Baskonia-Olimpia Milano 88-78: la nuova Armani sviene a Vitoria, brutta sconfitta e primo ko per coach Poeta

BASKET, EUROLEGA - Primo ko per coach Peppe Poeta da head-coach dell'Olimpia: l'EA7 Emporio Armani Milano cade in maniera violenta nella trasferta basca di Vitoria per 88-78 dopo essere sprofondata anche a -22 nel terzo periodo. Timothe Luwawu-Cabarrot, ex di turno, impazza con 21 punti, cui fanno eco i 18 di un ottimo Matteo Spagnolo. Il record di Milano torna in parità (7-7).

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Video credit: Eurosport

Dalla luna di miele al ritorno, doloroso, con i piedi per terra è un attimo. La prima sconfitta di Peppe Poeta da head-coach dell'Olimpia è una delle più brutte della stagione, per modo, atteggiamento e obiettiva modestia dell'avversario. Un ko che interrompe la striscia magica tra Asvel, Olympiacos e Maccabi, che riporta Milano al di fuori dalla zona play-in ma che, soprattutto, farà chiacchierare, e molto, le vedove di Ettore Messina. Al netto del risultato, un -10 che camuffa l'agghiacciante -22 toccato nelle fasi finali del terzo periodo, è forse arrivato il momento di tirare una riga. Comprendere che l'Olimpia è un club e una cosa seria. Che l'Eurolega è una competizione seria e che pretende serietà. E che, per una piazza ormai sfinita, non è più accettabile improvvisare scelte tecniche e societarie.
La squadra vista a Vitoria è onestamente incomprensibile. L'atteggiamento, molle, distratto e scanzonato, con una difesa costantemente bucata e ritardataria, viene (giustamente) punito con un primo tempo da 49 punti subiti. Un'enormità, considerando che al Baskonia, che ha appena salutato Diallo, mancano anche Sedekerskis e Forrest. Ma, superato il momento di stallo iniziale, Vitoria gioca la sua pallacanestro di grande ritmo, attivando rapidamente Matteo Spagnolo (18) e, soprattutto, Timothe Luwawu-Cabarrot, ex avvelenatissimo in un momento tecnico celestiale che squarta l'Olimpia a ripetizione con 21 punti dal peso specifico immenso.
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Matteo Spagnolo esulta nella partita vinta dal Baskonia Vitoria sull'EA7 Emporio Armani Milano, Eurolega 2025-26

Credit Foto Getty Images

Milano, che accetta invece di giocare con lo stesso passo, se non più veloce ancora, dei padroni di casa, dà la chiara impressione di una squadra totalmente acefala. Il retaggio del sistema imposto da Messina, che Poeta era stato bravissimo nel portare al massimo splendore fino alla settimana scorsa, non c'è più. Si gioca un basket libertino, che sfocia però malamente nell'improvvisazione e nel caos più totale. Palle perse (17) e conclusioni d'istinto, senza costrutto (5/19 da tre, 26%), fanno soltanto il gioco dei padroni di casa. E se Milano sta cercando di ricalcare il percorso di Brescia dello scorso anno, forse è necessaria prima una riflessione. Non è una squadra costruita per quel tipo di gioco, non ha gli interpreti adatti. E l'Eurolega è un contesto molto lontano dalla nostra Serie A.
Salvare qualcuno è difficile. Le cifre direbbero Leandro Bolmaro e Armoni Brooks (16 per entrambi), ma sono piuttosto discutibili. La regia è drammatica. Quinn Ellis, ricollocato nel suo contesto ideale, è in deragliamento continuo e totalmente assente nella metacampo difensiva. Lorenzo Brown, rientrato dopo un lungo stop, una figurina di cui non si capisce ancora il senso. Shavon Shields, tornato a vita contro il Maccabi, disperso nella sconclusionatezza totale di un attacco a-sistemico. Ma il front-court è ancora più preoccupante. La presenza in area e al ferro della triade Booker-LeDay-Nebo è semi-impalpabile. Il Baskonia confeziona di tutto, senza quasi sforzo apparente.
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Coach Peppe Poeta, EA7 Emporio Armani Milano, Eurolega 2025-26

Credit Foto Getty Images

Una registrata, in questo momento, è d'obbligo. Capire da chi possa arrivare, però, è un mistero. Da coach Poeta, rookie in Eurolega e in un club di vertice? Da Ettore Messina, nel ruolo ancora poco chiaro all'interno del quadro dirigenziale della società? O dal vertice stesso del club, che però, almeno nell'era Giorgio Armani, è stato sempre silente? Tra meno di una settimana arriva al Forum il Panathinaikos. Un'altra partita come questa non è pensabile né accettabile.

Baskonia Vitoria-EA7 Emporio Armani Milano 88-78

Vitoria: Howard 10, Simmons 11, Kurucs 1, Radzevicius 7, Diop 4; Diakite 5, Nowell 7, Villar, Luwawu-Cabarrot 21, Spagnolo 18, Frisch 4. N.e.: Forrest. All.: Galbiati.
Milano: Ellis 2, Booker 13, Bolmaro 16, Shields 10, LeDay 4; Brown 2, Brooks 16, Ricci 6, Nebo 9. N.e.: Dunston, Totè. All.: Poeta.
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