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Douglas show, Milano ko

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Pubblicato 08/06/2005 alle 23:59 GMT+2

La Climamio Bologna si aggiudica al PalaDozza gara-1 della finale scudetto contro l'Armani Jeans con il punteggio finale di 77-70. La guardia di Bologna Douglas ha tirato fuori dal cilindro una partita perfetta, mentre l'Olimpia ha avuto il merito di cred

Un Paladozza tutto esaurito è stato il teatro del primo incontro della serie che assegnerà, a Bologna o a Milano, il tricolore di pallacanestro. Gli oltre seimila spettatori hanno assistito ad una bellissima partita, dominata nella prima frazione dai locali che hanno poi resistito con le unghie alla rimonta di una Armani Jeans mai doma.
L'incontro si è aperto con una stoppata di Singleton ai danni di Smodis, forse unico lampo dell'Olimpia dei primi dieci minuti. Milano infatti non ha trovato buone conclusioni in attacco, mentre, dall'altra parte, Smodis, con due comodi lay-up, e capitan Basile, con un gioco da tre punti, hanno fatto subito volare Bologna sul 7 a 1.
La Climamio corre e segna, l'Armani continua a pasticciare e non trova la via del canestro; tutte le palle che passano dalle mani di Douglas vanno a buon fine (3 triple per lui nel primo quarto), Milano mette il primo pallone nel canestro (non contando i tiri liberi) dopo oltre sei minuti di gioco: ecco perché tra le formazioni, al 10', ci sono già ben 19 lunghezze (27-8).
Un'altra partita si è vista nella seconda frazione. Singleton, come per magia, ha segnalato la sua presenza in campo con due schiacciate, mentre Djordjevic, entrato in cabina di regia al posto di un evanescente McCullough, ha portato il ritmo ad una velocità più consona allo stile di gioco di Milano. Bologna, dal canto suo, ha iniziato a collezionare una serie infinita di palle perse. 13 a 2 di parziale e l'Armani ha fatto vedere di non essere ancora morta (36-28 all'intervallo).
Nella ripresa Milano ha cercato in tutti i modi di ricucire lo strappo, ma i locali ne hanno saputo respingere ogni offensiva. Gran parte del merito è da attribuire a Douglas che, anche se non coinvolto troppo nel settore offensivo, ha continuato a segnare a raffica tutte le volte che è stato chiamato in causa: sua la tripla, di importanza capitale, che ha ricacciato Milano a meno otto (68-60) a soli due minuti dal termine. Un altro tiro dalla lunga distanza di Smodis e la precisione dalla lunetta del diciannovenne Belinelli (5/6) e di capitan Basile (2/2) hanno poi scritto la parola fine all'incontro (77-70).
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