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Il Dream Team fatica, ma è 98-88 all'Australia

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Aggiornato 12/08/2016 alle 16:52 GMT+2

Autentica battaglia fra Stati Uniti e Australia con gli USA che vincono di dieci punti dopo essere andati all'intervallo in svantaggio, non succedeva da Atene 2004.

An overview shows (From L) USA's forward Carmelo Anthony, USA's guard Paul George and Australia's forward Aron Baynes go for a rebound during a Men's round Group A basketball match between Australia and USA at the Carioca Arena 1 in Rio de Janeiro on Augu

Credit Foto AFP

E' stata battaglia alla Carioca Arena fra Stati Uniti e Australia, con il Team USA che è riuscito a prendere il largo solo nei minuti finali. 98-88 è il punteggio dell'incontro, che non rende giustizia alla quasi riuscita impresa dei Boomers capaci di trascinare i favoritissimi americani in una partita combattuta punto su punto per tutti e quattro i parziali di gioco. Un dato statistico su tutti rende l'idea di quello che è successo questa sera in campo: la squadra di coach K è andata a riposo sotto di 49-54, era da Atene 2004 che gli USA non erano sotto nella prima metà gara durante un'Olimpiade.

L'incontro

L'Australia sulla carta è l'avversaria più quotata degli americani all'interno del girone ed è lecito non aspettarsi un risultato finale come quello contro la Cina o il Venezuela; la squadra di coach Lemanis parte però addirittura più forte di quanto Durant e compagni si fossero aspettati e alla fine del primo parziale di gioco, così come era stato con il Venezuela, le due squadre si trovano su punteggio di parità. Anthony guida la carica dei suoi con altissima percentuale di realizzazione da tre, ma dall'altra parte l'asse Dellavedova-Bogut mette in difficoltà la difesa a stelle e strisce.
Gli USA tirano bene da tre, ma faticano dai due punti ed è Kevin Durant a deludere più di tutti nella prima parte di gara. L'Australia nel frattempo prende fiducia e la tattica di Lemanis di alternare tutti i giocatori in campo, affidandosi all'intera squadra per cercare l'impresa, sembra pagare. I Boomers chiudono in vantaggio la prima parte di gara andando all'intervallo su un parziale di 54-49 in loro favore.
L'intervallo serve agli Stati Uniti per riorganizzarsi e il rientro nel terzo quarto vede la squadra di coach K riprendere in mano il pallino dell'inconro. Dopo un minuto e 10 secondi di gioco un tiro da tre di Kevin Durant riporta il risultato in parità, ma l'Australia non ci sta e risponde punto su punto ai tentativi di allungo degli americani. Un tiro libero messo a segno di Draymond chiude il terzo periodo con gli USA a più 3 sul parziale di 70-67.
Per l'ultimo quarto di gara si prepara una battaglia, ma l'Australia ha davvero dato tutto nella prima mezz'ora effettiva di gioco e il calo fisico inizia a farsi sentire. L'ultimo vantaggio Australia arriva con un canestro da due punti di Ingles dopo che un tiro da tre di David Anderson aveva riportato in parità le due squadre. Durant nella seconda parte di gara fa vedere quegli sprazzi di bel gioco che erano mancati nei primi due parziali, ma sono Anthony e Irving a fare la differenza e a regalare agli USA una vittoria di dieci punti che non rende giustizia a un'Australia sempre in partita e che ha buoni motivi per sperare in una medaglia alla fine del torneo.

Anthony miglior marcatore USA di sempre

Dopo aver superato, nell'incontro con il Venezuela, la leggenda Micheal Jordan nella classifica dei migliori marcatori di sempre alle Olimpiadi con la maglia USA, oggi Carmelo Anthony è ufficialmente diventato il numero 1 in questa speciale classifica con 293 punti totali.

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