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Il Panathinaikos Atene completa l'impresa! Batte il Real Madrid 95-77 in finale ed è campione d'Europa dopo 13 anni

Daniele Fantini

Aggiornato 26/05/2024 alle 23:08 GMT+2

BASKET, EUROLEGA - Il Panathinaikos Atene torna campione d'Europa dopo 13 anni di attesa battendo il Real Madrid 95-80 nella finale di Berlino. Dopo aver toccato anche il +14 in un primo tempo brillante, i blancos si dissolvono nella ripresa, segnando soltanto 7 punti nel terzo periodo. Kostas Sloukas MVP con 24 punti senza errori al tiro.

Kostas Sloukas e coach Ergin Ataman sollevano al cielo l'Eurolega vinta dal Panathinaikos Atene nel 2023-24

Credit Foto Getty Images

Ergin Ataman ha fatto saltare il banco. Di nuovo. Per la terza volta negli ultimi quattro anni. Ci è riuscito ripetendo in maniera ancor più prepotente quanto fatto con l'Efes, dove ebbe bisogno di tre stagioni (compresa, però, quella monca per il lockdown), per issare la squadra ultima in classifica sul trono d'Europa. Ma l'esperienza insegna. E, nella sua nuova avventura al Panathinaikos, è bastato meno di un anno per ricostruire dalle fondamenta un gruppo senza capo né coda e trasformarlo nella nuova Regina del Vecchio Continente.
Il Pana smonta, pezzo dopo pezzo, l'architettura della grande favorita - il Real Madrid dominante in regular-season e arrivato alla finale di Berlino dopo aver travolto Baskonia e Olympiacos. Anche subendo 36 punti nel primo quarto (record negativo stagionale). Anche precipitando sul -14 nel secondo (41-27 al 12'), quando i blancos sembrano ormai a un passo dal tramutare la partita per il titolo in una lunga cavalcata trionfale. Salvo poi ritrovarsi, al termine di un terzo quarto quasi insignificante da 7 punti complessivi, a traballare sull'orlo del baratro.
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Il Panathinaikos Atene festeggia la finale di Eurolega 2023-24 vinta contro il Real Madrid a Berlino

Credit Foto Getty Images

Il Pana vince tenendo fede alla sua identità difensiva. La migliore, numeri alla mano, dell'intera stagione. Lo fa smentendo il vecchio adagio secondo cui un grande attacco batte sempre una grande difesa. Perché la potenza di fuoco del Real, la più importante dell'intera Lega, si spegne miseramente di fronte a una squadra che ha già costruito un sistema stellare nella propria metacampo. Acceso dalla carica energetica degli esterni, trascinati da un eroico Jerian Grant. E puntellato dal dominio fisico incontenbile nel verniciato di Mathias Lessort (17+6 rimbalzi), capace di annichilire il totem Walter Tavares.
Il Real sbatte a ripetizione contro una muraglia verde. Mettere piede in area equivale a un'impresa. Trovare anche un minimo vantaggio sul perimetro è una rarità. E il tiro pesante che i blancos sono costretti a sovra-utilizzare tradisce dopo l'avvio fiammeggiante da 6/8 nel primo quarto. Già in calo all'intervallo lungo (8/16), il Real sbaglia 11 triple consecutive nella ripresa. Deragliando su un tragico 11/36 finale. Con due bombe estemporanee di Sergio Llull e l'inutile canestro sulla sirena di Sergio Rodriguez.
Il Pana attinge energia dalla propria forza difensiva. La trascina sul fronte opposto, dove gioca un basket squisito. Si affida a Kendrick Nunn, esiziale con 21 punti in soli 24 minuti, in grado di restare con la testa sulla partita dopo i gravi problemi di falli del primo tempo. Esalta Jerian Grant, in versione all-around da 11 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. Si gusta un paio di fucilate di Dinos Mitoglou, calate come mannaie affilate quando Ataman è costretto a lanciare la cavalleria leggera per i falli di Lessort. Ma, soprattutto, porta in trionfo Kostas Sloukas, MVP senza confini di una serata eroica.
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Kostas Sloukas riceve il premio di MVP delle Final Four di Eurolega 2023-24 dalle mani del CEO Paulius Motiejunas

Credit Foto Getty Images

In una partita in cui la Vecchia Guardia madrilena mostra chiaramente i segni del logorio degli anni, Sloukas impazza invece con l'energia di un ventenne. Il suo tabellino è un'opera d'arte. 24 punti senza errori al tiro, una sola sbavatura in lunetta, 7 falli subiti, 31 di valutazione. E due triple consecutive assurde con cui, alla metà del quarto periodo, fa saltare l'ultimo rifugio anti-atomico del Madrid, una zona 2-3 con cui sembra poter schermare la furia dirompente avversaria.
Ataman lascia Berlino con le stigmate del santone. Sloukas, al suo quarto titolo in carriera, con la statua già pronta per la Hall of Fame e la risposta concreta ai dubbi sollevati da Misko Raznatovic, star dei procuratori europei, sul futuro di un'Eurolega destinata a perdere volti e campioni nei prossimi anni per la forte concorrenza di NBA, G-League, NCAA, Australia e Giappone. Continuiamo a goderci quel che abbiamo adesso. Poi, fra 3-4 anni, vedremo.

Real Madrid-Panathinaikos Atene 80-95

  • Real Madrid: Hezonja 8, Tavares 4, Ndiaye 8, Musa 15, Campazzo 12; Causeur 2, Fernandez, Rodriguez 11, Porier 8, Llull 6, Yabusele 6. N.e.: Abalde. All.: Mateo.
  • Panathinaikos: Papapetrou 4, Grant 11, Nunn 21, Lessort 17, Mitoglou 8; Kalaitzakis 2, Vildoza 3, Antetokounmpo, Grigonis, Hernangomez 5. N.e.: Balcerowski. All.: Ataman.

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