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Quale futuro per i Los Angeles Lakers? Da LeBron James (e Bronny) a coach Ham passando per l'aggiunta di un'altra star

Davide Fumagalli

Pubblicato 01/05/2024 alle 16:05 GMT+2

BASKET, NBA - L'eliminazione al primo turno contro i Denver Nuggets ha chiuso la stagione dei Los Angeles Lakers che ora devono mettersi al lavoro per il futuro. In bilico la posizione di coach Darvin Ham, da capire la volontà di LeBron James che dovrà discutere un nuovo contratto, magari col figlio Bronny come futuro compagno di squadra. Infine il mercato e la caccia ad un'altra stella.

Ultima partita con i Lakers? LeBron James: "Non rispondo a questa domanda"

Come un anno fa la stagione dei Los Angeles Lakers viene chiusa dai Denver Nuggets di Nikola Jokic e Jamal Murray. Nel 2023 con un 4-0 alla finale dell'Ovest, stavolta al primo turno in un 4-1 molto meno netto di quanto dica il punteggio. Ma tant'è, i gialloviola sono in vacanza e rimandano così la caccia ad un altro titolo dopo quello del 2020 nella bolla di Orlando. Ora è tempo di valutazioni, riflessioni e piani per il futuro, perchè i Lakers hanno sì vinto la prima edizione dell'NBA Cup a Las Vegas, ma hanno archiviato una stagione sotto le aspettative, chiusa appena all'ottavo posto nonostante le due superstar LeBron James e Anthony Davis siano sostanzialmente sempre state presenti. Tanti i dubbi sia a livello di roster, sia di coaching staff, con Darvin Ham che potrebbe aver chiuso la sua esperienza in gialloviola, ma non solo lui...

Darvin Ham ha perso lo spogliatoio: addio quasi sicuro

Se lo scorso anno aveva la scusante di essere all'esordio da capo allenatore oltre tutto in una stagione dove James e Davis hanno perso tante gare per infortunio e col roster rivoluzionato alla trade deadline di febbraio, stavolta Darvin Ham non aveva particolari scusa eppure ha fallito, mostrando limiti che non possono essere aggirati. Al secondo di un quadriennale da 5 milioni a stagione, l'ex assistente di Mike Budenholzer ai Bucks potrebbe pagare per tutti per quest'annata 2023-24, fin troppo altalenante anche per colpa sua.
"Sono stati due anni grandiosi, questo è sicuro. Non avrei potuto chiedere una proprietaria migliore e un presidente migliore di Jeanie Buss e Rob Pelinka. Ho vissuto tante cose nei miei due anni qui. Continuerò a lavorare, a migliorare e a controllare quello che posso controllare", ha detto Ham dopo la sconfitta in gara 5 con Denver. Parole che suonano come un addio, di uno che ha intuito quale sarà il proprio destino. Anche perchè pare che siano mesi che i giocatori non condividono le sue scelte e che lo spogliatoio intero non lo segua, aldilà delle dichiarazioni di facciata. Secondo ESPN e The Athletic è quasi impossibile che resti al suo posto, anche perchè i Lakers devono provare a dare una scossa e una nuova voce guida potrebbe sicuramente aiutare.
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LeBron James e coach Darvin Ham coi Los Angeles Lakers

Credit Foto Getty Images

Troppi i cambi all'interno delle rotazioni, quintetti stravolti, giocatori fatti sparire e poi riapparire, e poi la gestione delle gare, molte perse nonostante vantaggi cospicui (come gara 2 a Denver, persa dopo un +20): molti sono convinti che la stagione dei Lakers sia naufragata subito dopo la vittoria dell'NBA Cup, con 10 sconfitte in 13 gare, e con il coach in totale confusione come dimostrano i sei quintetti diversi usati e i tanti minuti concessi a Prince e a Reddish a scapito di Russell, Reaves e Hachiumura (24-25 il record con Prince dall'inizio, 19-6 con il giapponese, per esempio). Quindi a questo punto inizierà anche la caccia ad un sostituto: Phil Handy, attualmente nello staff di Ham, è un nome forte anche per il rapporto con James e Davis, liberi ci sono coach del calibro di Mike Bundenholzer, Kenny Atkinson e Terry Stotts, mentre qualcuno ha fatto il nome di JJ Redick, ex giocatore, ora commentatore TV, soprattutto compagno di podcast dello stesso James.

LeBron James non si muove: arriverà anche Bronny?

"Ho visto e sentito mille opinioni sul mio futuro. L’ho detto ieri sera e lo ripeto ancora. Non so ancora nulla perché al momento penso solo a trascorrere del tempo con la mia famiglia e con gli amici! Dopo aver parlato con loro, quando ne saprò di più, i miei rappresentanti vi faranno sapere quello che c’è da sapere. Fino ad allora, però...". Non ha risposto in conferenza stampa sul suo futuro e ha ribadito il concetto con un paio di tweet LeBron James, come a dire che per adesso vuole essere lasciato in pace e deve concentrarsi sulla sua famiglia. Secondo The Athletic e ESPN però il Re non si muoverà da Los Angeles, non eserciterà la player option da 51 milioni entro il 29 giugno, ma si siederà al tavolo per discutere un nuovo contratto coi Lakers.
LeBron James, le opzioni per il futuro (via ESPN)
L'insider Shams Charania ha spiegato che James giocherà almeno altri due anni perchè nel 2026 ci sarà l'All Star Game NBA a Los Angeles (seppur nella nuvoa arena dei Clippers) e non si muoverà perchè a Hollywood ha casa, ha i suoi affari e non vuole spostare la famiglia altrove. A 39 anni molto dipenderà anche dalla salute ma è reduce da una stagione ottima, con 71 gare giocate su 82 (suo record in gialloviola) viaggiando ad oltre 25 punti, 7 rimbalzi e 8 assist col 41% da tre, massimo in carriera. LeBron dovrà decidere se firmare un biennale da 104 milioni (1+1) oppure "forzare" i Lakers a dargli il massimo, ovvero un triennale da 164 milioni complessivi (quasi 55 l'anno) che sarebbe il più remunerativo della carriera, e potrebbe anche discutere l'inserimento della "no trade clause", il possibile veto su qualsiasi scambio che lo coinvolga.
In più, c'è la variabile Bronny. Il primogenito si è dichiarato al Draft nonostante una stagione quasi anonima a USC ma ha anche conservato l'opzione di tornare al college: sempre secondo The Athletic i Lakers, pur di convincere LeBron a restare o comunque a renderlo felice, sarebbero disposti a chiamare Bronny al Draft avendo due scelte, la 17 (forse eccessiva e fino all'1 giugno non sicura visto che il diritto di lasciarla o prenderla spetta ai Pelicans) e la 55 sul finire del secondo giro. Giocare col figlio è sempre stato il sogno del Re prima di ritirarsi e i Lakers, col proprietario Jeannie Buss e il GM Rob Pelinka sarebbero ben felici di aiutare James a realizzarlo.
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LeBron James, da 0 a 40.000 punti: tutte le tappe verso il record

Il mercato: caccia a una stella. Mitchell o Young?

Detto che James e Davis si sono confermati della assolute garanzie anche a livello di salute, con oltre 71 gare giocate, chi ha deluso è stato il supporting cast, oltre al già citato coach Darvin Ham. Gli infortuni hanno certamente avete un peso - Gabe Vincent 71 partite saltate, Jarred Vandebilt 53, e Christian Wood, 26 dopo l’All-Star Game -, l'innesto di Spencer Dinwiddie non ha pagato, D'Angelo Russell ha avuto un'ottima seconda parte di stagione (15-3 quando ha segnato almeno 25 punti) ma ha faticato ancora nella serie playoff contro Denver, mentre forse ci si attendeva qualcosa in più da Austin Reaves e Rui Hachimura, freschi di rinnovo la scorsa estate dopo l'ottima annata 2022-23.
Oltre a James, anche Russell, Wood, Hayes e Reddish hanno una player option e possono decidere se restare o meno sotto contratto. La situazione più delicata resta quella di D'Angelo che ha un altro anno a quasi 19 milioni ma non è escluso provi a cercare un salario più alto altrove. Di sicuro lui non si può considerare un asset di mercato, quindi i pezzi scambiabili sarebbero appunto Reaves, Hachimura, più Vanderbilt, Vincent e poi scelte al Draft (prima 2024, 2029 e 2021, seconda 2024, 2025, 2027, 2030, 2031). L'obiettivo è aggiungere un'altra stella in grado di creare gioco, segnare da fuori e alleggerire il peso su James e Davis, senza dimenticare che servirebbero almeno un altro lungo e giocatori in grado di segnare tanto da fuori, magari uscendo dalla panchina.
I nomi principali restano quelli che si fanno da mesi ovvero Trae Young e Donovan Mitchell. La stella degli Atlanta Hawks è avvicinato ai Lakers già dal giugno 2023 ma il suo contratto da 43 milioni a stagione non è facile da pareggiare, di sicuro andrebbero messi sul piatto Hachimura e Reaves, più altri elementi: lo scambio però potrebbe essere facilitato dallo stesso Young, il cui ciclo ad Atlanta pare finito. Mitchell invece entrerà nell'ultimo anno di contratto coi Cavs e, a meno di un'estensione, diventerà un serio candidato ad una partenza: su di lui ci sono anche Knicks, Nets e Heat, ma i Lakers sarebbero comunque ben felici di andare all'assalto.
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LeBron James: "Il ritiro è vicino, spero di restare ai Lakers"

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