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Finals, Denver-Miami: andare 2-0 vale un pezzo di titolo per i Nuggets, gli Heat hanno bisogno di Butler e delle triple

Davide Fumagalli

Aggiornato 07/06/2023 alle 17:29 GMT+2

NBA - Questa notte alle 2.00 va in scena gara 2 delle Finals tra Nuggets e Heat, ancora a Denver. I padroni di casa vogliono il 2-0 nella serie che vorrebbe dire fare un passo importante verso il titolo, e hanno margini di miglioramento dopo una gara 1 buona ma non stellare. Miami sa che deve aumentare la produzione offensiva, partendo da Butler e dai tiratori: non è escluso l'utilizzo di Love.

Jimmy Butler e Max Strus in gara 1 tra Denver e Miami

Credit Foto Getty Images

Il pronostico di gara 1 è stato rispettato, con i Denver Nuggets che hanno aperto le NBA Finals 2023 battendo i Miami Heat e mantenendo inviolata la Ball Arena, 9-0 in questi playoff. I campioni della Western Conference hanno vinto con merito, controllando di fatto dall'inizio alla fine, ma la squadra di Mike Malone non ha brillato in senso assoluto mentre dall'altra parte la formazione di Erik Spoelstra è comunque rimasta in vita pur tirando con percentuali disastrose e con un Jimmy Butler decisamente sottotono. Questa notte, tra domenica e lunedì, alle ore 2 andrà in scena gara 2, sfida molto importante perchè potrebbe indirizzare in maniera pesante tutta la serie.

Denver: l'importanza di andare 2-0

Prima dell'inizio della serie, sia Denver, sia Miami, avevano sempre vinto in gara 1: i Nuggets con tre partite in casa, gli Heat contro tre partite in trasferta a Milwaukee, New York e Boston. Il successo nel primo episodio della serie è importante per Jokic e soci perchè la storia dice che nel 77.6% dei casi la squadra di casa che ha vinto gara 1 ha poi vinto il titolo (45-33 il bilancio); la percentuale sale ancora di più se i Nuggets vincessero anche gara 2. Col 2-0 le chance di titolo salirebbero all'84.4% (27-5 il bilancio).

Miami: le triple, Love e la zona per il riscatto

Mike Malone è stato chiaro: "Non penso che abbiamo giocato bene in gara-1. Ho rivisto la partita e loro hanno tirato 5/16 su triple aperte. L’ho detto ai miei giocatori stamattina: il fatto che abbiano avuto 16 triple aperte è problematico. E se pensate che Max Strus tirerà di nuovo 0/9 o Duncan Robinson ripeterà quell’1/5, vi sbagliate". Il coach dei Denver Nuggets ha centrato il punto: gli Heat hanno fatto una partita buona in difesa, tenendo comunque gli avversari a soli 104 punti e sotto il 30%, il problema è che in attacco si son fermati a 93, soprattutto 1 su 14 dall'arco della coppia Strus-Robinson, i due "cecchini" designati.
In gara 1 Miami ha tirato 5 su 16, il 31%, nelle triple "wide-open", quelle con tanto spazio davanti, una percentuale tremenda considerando che invece in questa situazione contro i Celtics hanno tirato il 49%! Inevitabile che le chance degli Heat passino da questi giocatori, da Strus, da Robinson, ma anche da Caleb Martin (2 su 9 al tiro in gara 1) e da Jimmy Butler, 13 punti ma con 7 su 16 dal campo. Coach Spoelstra avrà comunque bisogno che si ripetano anche Vincent, Adebayo e il sorprendente Haywood Highsmith, 18 punti, che potrebbe anche avere più minuti (24 in gara 1), mentre non è escluso che per avere più pericolosità offensiva non venga riproposto Kevin Love, seduto in gara 1 e nelle partite conclusive della serie con Boston. Sarebbe comunque un giocatore con punti nelle mani e che la difesa di Denver dovrebbe seguire, rispetto all'impalpabile Cody Zeller. Restando sull'attacco, lo stesso Spoelstra ha detto: "Per i tiratori è così, si accendono in un attimo: ne segnano due, tre e diventano subito sei. Prendono fuoco in un attimo. Quel che è importante è che siano buoni tiri, smarcati".
Guardando invece alla difesa, Miami non ha fatto male, anzi, ha lavorato bene nella transizione difensiva impedendo ai Nuggets di giocare in superiorità numerica. Gli Heat hanno patito la fisicità iniziale di Aaron Gordon, devastante nei primi minuti e bravo a mettere da subito la partita nelle mani di Denver, e poi la tanto chiacchierata zona di Spoelstra ha fatto acqua in avvio di secondo quarto quando i Nuggets avevano Jeff Green e non Jokic, un po' a sorpresa. La stessa zona ha funzionato meglio, sempre a sorpresa, in avvio di ultimo quarto, con Jokic in campo, e ha permesso agli Heat di risalire la china da -21 a -10. Nello specifico, i Nuggets hanno segnato appena 8 punti in 11 possessi contro la zona nel quarto periodo. Questo potrebbe suggerire a Spoelstra di alternare più spesso le difese tra zona e uomo, e che in generale Miami sta facendo un buon lavoro nella propria metà campo contro il miglior attacco dei playoff.
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