Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

L'Olimpia Milano spreca un +13 e fallisce la rimonta, vince l'Anadolu Efes Istanbul 79-73

Daniele Fantini

Aggiornato 02/02/2024 alle 21:53 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - L'EA7 Emporio Armani Milano chiude con due sconfitte il doppio appuntamento settimanale cadendo anche nella trasferta di Istanbul contro l'Anadolu Efes per 79-73. Fatale il terzo quarto da 30-7 per i turchi, allargato a 39-12 a cavallo dei due periodi centrali, dopo il +13 toccato dall'Olimpia al 16'. Il record dell'Armani peggiora a 10-15 e i play-in sono sempre più lontani.

Shabazz Napier marcato da Will Clyburn, Anadolu Efes Istanbul-EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2023-24

Credit Foto Getty Images

Il brivido della grande rimonta si spegne sul tiro libero del potenziale controsorpasso fallito da Shavon Shields a 3'24" dalla sirena. La legge, non scritta, è cosa nota. Un conto è agguantare. Un altro è superare. E le due triple consecutive di Will Clyburn, lampi nel buio di una partita oscura, riposizionano i fantasmi sulle spalle dell'Olimpia. Lì dove erano rimasti ben saldi in un terzo periodo da incubo.
Milano getta al vento una rara occasione di affondare un colpo esterno nel momento decisivo della stagione. Quello in cui si prepara il terreno per l'ultimo arrembaggio alla zona play-in, ora distante tre vittorie con 9 gare ancora in calendario. Lo fa suicidandosi nella maniera più brutale possibile, ricalcando il copione delle grandi débâcle stagionali. Un vantaggio in doppia cifra costruito nel secondo quarto (+13, 25-38 al 16'), quando dà la nitida impressione di essere padrona del ritmo e dello spartito tecnico della partita. Un rientro in campo da crocifissione, tradottosi in un terzo quarto impresentabile da 30-7, dove il caos tecnico, tattico e mentale regna sovrano. Una contro-risposta di puri nervi costruita sulla forza difensiva e della disperazione. E una rimonta mancata sul rettilineo finale. Quando la lucidità scompare d'improvviso nel nulla. Un film già visto e rivisto. Con trama ormai trita.
picture

Un time-out di coach Ettore Messina durante la partita tra Anadolu Efes Istanbul e EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2023-24

Credit Foto Getty Images

L'incrocio tra le due squadre più malate d'Europa sfocia in una partita schizofrenica. Quasi umorale per l'inesistenza di uno spartito tattico funzionante e funzionale. L'Efes del primo tempo è orrendo. Perforabilissimo in difesa. Legato in attacco. Totalmente insensibile al cambio di guida tecnica che ha appena portato coach Tomislav Mijatovic a rimpiazzare Erdem Can. Scioltasi dopo un avvio contratto, Milano sembra in grado di affondare la lama a ripetizione. Spinta finalmente dalle spingardate di Rodney McGruder (16 con 4/5 da tre) e da qualche sprazzo del vero Maodo Lo, vitale per sorreggere un confusionario Napier. Ma quel +13, già rosicchiato a +9 all'intervallo lungo, ha basi fragili come quelle di un castello di carte. E, al primo alito di vento, è destinato a crollare.
L'Armani affoga sotto la sua nemesi. Il rientro dagli spogliatoi. Rebus indecifrabile lungo l'intera stagione. Mentre Milano rema al contrario, ribaltando ogni situazione positiva giocata nei primi 20 minuti, l'Efes, con le spalle al muro, affila unghie e zanne. E aggredisce l'avversaria come mai fatto fino a quel momento. Clyburn stritola Napier. Shane Larkin (19+6 assist) si accende come una bomba nucleare. E Tibor Pleiss, vecchio nemico giurato dell'Olimpia, torna a massacrare le retine con letture ed esecuzioni meravigliose da rollante (17 con 7/9 dal campo).
picture

Lo sconforto di Shavon Shields nella partita persa dall'EA7 Emporio Armani Milano sul campo dell'Anadolu Efes Istanul, Euroleague 2023-24

Credit Foto Getty Images

È un attimo. Veramente un attimo perché l'Efes riprenda pieno controllo della partita rimbalzando su un parzialone di 16-2. E che continui poi a cavalcarlo dilagando sul +14 all'ultimo riposo (64-50). In soli 14 minuti, il break dei padroni di casa tra i due periodi centrali è di 39-12. Dal massimo svantaggio al vantaggio più largo della partita.
L'Armani ha il volto cinereo di un morto che cammina. Gli occhi vuoti e strabuzzati. Eppure, pescando energie mentali quasi dal nulla, lancia una scarica di pugni letali. Come le ultime zampate di un animale agonizzante. L'Efes, ancor più malato, cade nella trappola. Johannes Voigtmann (16) e Shavon Shields (17) accendono una rimonta che nessun quotista con un minimo di senno avrebbe mai bancato. Ma il quintetto-rivelazione, spremuto e frustato fino alla morte, appassisce nel momento cruciale. Quando la foga mista a frustrazione e nervosismo si traduce in una lunghissima serie di triple prese a palla ferma. Senza gioco. Senza nulla. Su entrambi i fronti. L'Efes ha la fortuna di piazzare un 2/2 di puro cinismo con Clyburn. Milano, invece, ruzzola via sui ferri della Sinan Erdem Sports Hall. Finirà con 11/35 da tre. Contro il 16/26 da due. E soli 9 liberi tentati.

Anadolu Efes Istanbul - EA7 Emporio Armani Milano 79-73

  • Efes: Larkin 10, Gazi, Clyburn 8, Pleiss 17, Willis 9; Beaubois 4, Bryant 9, Thompson 9, Jones 4. N.e.: Osmani, Yildizli, Oncel. All.: Mijatovic.
  • Milano: Nelli 2, Napier 7, Hall 2, Shields 17, Voigtmann 16; Lo 2, McGruder 16, Poythress, Tonut 3, Mirotic 6, Hines 2. N.e.: Flaccadori. All.: Messina.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità