Bronny James al numero 10 del Draft 2024 di ESPN: il figlio di LeBron paragonato a Smart e Holiday

Non ha ancora deciso cosa farà l'anno prossimo e non ha scelto il college - sul tavolo le proposte di USC, Oregon e Ohio State tra le altre -, ma Bronny James è stato inserito nella Top 10 del Draft NBA 2024 da ESPN. Il figlio maggiore di LeBron, attualmente all'ultima stagione a Sierra Canyon High School, è al numero 10 delle previsioni di scelta fra 18 mesi in una lista capeggiata dall'esterno lituano Matas Buzelis, il prossimo anno in G-League con gli Ignite, e che ha due talenti francesi come Zaccharie Risacher, ala dell'Asvel al numero 3, e Bilal Coulibaly, esterno dei Metropolitans 92, al numero 8 (attuale compagno di Victor Wembanyama, sicura 1 del Draft 2023).

Rispetto ad altri siti specializzati che lo collocano tra fine primo giro e metà del secondo, ESPN pone grande fiducia sulle doti di Bronny, tanto da inserirlo addirittura in Top 10, lui che giocherà a breve anche il McDonald's All American Game e il Nike Hoop Summit, le due partite più importanti tra quelle che coinvolgono i maggiori talenti liceali americani e internazionali. Il figlio maggiore della stella dei Lakers, guardia attorno ai 190 centrimetri, viene apprezzato per le sue doti di ottimo difensore sul perimetro e per la capacità di leggere il gioco, e ha mostrato passi da gigante in termini di regia e di tiro, doti che deve certamente migliorare in vista del salto in NBA dove chiaramente dovrà dimostrare di essere un creatore credibile.

Non siamo di fronte ovviamente ad un talento generazionale e unico come è ed è stato il padre LeBron, ma l'esperto di ESPN Jonathan Givony ne parla in termini entusiastici: "James è cresciuto, ha aggiunto massa al suo corpo, ha trovato un’altra marcia in termini di esplosività ed è terrorizzante lontano dalla palla in difesa con la sua intensità e comprensione del gioco. Ha ancora molto da migliorare in termini di ball-handling e tiro dal palleggio per diventare un creatore di tiri più prolifico ed efficiente, ma ha già rubato l’occhio di dirigenti e scout della NBA con il modo in cui contribuisce alle vittorie della squadra, e probabilmente continuerà a crescere ancora".

Givony ha aggiunto che Bronny probabilmente non diventerà un All Star a livello NBA, ma un giocatore solido, di quelli che "impattano" sulle vittorie della propria squadra, e ha citato come paragoni Marcus Smart dei Boston Celtics e Jrue Holiday dei Milwaukee Bucks, due che non rubano l'occhio e non finiscono spesso negli highlights, ma che contribuiscono alla cultura vincente della propria squadra.