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I Los Angeles Lakers licenziano Darvin Ham: chi sarà il nuovo coach? Tyronn Lue il sogno, JJ Redick la suggestione

Davide Fumagalli

Aggiornato 03/05/2024 alle 20:57 GMT+2

BASKET, NBA - Come era ampiamente annunciato dopo l'eliminazione al primo turno dei playoffs contor i Denver Nuggets, i Los Angeles Lakers hanno licenziato Darvin Ham, coach dal 2022 al 2024. Lo riportano ESPN e The Athletic. Ora si aprono le danze per la sostituzione: tra gli allenatori liberi ci sono Budenholzer e Atkinson, il sogno è Tyronn Lue, ora ai Clippers, la suggestione è JJ Redick.

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Ad appena 4 giorni dall'eliminazione al primo turno dei playoffs contro i Denver Nuggets, i Los Angeles Lakers prendono la prima grande decisione della loro offseason ovvero licenziano coach Darvin Ham. Dopo due stagioni al timone dei gialloviola l'allenatore che era alla prima esperienza da capo dopo la gavetta da assistente, la dirigenza capeggiata da Rob Pelinka decide per il cambio di guida tecnica, come riportano The Athletic e ESPN. Non è bastata la vittoria dell'NBA Cup a Las Vegas lo scorso dicembre e la finale della Western Conference dello scorso anno, Ham paga una stagione 2023-24 sotto le aspettative, chiusa col settimo posto ad Ovest, l'uscita per 4-1 coi Nuggets, soprattutto un rapporto compromesso coi giocatori addirittura dallo scorso gennaio.
Darvin Ham, che dal 2013 al 2022 ha lavorato al fianco di Mike Budenholzer ad Atlanta e poi a Milwaukee, aveva altri 2 anni di contratto a 5 milioni di dollari a stagione, ma ormai la frattura con lo spogliatoio, Anthony Davis in primis che lo ha deligittimato pubblicamente in questi playoffs, non era più aggiustabile. Il suo biennio in gialloviola si chiude con un bilancio di 90-74 in regular season e di 9 vinte e 12 perse nei playoffs. Si tratta del terzo allenatore sostituito dal 2016 (Walton, Vogel e appunto Ham), e del settimo dalla fine del rapporto con Phil Jackson nel 2011.

Chi al posto di Ham? Budenholzer, Redick e Lue sul taccuino

Adesso inizia la caccia al successore di Darvin Ham, un allenatore che possa capitalizzare al meglio gli ultimi 1-2 anni di LeBron James (rifirmerà senza alcun dubbio...) e la finestra con Anthony Davis. Secondo quanto riportato da The Athletic e da ESPN, il sogno è Tyronn Lue, la sugestione è JJ Redick, mentre i nomi più realistici sarebbero quelli di Mike Budenholzer e Kenny Atkinson. Quest'ultimo, 56 anni, è stato capo allenatore ai Nets e soprattutto assistente per varie franchigie tra cui Knicks, Hawks, ai Clippers con Lue, mentre dal 2021 ad oggi è agli Warriors con Steve Kerr. Potrebbe essere una sorta di compromesso mentre Mike Budenholzer, fermo dopo la fine del rapporto con Milwaukee nel 2023, è sostanzialmente il mentore di Darvin Ham e quindi potrebbe essere un errore puntare su di lui, nonostante sia più esperto ma anche con dei limiti ben evidenti, soprattutto ai playoffs.
Tyronn Lue, 47 anni, è il favorito dei Lakers e di LeBron James, con cui ha vinto il famoso titolo del 2016 coi Cleveland Cavaliers, praticamente col Re che lo volle in panchina al posto dell'esonerato David Blatt. Lue però è sotto contratto per un altro anno coi Clippers, servirebbe un suo esonero (improbabile) oppure bisognerebbe trattare coi "cugini" che però sembrano pronti a blindarlo con un nuovo super accordo. Senza contare che è un ex giocatore dei Lakers con cui ha vinto il titolo nel 2000 e nel 2001.
Infine JJ Redick, l'ex tiratore di Duke, dei Clippers e dei 76ers fra le altre, 39 anni, che è sostanzialmente l'analista di punta sulla NBA da ormai diversi mesi. Commentatore per ESPN, fondatore del podcast di successo "The Old Man and the Three" e di recente compagno di LeBron James nel podcast "Mind the Game" che ha avuto straordinario eco per come due menti così eccelse parlano e analizzano il gioco. Redick, 39 anni e 15 da giocatore, non ha esperienza da allenatore ma questo non ha impedito di essere contattato dagli Charlotte Hornets per la panchina. Ecco, visto anche l'ottimo rapporto con LeBron James, lui pure entra di diritto nel novero dei candidati alla panchina dei Lakers che però, forse, avrebbero bisogno di un altro profilo invece che di un esordiente assoluto.
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