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Olimpia Milano, squillo da play-in! Vittoria a Monaco 98-80

Daniele Fantini

Aggiornato 20/03/2024 alle 23:26 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - L'EA7 Emporio Armani Milano resta viva nella corsa per il play-in tornando a vincere in trasferta dopo oltre tre mesi di astinenza. Il successo per 98-80 nel Principato di Monaco vale il season-high per punti realizzati e migliora il record a 13-17, tenendo l'Olimpia a una sola vittoria di distanza dal decimo posto. Nikola Mirotic guida i biancorossi segnando 21 punti.

Nikola Mirotic al tiro contro Jordan Loyd, AS Monaco-EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2023-24

Credit Foto Ciamillo-Castoria

SALLE GASTON MEDECIN, MONACO - Nikola Mirotic lascia sul ferro un tiro (difficile) dal mid-range in transizione per il potenziale +21 alla metà del terzo quarto. Quando Milano è in totale controllo di una partita da contorni risibili di agonismo. Ma accarezza la retina, per due volte consecutive, quando l'Olimpia annaspa nel suo momento peggiore. Rimontata fino al -6 e sull'orlo dell'ennesimo (e inspiegabile) tracollo mentale e tattico della stagione. Mirotic inietta una dose salvifica di fiducia con due pennellate da superstar pura. E rilancia la cavalcata con cui Milano resta aggrappata alla volata per il play-in, ancora viva a una sola vittoria di distanza dal decimo posto tenuto dal Partizan Belgrado.
L'Olimpia torna a vincere lontano dal Forum dopo oltre tre mesi. Da quella magica serata di Barcellona decisa dalle prodezze di Diego Flaccadori e Devon Hall. Lo fa con la miglior prestazione offensiva stagionale (98 punti), figlia di un primo tempo mastodontico che la proietta all'intervallo sul +14 e a quota 58. Lo fa con una prestazione corale in netto contrasto con i naufragi dell'ultima settimana. Che continua a far riecheggiare l'ormai cronica domanda beffarda: che razza di squadra è questa Armani? Invischiata nelle paludi della bassa classifica ma forte di un record di 4-2 (con due successi esterni) contro le prime tre della classe (Real Madrid, Barcellona, Monaco)?
La Salle Gaston Medecin è meno ricca di aficionados italiani rispetto al solito. D'altronde, l'infrasettimanale di mercoledì non aiuta. Ma il clima resta leggero e ovattato. Con contorni quasi da Summer League. L'esplosione offensiva del primo tempo nasce dalla chiara co-responsabilità di un'avversaria molle e distratta. Che gioca di fioretto e d'attesa. Lucrando sulle difficoltà mentali di una Milano sbarcata nel Principato dopo tre sconfitte consecutive tra Coppa e campionato. L'Olimpia, invece, senza pressione di risultato, disputa venti minuti iniziali di altissima qualità complessiva. Meravigliandosi della facilità con cui il Monaco conceda spazi sulla prima linea, apra l'area alle penetrazioni e giochi lontano dalle linee di passaggio. Milano segna 27 punti nel solo primo quarto. Rincara la dose toccando i 31 in un secondo che stupisce per efficacia totale. Ed esce dagli spogliatoi senza contraccolpi. Anzi. Affondando ulteriomente la lama contro un nemico agonizzante, e sfruttando l'incomprensibile mismatch con cui Obradovic sguinzaglia James sulle tracce di Shields.
Scollinata quota 70 alla metà del terzo periodo senza trovare resistenza dalla controparte, Milano inizia seriamente a crederci. E, quando la mente libera comincia a riempirsi di pressioni, il calo è immediato e vistoso. Basta un attimo perché il Monaco, squadra di atleti e realizzatori stratosferici, prenda fiducia da un paio di giocate consecutive su entrambi i lati del campo. E perché, improvvisamente rianimata, cominci a mettere sul campo fisicità, muscoli e atletismo. Scaraventando l'attacco biancorosso nell'ennesimo inferno fatto di immobilismo e pessime letture dei trattatori di palla. Quando la barca sbanda tra i flutti, rischiando il collasso, Messina torna a pescare dalla panchina. Rilancia nella mischia Mirotic e Shields. Nella speranza di veder risolta la partita con un paio di giocate da campione. Il montenegrino risponde. Le scelte senza logica di Kemba Walker, tanto ficcante nel primo tempo quanto deleterio nella ripresa, fanno il resto. E, ripreso il controllo dell'area e dei tabelloni, l'Olimpia può tornare a caricare un'avversaria che alza bandiera bianca con largo anticipo. Scoprendo il fianco e aprendo l'area alle schiacciate con cui Milano può (finalmente) tornare a sorridere nel finale.
Ai 21 del già citato Mirotic, l'Armani affianca una serata di grande efficacia del supporting-cast, senza exploit particolari da Shabazz Napier (8) o Shavon Shields (10). Maodo Lo è straordinario nell'affettare la debole prima linea monegasca, torchiata con 15 punti in altrettanti minuti. Stefano Tonut, tornato prepotentemente in rotazione, unisce canestri (13) al ruolo ritrovato di grande stopper difensivo. Nik Melli (10+6 rimbalzi) traccia la via prima in un primo tempo di grande personalità prima di ritrovarsi frenato dai falli. Devon Hall (14+6 rimbalzi e 7 assist) gioca una partita totale, all-around. Chiusa con una vittoria. E questa correlazione, dati storici alla mano, non è mai un caso.

AS Monaco-EA7 Emporio Armani Milano 80-98

  • Monaco: Loyd 14, Brown, Motiejunas 4, Ouattara 3, James 10; Okobo 9, Blossomgame 9, Diallo 17, Jaiteh, Walker 10, Hall 4. N.e.: Cornelie. All.: Obradovic.
  • Milano: Tonut 13, Melli 10, Napier 8, Shields 10, Mirotic 21; Lo 15, Bortolani, Flaccadori, Hall 14, Hines, Voigtmann 7. N.e.: Poythress. All.: Messina.
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