine dei regolamentari, grazie soprattutto alle giocate di Kyle Kuric, autore anche della tripla che forza coach Ivanovic al timeout. Il rientro sul parquet dal Baskonia è da incubo: palla persa da rimessa, che genera la schiaccia di Abrines per il nuovo vantaggio del Barcellona (71-72). È però Mirotic a suggellare la vittoria ospite con una tremenda stoppata su Alec Peters. MVP lo stesso Mirotic (18 punti, con 8/12 al tiro, e 7 rimbalzi), ma decisivi anche i canestri della coppia Abrines-Kuric nell’ultimo quarto. Al Baskonia non bastano i 15 di Dragic e i 14 di Polonara.
  • Baskonia: Raieste n.e., Vildoza 8, Jekiri 10, Henry 8, Sedekerskis 1, Diop, Fall 11, Peters, Dragic 15, Giedraitis 4, Polonara 14, Kurucs. All. Ivanovic.
  • Barcellona: Davies 12, Hanga 5, Bolmaro 3, Smits 2, Heurtel 5, Oriola 4, Abrines 10, Higgins 2, Martinez, Kuric 9, Mirotic 18, Calathes 2. All. Jasikevicius.
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Ecco il remix di "I Feel Devotion", lo spot per la stagione 2020-21

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