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NBA, Playoff: niente derby, è Lakers-Nuggets nella finale dell'Ovest

Davide Fumagalli

Aggiornato 18/09/2020 alle 11:57 GMT+2

Nella notte tra venerdì e sabato scatta la finale della Western Conference tra una delle grandi favorite, i gialloviola di LeBron James e Anthony Davis, e Denver, capace di eliminare Utah e i Clippers rimontando da 1-3 grazie alle stelle Jokic e Murray. Le due squadre si ritrovano di fronte nella finale dell'Ovest come nel 2009, quando i giocatori copertina erano Kobe Bryant e Carmelo Anthony.

LeBron James e Nikola Jokic, LA Lakers-Denver Nuggets

Credit Foto Getty Images

Fuori a sorpresa Milwaukee Bucks e Los Angeles Clippers, i Lakers diventano automaticamente i grandi favoriti per il titolo NBA 2019-20, una stagione fin troppo particolare per la pandemia, per la bolla di Orlando, per questi playoff senza pubblico e senza fattore campo. I gialloviola però hanno una missione, la tragedia del 26 gennaio che ha causato la morte di Kobe Bryant e della figlia Gigi, e ovviamente di altre persone, ha investito i Lakers di un'ulteriore responsabilità e non potevano esserci spalle più larghe di quelle del Re LeBron James per portare a termine questo percorso.
I ragazzi di Frank Vogel sono stati i migliori ad Ovest in regular season, hanno due super star conclamate come James e Anthony Davis, e hanno quella maturità e quell'esperienza che lasciano pochi dubbi: le serie contro Portland e Houston lo dimostrano perchè, dopo aver perso gara 1, forse per sufficienza e poca concentrazione, i Lakers sono "rimbalzati" e non hanno dato scampo ai rispettivi avversari, conquistando una finale di Conference che mancava dal 2010, quando la LA di Kobe, Pau Gasol e coach Phil Jackson vinse l'ultimo titolo in una bellissima finale contro i Celtics, chiusa 4-3 allo Staples Center.
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LeBron James e il tiro decisivo: "Mi piace avere la palla in mano alla fine..."

Tutti si aspettavano i Clippers, tutti volevano il derby di Los Angeles, e invece la squadra di Doc Rivers è implosa e così saranno i sorprendenti Denver Nuggets a sfidare il Re. La squadra allenata da Mike Malone, che era assistente allenatore di Cleveland nel 2007 quando LeBron giocò la sua prima finale (persa 4-0 con gli Spurs, ndr), ha rimontato due volte da uno svantaggio di 3-1, ha talento, profondità e carisma, e ha anche lei due giocatori in rampa di lancio come Nikola Jokic e Jamal Murray. Sarebbe scontato dire che per Denver è già un successo essere qui, in realtà lo è, ma dopo quello che hanno fatto sarebbe meglio per i Lakers non sottovalutarli.
LOS ANGELES LAKERSDENVER NUGGETS
Record regular season 2019-2052-19, 1° a Ovest46-27, 3° a Ovest
Playoff 2019-208-2 (4-1; 4-1)8-6 (4-3; 4-3)
AllenatoreFrank VogelMike Malone
Top scorer 2019-20Anthony Davis, 26.1 puntiNikola Jokic, 19.9 punti
Ultima finale NBA2010, vinta 4-3 coi Celtics-
Titoli NBA vinti160

Qui Los Angeles Lakers

I gialloviola sono andati oltre le aspettative nella regular season, ci si aspettava qualche malfunzionamento in spogliatoio, che coach Frank Vogel non fosse in grado di gestire la situazione, e invece i Lakers sono stati la migliore dell'Ovest, la più continua, la più solida e hanno costruito le proprie fortune partendo dalla difesa, la terza per rating sia in stagione, sia nei playoff (106.1 e 105.4 su 100 possessi). Inevitabile che tutto passi da LeBron James e Anthony Davis, su entrambi i lati del campo, i giocatori in grado di cambiare marcia e costruire gli strappi decisivi nelle partite. Da soli però non bastano: la crescita esponenziale di Alex Caruso, la duttilità di Danny Green e l'esperienza e il carisma di Rajon Rondo, sono stati indispensabili nelle serie precedenti per far sembrare quei 4-1 con Portland e Houston ancora più netti di quanto dica il punteggio.
La difesa sarà sempre la chiave, sia su Murray, sia su Jokic: Vogel dovrà rispolverare i suoi centri, McGee e Howard, per mettere pressione al serbo, farlo pensare e, se possibile, mandarlo fuori giri. In attacco i Lakers dovranno provare ad alzare il ritmo, a correre, ad aprire la difesa col tiro da tre e soprattutto cercare di andare al ferro. Davis e James possono segnare tanto in avvicinamento e hanno l'obbligo di sfruttare uno dei limiti dei Nuggets e di Jokic, ovvero la difesa dell'area pitturata. Il serbo non è un giocatore nè esplosivo, nè verticale: attaccarlo e obbligarlo a spendere falli, è una delle missioni di Los Angeles.

Qui Denver Nuggets

Nonostante le parole del rookie Michael Porter JR che chiedeva spazio e tiri anche per gli "altri", non c'è dubbio che Denver vada dove la portano Jokic e Murray. Il centro serbo e la guardia canadese da Kentucky compongono una delle coppie più letali della Lega, sono talmente polarizzanti che i compagni riescono ad ottenere tanto spazio e quindi diventa fondamentale l'apporto dei vari Harris, Millsap, Grant, lo stesso Porter, e anche Craig e Monte Morris dalla panchina. L'entusiasmo con cui arrivano a questa serie è un'arma importante, giocheranno leggeri e senza pressione, e ciò potrebbe aiutare tanto proprio quelli che non hanno scritto Jokic o Murray sulla maglia.
Il canadese ha segnato due volte 50 punti contro i Jazz, poi 40 in gara 7 contro i Clippers, ed è il braccio armato di Nikola Jokic, il vero leader, la differenza. Se continuerà ad essere così efficace quando ha la palla in mano, segnando e servendo assist, obbligherà i Lakers a raddoppiarlo e questo aprirà spazi per tutti. Chiaro che i due si troveranno di fronte una difesa arcigna e organizzata, Jokic dovrà fare i conti coi vari McGee, Howard e anche Davis, lo stesso Murray non avrà vita facile, soprattutto se nei finali sarà LeBron a prenderlo. Il grosso punto di domanda però per Denver è la difesa, 16esima in regular season e 12esima (su 16 squadre) nei playoff per rating: con numeri del genere appare complicato contenere la squadra di James e Davis.
Le due squadre si ritrovano di fronte nella finale dell'Ovest come nel 2009, quando i giocatori copertina erano Kobe Bryant e Carmelo Anthony. Quei Lakers, con anche Paul Gasol e coach Phil Jackson, si imposero 4-2 e poi vinsero il titolo in finale contro gli Orlando Magic. Il pronostico appare chiuso sulla carta, perchè i gialloviola hanno LeBron James e Anthony Davis, perchè vogliono un titolo che manca da un decennio e perchè dal cielo sanno di avere al fianco il Black Mamba Kobe Bryant, una motivazione che va oltre ogni cosa. Viceversa i Nuggets si presentano leggeri, hanno rimontato due volte da 1-3 e sanno che la pressione sarà tutta sugli avversari: non ce la faranno ma venderanno carissima la propria pelle.
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