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Cantù è dura a morire: respinta Venezia 90-80

DaDailyBasket

Pubblicato 23/05/2015 alle 23:43 GMT+2

Dal nostro partner DailyBasket.it

Metta World Peace 2015 LaPresse

Credit Foto LaPresse

Acqua Vitasnella Cantù-Umana Venezia 90-80
Cucciago:  Una di quelle nottate canturine in cui si va a letto e si osserva il soffitto in preda all’adrenalina che scorre ancora nelle vene e con le orecchie fischianti a causa dei decibel dispensati dal Pianella ed una Acqua Vitasnella Cantù che si rifiuta di lasciare i play off mostrando il suo volto più ricco di coraggio dinanzi al proprio popolo.
Una vittoria in cui Stefano Sacripanti non ha sbagliato una mossa modificando il quintetto base inserendo Metta World Peace, James Feldeine e Abass in quintetto al posto dei partenti più deludenti delle prime due gare veneziane ma non ha comunque bocciato i suoi giocatori tanto che DeQuan Jones (12 punti) ed Ivan Buva sono stati i protagonisti, assieme a James Feldeine (15) nel quarto finale in cui Cantù ha respinto Venezia che si era rifatta pericolosamente sotto sino al -3 dopo aver inseguito, anche nettamente, per l’intero match.
Ma è una Cantù che manda ben sei giocatori in doppia cifra con Darius Johnson-Odom, che in certi momenti dribblava in campo come Garrincha, a quota 13 (messi tutti nel primo tempo) come Giorgi Shermadini che nel primo quarto è assolutamente dominante e protagonista assoluto del 30-15 con cui i brianzoli scattano dai blocchi, a loro si aggiunge un Metta World Peace miglior realizzatore con 16 punti.
Venezia ha basato il suo gioco essenzialmente su due aspetti: i rimbalzi offensivi, in cui Julyan Stone (15 rimbalzi di sui 8 in attacco) si conferma una sorta di specialista seriale, ed il tiro da tre, non a caso spesso scagliato dopo un rimbalzo d’attacco. Per buona parte della cara la Reyer ha viaggiato attorno al 50% dalla distanza per poi perdere la precisione del mirino nel quarto finale in cui sparacchia un 2-10.
Spettacolari invece i cambi sulla linea laterale di Recalcati e De Raffaele, in stile wrestling old time, ci mancava solo il tocco di mano fra i due: uno si alza e l’altro corre a sedersi…
MVP: statisticamente il 30 di valutazione di Giorgi Shermadini in soli 22 minuti è clamoroso ma il protagonista assoluto nei momenti decisivi è Ivan Buva che chiude con 14 punti e 9 rimbalzi, la sua trila sulla sirena del terzo quarto ed i suoi 7 punti nell’ultima frazione sono oro colato per Cantù.
LaSTATISTICA: Cantù riesce a pareggiare a rimbalzo (44 a 44), smazza 19 assist, tira più liberi ed è più efficace sotto canestro, esattamente quello che era mancato nelle prime due sfide.
TABELLINI:
Cantù: Punti World Peace 16 Feldeine 15 Buva 14 Rimbalzi Shermadini, Buva 9 Assist DJO, Feldeine 4
Venezia: Punti Goss Viggiano 17 Rimbalzi Stone 15 Assist Goss 7
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