NBA Europe, rinasce la Virtus Roma? Tre fondi internazionali interessati a investire nello storico marchio

BASKET, NBA - Secondo le indiscrezioni raccolte da "Il Tempo" e "Sport e Finanza", il progetto NBA Europe potrebbe portare alla rinascita della Virtus Roma, storica società della capitale scioltasi nel 2020. La Virtus GVM 1960, ora in Serie B nazionale, potrebbe raccoglierne l'eredità, con tre fondi di investimento internazionali interessati a intervenire nella trattativa.

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Dalle pagine de "Il Tempo" arrivano nuove indiscrezioni sul forte interessamento nei confronti della città di Roma per il progetto NBA Europe. La Capitale, già indicata con Milano come una delle due grandi piazze italiane da inglobare nella nuova Lega in probabile/possibile partenza nell'autunno 2027, potrebbe veder resuscitare lo storico marchio della Virtus, scioltasi nel 2020 dopo 60 anni di storia e una bacheca che raccoglie uno scudetto, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa, una Coppa Intercontinentale e due Coppe Korac.
Secondo il quotidiano laziale, ci sarebbero 3 fondi di investimento internazionale interessati alla trattativa per riesumare la vecchia società e impegnarsi nella sua ristrutturazione. Uno di questi potrebbe essere legato alla famiglia Friedkin, come riporta "Sport e Finanza", già proprietaria dell'AS Roma e coinvolta in passato nel tentativo - non andato a buon fine - di acquistare la franchigia NBA dei Boston Celtics.

La situazione del basket romano post Virtus: chi sarà l'erede?

Dopo il fallimento della Virtus, il grande basket non è più riuscito a ristabilirsi nella Capitale. In questo momento, il panorama cestistico romano presenta Virtus GVM 1960 e Luiss, formazioni di vertice nel Girone B della Serie B nazionale, e la Stella EBK, allenata da un coach di grande esperienza come Matteo Boniciolli, che si sta distinguendo nella B interregionale e che, con l'ingresso del nuovo sponsor Olidata (lo stesso della Virtus Bologna), ha certificato le ambizioni di crescita.
Tra queste, la Virtus 1960 parrebbe, al momento, la candidata principe per rilevare lo storico marchio della Virtus Roma. Dopo il blocco della cessione del marchio alla Stella EBK, infatti, il presidente della Virtus 1960, Massimiliano Pasqualini, avrebbe riaperto il dialogo con la famiglia Toti. Come specifica Il Tempo, sulle trattative vige il massimo riserbo, ma quel poco che filtra darebbe sensazioni positive.

Un nuovo impianto da 20.000 posti per rimpiazzare il PalaEur?

Se NBA Europe dovesse poi intervenire come soggetto protagonista dando la spinta finale necessaria per la rinascita della Virtus Roma, la città potrebbe ricavarne anche un beneficio a livello infrastrutturale. In un primo momento, la nuova squadra giocherebbe infatti al PalaEur, ma, secondo "Sport e Finanza", sarebbe al vaglio l'ipotesi di costruire una nuova arena moderna ed estremamente capiente da 20.000 posti, che potrebbe fungere da casa del basket e non solo, riportando Roma a rivaleggiare con i grandi impianti delle città del Nord.
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