Danilo Gallinari fuori dai playoff NBA, gli scenari: ritorno all'Olimpia Milano o ritiro dopo il torneo Preolimpico?
Aggiornato 03/05/2024 alle 12:01 GMT+2
BASKET - L'eliminazione dei Milwaukee Bucks al primo turno dei playoff ha fatto calare il sipario sulla stagione più travagliata della carriera NBA di Danilo Gallinari. Dopo il Preolimpico di Porto Rico con la nazionale azzurra, che scenari si prospettano? Le chance di competere ancora per l'anello sono minime, e potrebbe presentarsi l'occasione del grande ritorno in Italia con l'Olimpia Milano.
Un'annata con tre canotte diverse. Le prime due appartenenti alle squadre con i record peggiori della Lega (Detroit e Washington). L'ultima alla franchigia-flop della post-season (Milwaukee), spazzata via al primo turno dei playoff da Indiana per gli infortuni che hanno escluso Giannis Antetokounmpo e frenato Damian Lillard. Danilo Gallinari si è lasciato alle spalle la stagione più caotica e travagliata della sua esperienza NBA, eccezion fatta per i due anni completamente saltati (2013-14 e 2022-23) per le gravi lesioni alle ginocchia. A quasi 36 anni di età, il Gallo si è ritrovato calato in ruoli marginali. Forse nemmeno suoi. Da grande veterano in gruppi e spogliatoi di squadre giovani e in totale rivoluzione e ricostruzione. Ad arma tattica con esperienza e duttilità da centellinare nelle situazioni speciali per la rincorsa a una Finale franata di fronte alla tragicità della sfortuna.
Gallinari sarà free-agent a fine stagione. Le prossime settimane saranno comunque attive, con vista sul torneo preolimpico di Porto Rico (2-7 luglio), dove l'Italia andrà a caccia di uno dei quattro posti ancora in palio per i Giochi di Parigi 2024. Ma, una volta esaurita l'esperienza estiva in Azzurro, che futuro si prospetta?
Un mondo NBA che si sta chiudendo
Il mondo NBA parrebbe vicino a chiudergli le porte. E forse l'avrebbe già fatto, se non fosse arrivata, quasi dal nulla, la chiamata dei Milwaukee Bucks. Dove il Gallo, ritrovando il suo vecchio coach, Doc Rivers, ha avuto - quantomeno sulla carta - la chance di giocare per una squadra con ambizioni di anello. Difficile che l'anno prossimo se ne ripresenti un'altra. E altrettanto difficile sarà rivederlo nel ruolo di grande chioccia in gruppi disastrati, come già fatto nei mesi più oscuri della carriera tra Detroit e Washington. Minutaggio e statistiche, in netto calo e allineatesi con quelle della sua annata da rookie, sono indicative di un mondo che è ormai tramontato. E quindi...?
Il ritiro, o pensione anticipata, è un'ipotesi al momento scartabile. O, quantomeno, preferibilmente scartabile. Perché perdere in due anni Gigi Datome e Danilo Gallinari sarebbe una frustata dolorosissima per l'intero movimento. D'altronde, anche con due operazioni alle ginocchia, il Gallo ha sempre detto che, fino a quando testa e fisico riusciranno a lavorare in maniera simbiotica ed efficace, sarà pronto a calcare un parquet con un pallone in mano.
Il sogno Olimpia Milano, condiviso da Giorgio Armani
E riprende corpo, così, la possibilità di rivederlo in Europa. Anzi. In Italia, con la canotta dell'Olimpia Milano, il sogno che non ha mai celato per concludere la carriera con un ultimo squillo nel nostro campionato e in Eurolega.
Che il suo sogno sia condiviso da Giorgio Armani, è altra cosa nota. Così come il fatto che il patron biancorosso disponga di abbondante disponibilità economica per offrire un degno contratto biennale sulla falsariga di quello con cui Datome ha concluso la sua vita da giocatore a Milano. Il ritorno del Gallo sarebbe un'operazione stellare a livello di immagine, marketing e spettacolo. Insomma, l'habitat naturale per chi è riuscito a costruire un impero mondiale sulla moda e l'abbigliamento di lusso.
La questione tecnica: come inserire il Gallo in questa Olimpia?
Ma tra la vetrina e il piano tecnico c'è uno scalino, o forse più d'uno, da smussare. Perché il Gallo andrebbe a infilarsi in un front-court già presidiato dalle presenze di Nikola Mirotic (che ha ancora due anni di contratto) e Nicolò Melli, con cui la società sta trattando un rinnovo biennale. Inserire Gallinari trovandogli spazio e ruolo di fianco a due giocatori di età non più verde e con cui condivide molte caratteristiche tecniche e fisiche sarà un'operazione difficile, se non destabilizzante, come già dimostrato dalla fatica con cui l'Armani ha collocato Mirotic all'interno di uno scacchiere già completo e costruito con altri crismi.
Senza dimenticare la questione più ovvia: il sogno del Gallo e di Armani si sposano con l'idea di Ettore Messina, già confermato nella figura di POBO (e quindi di uomo con ultima parola su ogni operazione di mercato) fino al 2026? E ancora. Chi siederà sulla panchina dell'Olimpia nella prossima stagione? Ancora Messina o sarà limitato a un ruolo dirigenziale? E, soprattutto, vorrà e saprà gestire un giocatore dal piano tecnico e personale ingombrante come Gallinari?
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità