Pozzecco: "Il Coronavirus mi terrorizza, sono un fifone. L'Italia del '99? Ho tifato contro"
DaEurosport
Aggiornato 16/04/2020 alle 16:44 GMT+2
Il coach di Sassari racconta a Sky Sport 24 la sua quarantena: "Sto a casa, mi sveglio presto la mattina e faccio talmente tante cose che la giornata passa anche troppo in fretta. Non vivo la noia, ho mille cose da fare e sto iniziando a programmare la prossima stagione".
Sono un fifone e questo virus mi terrorizza, non vado a fare nemmeno la spesa. Se dovessi prendere il coronavirus, vista la mia età, rischierei di non farcela
Gianmarco Pozzecco, 47enne coach della Dinamo Sassari, svela ai microfoni di Sky Sport 24 alcuni dettagli della sua quarantena che lo vede confinato in casa come tutti.
"Non vivo la noia, ho mille cose da fare"
Questa situazione non mi pesa. Sto a casa, mi sveglio presto la mattina e faccio talmente tante cose che la giornata passa anche troppo in fretta. Non vivo la noia, ho mille cose da fare e sto iniziando a programmare la prossima stagione. Questo virus ci insegna tante cose: siamo sempre focalizzati su quello che accadrà, sul futuro ed è giusto cosi, ma io penso che sia anche molto importante vivere bene il presente, nel mio caso specifico la professione di allenatore e il rapporto quotidiano con i giocatori
Su un possibile ritorno a Trieste
Non mi passa per la testa, non ho voglia di tornare a vivere con mamma e papà, altrimenti non mi fanno uscire dopo cena. Preferisco fare il cretino in giro per il mondo
L'esclusione dalla Nazionale campione d'Europa nel 1999
Feci il tifo contro e non mi vergogno a dirlo. Sono sincero e spiego la mia posizione: è stata una bella sofferenza per me e nel momento in cui vieni messo da parte è davvero complicato e difficile fare il tifo per quella che sentivi come la tua squadra. Sfido chiunque abbia vissuto un'esperienza del genere a dichiarare il contrario
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