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Reggio Emilia mostra i denti: Milano battuta e serie riaperta sul 2-1

Daniele Fantini

Aggiornato 07/06/2016 alle 23:17 GMT+2

Dopo le due sconfitte subite al Forum, grande risposta della Reggiana nella prima partita casalinga: 81-72 il finale, con 20 punti di Darius Lavrinovic e 17 di Amedeo Della Valle. Gara-4 in programma giovedì sera, sempre al PalaBigi.

Darius Lavrinovic, Reggio Emilia-Milano, Serie A 2015-16 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

GRISSIN BON REGGIO EMILIA-EA7 MILANO 81-72 (22-18, 43-33; 58-51)

C’è un momento, alla metà del primo quarto, in cui Reggio Emilia sembra già morta e sepolta: dopo il 25-11 sofferto nel periodo conclusivo di gara-2, Milano non alza il piede dall’acceleratore e parte 17-9, con un Mantas Kalnietis che ricomincia da dove aveva lasciato, distribuendo sprazzi di saggezza cestistica, e un Andrea Cinciarini lanciato in quintetto base che sembra completamente recuperato fisicamente e psicologicamente dopo la lunga assenza per infortunio. Ecco, ora riavvolgiamo pure il nastro e ricominciamo da capo.

Reggio Emilia è più squadra: e la panchina c'è

Dopo la pericolosa sbandata iniziale e un parziale negativo di 42-20 subito negli ultimi 15’ della serie, Reggio Emilia svolta totalmente la partita facendo quadrato attorno a se stessa e ripartendo dai concetti chiave della pallacanestro, quelli che hanno poco a che fare con le lavagne tattiche ma che toccano con mano il cuore dei giocatori: difesa, aggressività, unione, squadra, e volontà/capacità di giocare insieme, su entrambi i lati del campo. E per collettivo si intende anche la panchina, il punto di forza cavalcato da Milano nelle prime due gare della serie, ora totalmente ribaltato in favore della Reggiana: le seconde linee tradiscono Repesa, mentre Menetti pesca un Darius Lavrinovic in versione califfo (20 punti con 8/11 dal campo, 15 in un primo tempo dove sfrutta con martellante continuità gli errori della difesa dell’Olimpia nelle situazioni in pick’n’roll), un Sasà Parrillo di grande anima che permette di allungare ancora di più il roster e, soprattutto, un Derek Needham che bussa finalmente alla porta di una serie in cui aveva remato completamente al contrario fino a questa sera: 6 assist, 4 falli subiti e 10 punti, segnati tutti di filata nel momento cruciale, quando la Grissin Bon spacca definitivamente la partita all’inizio del quarto periodo.
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Rimantas Kaukenas, Rakim Sanders, Reggio Emilia-Milano, Serie A 2015-16 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Le bombe di Della Valle

Certo, poi ci sono i soliti noti, con un Rimas Kaukenas a riempire caselle varie del tabellino, e un Amedeo Della Valle a rispolverare le pistole già estratte a lungo in gara-2 dopo i tiri a salve del primo duello della serie: non guardate il plus/minus, è un -12 che non rende l’idea del senso del dramma di questo ragazzo, perché due delle sue tre triple arrivano (proprio come in gara-2) nelle ultime due azioni del terzo periodo, puntualissime nel soffocare il tentativo più importante dell’Olimpia per risorgere dall’abisso (da -12 a -3 con palla in mano). E non sono due canestri qualunque, no, sono due canestri pazzeschi, uno lanciato allo scadere dei 24” da 8 metri con la mano di Cerella in faccia, l’altro totalmente fuori equilibrio in step-back sulla testa di Lafayette mentre il cronometro ticchetta verso lo zero. Chapeau, che dire.

L'involuzione di Milano

Di contro, Milano lascia per strada tutte le sicurezze che aveva coltivato nelle due partite al Forum, cadendo per la terza volta consecutiva nelle ultime due stagioni al PalaBigi: la squadra soffre l’aggressività di Reggio e il calore del pubblico avversario, si lacera internamente di fronte alle prime avvisaglie di difficoltà, e non trova alcun appiglio per arginare la piena. Dopo aver dominato offensivamente in gara-2, il duo Gentile-Sanders produce 5 punti con 2/14 dal campo, Lafayette sfodera letture offensive terribili e McLean, nonostante i 13 punti con 6/7 al tiro, soffre tremendamente in difesa e a rimbalzo. Sorpreso da un’involuzione così grande, Repesa fatica nel gestire quintetti e rotazioni, e quando finalmente pare aver ripreso in mano l’inerzia della partita, ecco arrivare i due missili di Della Valle. L’ultima spiaggia, esplorata sul -19 (75-56 dopo il 13-2 innescato da Needham) è la zona 2-3 che toglie quantomeno un po’ di spacing e timing all’attacco reggiano: ma il tempo è crudele, così come Macvan, che finisce anzitempo negli spogliatoi per un doppio tecnico arrivato su un fallo commesso su Della Valle oltre l’arco. Tre tiri liberi e Reggio Emilia, non certo perfetta quando si tratta di gestire un vantaggio per la prima volta nella serie, mette tutto in ghiaccio.
Reggio Emilia: De Nicolao 5, Kaukenas 10, Della Valle 17, Polonara 9, Veremeenko 2; Lavrinovic 20, Parrillo 0, Needham 10, Silins 8. N.e.: Degli Esposti, Aradori, Lever. All.: Menetti.
Milano: Cinciarini 9, Kalnietis 15, Gentile 2, Sanders 3, Batista 3; Magro 0, Cerella 3, Lafayette 4, Macvan 6, McLean 13, Simon 14. N.e.: Restelli. All.: Repesa.
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