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Roma si ferma a nove

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Pubblicato 15/02/2009 alle 20:17 GMT+1

Prima sconfitta in campionato per Gentile sulla panchina della Lottomatica, battuta 86-77 sul parquet di Teramo. Milano cade in overtime contro Montegranaro, mentre Siena continua la sua marcia siglando il record di 19 vittorie consecutive

Bancatercas Teramo – Lottomatica Roma 86-77
Gianluca Lulli e David Moss negano la doppia cifra di vittorie consecutive a Nando Gentile: Teramo mantiene il terzo posto in classifica in compagnia della Virtus Bologna (vincente nell'anticipo del sabato sera su Pesaro) e archivia un risultato importante per fiducia e morale in vista delle Final Eight di Coppa Italia, dove Bancatercas e Lottomatica potrebbero affrontarsi nuovamente in semifinale.
L'inizio di gara sorride tuttavia a Roma, che coglie di sorpresa una Teramo distratta difensivamente: Brezec mostra quella solidità che Gentile si aspetta da tempo (9 punti e 4/4 dal campo per lo sloveno nel primo quarto salvo poi spegnersi malamente nel prosieguo della gara) e un paio di accelerazioni di Jennings nel finale di tempo lanciano la Lottomatica sul +7 al primo intervallo (22-29). Nel secondo quarto si assiste alla metamorfosi di Teramo, che cambia radicalmente volto a partire dall'intensità difensiva: capitan Lulli, subentrato dalla panchina innesca un parziale di 12-0 nei primi 6 minuti con un paio di giocate di energia, ma Roma risponde con un controparziale di 7-0 con Datome. Alla fine del primo tempo, grazie anche a una tripla di tabella fortunosa di Cerella, Teramo accusa solo due lunghezze di ritardo (43-45).
Le battute iniziali del terzo quarto mostrano una Lottomatica offensivamente confusionaria: i giallorossi non segnano per 6 lunghissimi minuti, all'interno dei quali Teramo prende in mano l'inerzia della partita confezionando un parziale di 14-0 con David Moss grande protagonista (10 punti e 4 rimbalzi nel quarto). In avvio di quarto periodo la Bancatercas prova ad azzannare con la tripla di Hoover per il +12 (68-56), ma una fiammata di Datome e Jaaber riporta Roma a -6 (72-66 a 4' dalla sirena). La gara sembra riaprirsi, ma Jennings (palla persa) e Hutson (fallo in attacco con seguente tecnico) calciano il secchio faticosamente riempito. Teramo torna a +10 dalla lunetta, Datome cerca l'ultima disperata reazione (-5 a 45"), ma il fallo antisportivo fischiato a Gabini su Poeta sancisce la definitiva sconfitta romana.
Premiata Montegranaro – Armani Jeans Milano 82-81 dts
Un David Hawkins incontenibile da 35 punti e 10 rimbalzi non basta all'Armani Jeans Milano per rialzare la testa dopo la batosta di Vitoria sul parquet del PalaSavelli: come nella partita di andata, Premiata e AJ danno vita a una gara estremamente combattuta ed emozionante, decisa solamente a fil di sirena. Dopo un primo quarto bruttino, ma equilibrato, la formazione di Finelli prende il largo nel secondo periodo, dove piazza un parzialone di 27-9 cavalcando le triple di un infuocato Vasileiadis (15 punti alla fine per il greco): Milano, con Price nei 12 al posto dell'ex Jobey Thomas (scelta alquanto discutibile) e con le rotazioni cortissime dopo il taglio di Bulleri e gli infortuni di Rocca e Katelynas, ammassa quantità industriali di palle perse ed errori dalla lunga distanza, esprimendo una manovra offensiva estremamente farraginosa. All'intervallo la squadra di Bucchi accusa 16 punti di ritardo (38-22) ma si risveglia improvvisamente nel corso del terzo periodo trascinata da un Hawkins in versione All-Star Game: Milano aggancia e sorpassa con Vitali (52-53) ma Montegranaro mantiene la leadership al 30' grazie ai tiri liberi di Garris (55-53).
Il quarto periodo è battaglia pura, con continui sorpassi e controsorpassi: la Premiata scappa sul +4 (74-70) con tripla di Minard a un minuto dalla fine, ma Hawkins risponde mandando a bersaglio prima un jumper dalla media e poi, dopo una palla persa sanguinosa di Garris, estraendo un coniglio dal cilindro con un canestro in avvicinamento, nel traffico, sulla sirena. Overtime .
Milano in attacco è sempre e solo Hawkins: il Falco firma il +2 (74-76) senza trovare sostegno nei compagni, se non in sporadiche iniziative di Hall. Montegranaro approfitta delle indecisioni offensive biancorosse per sorpassare con due triple di Minard (82-78), ma ancora Hawkins risponde con un 2/2 dalla lunetta per il nuovo -2. Garris macchia il suo score con una palla persa fotocopia della precedente, Mordente si prende una conclusione dal palleggio forzata, ma Hall agguanta il rimbalzo offensivo subendo fallo. Dalla lunetta farà 1/2 (82-81) con 23" ancora sulla sirena, ma si farà perdonare intercettando un passaggio lento di Flamini che rimette nelle mani dell'AJ l'ultimo possesso della partita.
Hawkins attacca dal palleggio, cerca e trova lo scarico per Sow, ma il senegalese, nel traffico, non riesce a concludere. Una deviazione di Taylor regala un'altra rimessa agli ospiti a 3" dallo scadere all'altezza della linea di metacampo: Vitali si prende un tiro da tre in terzo tempo sulla testa di due avversari, ma il ferro e il tabellone rifiutano la preghiera dell'ex.
Carife Ferrara-Montepaschi Siena 75-103
Continua la marcia incessante della super-squadra di Simone Pianigiani: la 19.a vittoria in fila vede il solito dominio dei biancoverdi, stavolta ai danni della malcapitata Carife Ferrara. E con questo successo, la MPS supera se stessa: lo scorso anno infatti i senesi si erano fermati a quota 18 successi consecutivi. Ora, con 19, si può parlare di nuovo record assoluto nel basket italiano. Ben 103 i punti nella partita contro la Carife per la capolista, che manda addirittura tre giocatore oltre quota 20: Domercant (25), Mc Intyre (23) e soprattutto Sato (21, infallibile dal campo, con 7/7 da due e 2/2 da tre) sono assolutamente immarcabili per gli avversari. Spazio anche per Finley, il quale però, al rientro, mette a referto solo 2 punti in 20 minuti. Ferrara ha i soli Collins (26) e Jamison (11) in doppia cifra e già al primo tempo è sotto di 15. Insomma contro questa Montepaschi non c'è veramente niente da fare.
Eldo Caserta-Benetton Treviso 77-73
Sconfitta un po' inattesa invece per la Benetton Treviso a Caserta: la Eldo infatti riesce a risorgere dopo una serie di quattro sconfitte consecutive (imbarazzante l'81-51 rimediato in casa dell'Armani Milano), imponendosi contro una delle prime forze del campionato. Privi di tanti infortunati (Rancik l'ultimo della lista), i trevigiani hanno poca possibilità di ruotare gli uomini sul parquet: Wallace si conferma il riferimento (22 punti con 9/12 al tiro), Soragna è costretto agli straordinari (19 con 3/6 da tre). La Eldo invece gira a pieno ritmo con Slay (20 punti e 11 rimbalzi) e un Frosini, che pur acciaccato, regala 11 punti in 21 minuti.
Angelico Biella-Air Avellino 81-78
Partita molto combattuta invece quella che vede contrapposte Angelico e Air: il primo tempo è appannaggio degli uomini di Markovski che sceglie di ruotare quasi tutti gli uomini a sua disposizione. Gli ospiti chiudono avanti a +5 al riposo, ma nel terzo quarto la situazione si ribalta: le percentuali sono molto basse, soprattutto quelle dall'arco dei tre punti. Alla fine a spuntarla è la squadra di Luca Bechi che si rialza dopo i ko con Teramo e Roma: Gist con 13 punti da una parte, Porta con 16 dall'altra i migliori marcatori del match.
Solsonica Rieti-GMAC Bologna 75-66
Rieti sa imporsi contro la Fortitudo nonostante l'assenza (solo 3 punti in 29 per lui) di un Pervis Pasco debilitato da un risentimento muscolare. Lino Lardo però può contare su Patricio Prato, autore di 17 punti, e Jiri Hubalek (16). Alla Fortitudo, con la maglia-ricordo in onore allo scomparso Bulgarelli, non basta un Mancinelli in versione deluxe (24 punti, anche se solo 1/5 da tre): la squadra di Cesare Pancotto va sotto sin dal primo parziale (20-13) e non riesce più ricucire il gap.
NGC Cantu-Snaidero Udine 113-105 dts
Fatica più del preventivabile la NGC Cantù per avere ragione della Snaidero Udine: la formazione di Dalmonte deve sudare anche un tempo supplementare per superare gli uomini di Sacchetti. Il miglior marcatore del match è l'udinese Ortner (27), ma sono le bombe di Gaines (24) e Mazzarino (26) a far pendere dalla parte di Cantù la bilancia della partita.
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