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Clamoroso al Forum: Brindisi conquista la prima storica vittoria a Milano. Virtus sola in vetta

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Aggiornato 14/10/2019 alle 01:02 GMT+2

La Happy Casa si impone 92-89 contro l'AX Armani Exchange e centra il primo successo in casa dell'Olimpia dopo 12 sconfitte di fila: pazzeschi Stone, 26 punti, e Brown, 18. Per la squadra di Messina è invece il secondo ko casalingo: inutili i 28 punti di Rodriguez. Al Taliercio tutto facile per la Reyer che batte 76-46 l'Acqua S.Bernardo e si rialza dopo quattro sconfitte di fila.

John Brown, Happy Casa Brindisi, 2019

Credit Foto Getty Images

Umana Reyer Venezia - Acqua S. Bernardo Cantù 76-46

A cura di Daniele Fantini. Dopo quattro sconfitte consecutive tra campionato ed Eurocup, l'Umana Reyer Venezia ritrova il feeling con la vittoria banchettando sulla malcapitata Cantù, surclassata sotto ogni punto di vista com'è facile comprendere dal 76-46 finale. Nonostante un secondo periodo di basso livello che permette all'Acqua San Bernardo di restare quantomeno in scia all'intervallo lungo (39-28), coach De Raffaele torna finalmente a vedere caratteristiche e attributi che hanno permesso alla sua Reyer di cucirsi lo scudetto sul petto nella scorsa stagione: Venezia difende forte, sfrutta con continuità i vantaggi fisici nel reparto lunghi e gioca tratti di buona pallcanestro offensiva, punendo sistematicamente i tanti, troppi errori di una Cantù con scarsissime idee, per di più viziate da labili esecuzioni estemporanee dei singoli: la squadra di Pancotto chiude con percentuali misere, 35% da due, 17% dall'arco e 16 palle perse.
Incapace di segnare nella prima metà del terzo periodo, Cantù affonda sotto i venti punti di ritardo e si disunisce ancor di più, rendendo gli ultimi quindici minuti di partita un estenuante garbage-time in cui salta qualsiasi parvenza di pallacanestro di sistema: la Reyer può amministrare ruotando tutti gli effettivi, regalando anche i primi punti stagionali a Pellegrino e Casarin. Stefano Tonut ne approfitta per rimpinguare il proprio tabellino e chiudere a quota 15 punti, gli stessi di Austin Daye, MVP della partita grazie a una serie di giocate offensive di qualità superiore. Buona anche la partita da ex di Jeremy Chappell, che riversa sul parquet tanta intensità su entrambi i lati del campo, mettendo a referto 13 punti con 4 palle recuperate.
Obiettivamente incommentabili i singoli di Cantù, tramortita nel concetto stesso di squadra. Steccano violentemente un nervosissimo e impreciso Cameron Young (soltanto 5 punti con 2/11 dal campo), un Wes Clark dalla regia totalmente appannata, e la coppia di lunghi composta da Kevarrius Hayes e Jeremiah Wilson, sopraffatti a livello fisico e di esperienza dalla front-line avversaria.
  • Venezia: Stone, Bramos 7, Daye 15, Vidmar 6, Chappell 13; Tonut 15, De Nicolao, Filloy 10, Pellegrino 2, Cerella, Watt 6, Casarin 2. All. De Raffaele.
  • Cantù: Young 5, Clark 3, Hayes 4, Wilson 7, Pecchia 1; Collins 11, Procida, LaTorre, Burnell 8, Simioni 5, Rodriguez 2. N.e.: Baparapè. All. Pancotto.
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AX Armani Exchange Milano - Happy Casa Brindisi 89-92

A cura di Davide Fumagalli. Incredibile al Forum di Assago dove la Happy Casa Brindisi centra il primo storico successo sul campo dell'Olimpia Milano. Dopo 12 sconfitte e un bilancio di appena 5 vittorie in 29 gare contro le "scarpette rosse", la squadra di Frank Vitucci piazza il colpo e arriva a tre successi di fila in Serie A; viceversa per l'AX Armani Exchange è il secondo ko di fila in campionato al Forum dopo quello contro Brescia, in mezzo c'erano state le vittorie del Lido contro Trieste e quella di venerdì ad Assago con lo Zalgiris Kaunas. Sfida marchiata a fuoco da Tyler Stone, 26 punti e 13 rimbalzi, John Brown, 18, e Adrian Banks, 17. A Milano non bastano i 28 punti con 7 su 11 da tre di Sergio Rodriguez mentre Micov ne aggiunge 14.
La partita è equilibrata e spettacolare fin dall'inizio, col primo periodo che si chiude in parità sul 24-24 per una clamorosa bomba sulla sirena di Vlado Micov. Nel secondo quarto arriva il primo allungo di Brindisi che, spinta dalle triple di Stone, Zanelli e Gaspardo, arriva a +12 (28-40); Milano risponde con le bombe di Rodriguez e Brooks e all'intervallo è sotto di 7 punti, 53-46. Nella ripresa la musica non cambia, la Happy Casa fa gara di testa, l'Olimpia torna sotto con Roll ma poi la squadra di Vitucci piazza un clamoroso break e si trova sul +18 (54-72), margine ridotto a -13 al 30'. Per l'AX Armani Exchange sembra finita sul nuovo -16 (61-77) ma Rodriguez prende fuoco e firma un parziale di 15-2 per riportare la squadra a -3 a 5' dal termine. Da lì è un botta e risposta, Milano arriva a -1 con Biligha (81-82) ma non riesce mai a sorpassare e così Brindisi fa l'impresa, col canestro del +6 di Martin e i liberi di del +3 a 3" dalla sirena.
Per Brindisi un successo che permette di pensare in grande anche al debutto in Champions League di martedì sera alle 18 in casa del Neptunas Klaipeda (LIVE su Eurosport Player) mentre per l'Olimpia Milano un ko che rovina l'avvicinamento alla gara di Eurolega ad Atene contro il Panathinaikos di giovedì sera alle 20.30 (LIVE su Eurosport Player).
  • Milano: Della Valle 6, Micov 14, Biligha 4, Moraschini 5, Roll 8, Rodriguez 28, Tarczewski 6, Cinciarini 2, Burns, White 4, Brooks 8, Scola 4. All. Messina.
  • Brindisi: Brown 18, Banks 17, Martin 8, Zanelli 3, Iannuzzi 3, Gaspardo 5, Campogrande, Thompson 12, Cattapan ne, Stone 26, Ikangi. All. Vitucci.

Germani Basket Brescia - Dolomiti Energia Trentino 92-66

A cura di Davide Fumagalli. Con un terzo quarto mostruoso la Germani Brescia asfalta la Dolomiti Energia Trentino e riscatta in ko di Badalona in Eurocup. Viceversa è uno scivolone pesante per l'Aquila, forse stanca per il successo di Podgorica col Buducnost, sempre in Eurocup. La squadra di Brienza parte forte ma poi perde contatto nel secondo periodo e crolla del tutto in avvio di ripresa sotto un parziale di 17-0 della Leonessa, spinta da un Tommaso Laquintana da 15 punti, decisivo al pari di Horton e Abass, 17 a testa. A Trento non basta il miglior Alessandro Gentile del campionato, 22 punti con 7 su 9 da due ma 2 su 8 ai liberi.
Il match vede un grande avvio di Trento che grazie a Blackmon e Kelly tocca subito il +11 (17-6), la Germani però si sveglia e grazie a Zerini e Laquintana si rifà sotto per il -4 del 10' (14-18). Il secondo quarto si apre col sorpasso di Brescia con 5 punti di Warner, poi il parziale si allarga al 14-2 e la squadra di Esposito tocca il +5. Dall'altra parte Ale gentile e Kelly provano a tenere viva la Dolomiti Energia che però sprofonda a -12 (40-28). All'intervallo è 40-34, con gli ospiti che trovano con Gentile una tripla allo scadere fondamentale per continuare a crederci. Le speranze dell'Aquila si spengono in avvio di ripresa: Brescia parte a razzo, piazza un break di 17-0 con Vitali e le triple di Horton e Abass, ed è +23! Da lì è uno show della Leonessa, le bombe di Laquintana valgono il +25 al 30' (70-45), poi nell'ultimo periodo la Germani tocca anche il +30 (77-47) prima della sirena conclusiva.
  • Brescia: Veronesi, Warner 8, Zerini 5, Abass 17, Guariglia 2, Laquintana 15, Horton 17, Lansdowne 6, Sacchetti 3, L. Vitali 2, Moss 4, Cain 13. All. Esposito.
  • Trentino: A. Gentile 22, Craft 2, King 16, Blackmon 8, Mezzanotte 5, Pascolo, Forray 1, Mian ne, Knox, Kelly 12, Lechtaler ne. All. Brienza.

Grissin Bon Reggio Emilia - Vanoli Cremona 85-71

A cura di Marco Arcari. Secondo successo consecutivo, primo casalingo in stagione, per una scatenata Grissin Bon Reggio Emilia, che supera 85-71 la Vanoli Cremona. Iniziano meglio gli ospiti di coach Sacchetti, ma i biancorossi si registrano subito e, sull'asse Gal Mekel - Josh Owens, regalano lampi di spettacolo: il playmaker è spettacolare nel regalare alley-oop praticamente a qualsiasi compagno. Darius Johnson-Odom ci aggiunge 7 punti personali e così la prima frazione si chiude sul 23-17 in favore della Grissin Bon. La Vanoli tenta la reazione nel 2° quarto, trascinata soprattutto dalla versatilità di Wesley Saunders, ma paga l'1/8 da 3 di squadra nei secondi 10' e solamente una magata finale dello stesso Saunders le permette di restare aggrappata al match a fine 1° tempo (40-34).
La ripresa è inizialmente caratterizzata dallo show balistico di Reggio Emilia, che piazza un 4/4 da 3 nelle prime battute del 3° quarto per scappare via nel punteggio e toccare anche punte di +14. Johnson-Odom è ancora assoluto protagonista (12 punti nella frazione), mentre Jordan Mathews sembra essere l'unico giocatore ospite a trovare fruttuosi tentativi personali (70-56 al 30' di gioco). Nell'ultima frazione Cremona prosegue nella serata negativa al tiro pesante (chiuderà con 6/30, ossia 20% di realizzazione), mentre Giuseppe Poeta sale in cattedra ed è fondamentale coi canestri che permettono ai padroni di casa di mantenere le distanze e conquistare il successo. A livello statistico sono abbacinanti le prove individuali di Johnson-Odom (27 punti e 10 rimbalzi, con 10/18 al tiro) e Mekel (14 assist). Tra i biancoblu buona prova a 360° di Saunders (10 punti, 7 rimbalzi e 6 assist), mentre vengono spesso vanificati i 16 rimbalzi offensivi di squadra da percentuali deficitarie da 3 e ai liberi (7/16).
  • Reggio Emilia: Johnson-Odom 27, Fontecchio 12, Pardon, Candi, Poeta 9, Vojvoda 2, Infante n.e., Soviero n.e., Owens 11, Upshaw 15, Cipolla n.e., Diouf, Mekel 9. All. Buscaglia.
  • Cremona: Saunders 10, Mathews 14, Feraboli n.e., Sanguinetti n.e., Gazzotti, Diener 8, Sobin 8, De Vico, Tiby 13, Stojanovic 9, Palmi 5, Akele 4. All. Sacchetti.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro - Segafredo Virtus Bologna 79-94

A cura di Daniele Fantini. La Virtus Bologna espugna la Vitifrigo Arena di Pesaro 79-94 e resta imbattuta in stagione (record di 6-0 considerando anche l'Eurocup), godendosi in solitaria la vetta della classifica dopo la sconfitta della Dinamo Sassari nel mezzogiorno domenicale (non accadeva dal 2006-07). Successo complessivamente facile per la formazione di coach Sasha Djordjevic, che spacca l'inerzia della partita con un secondo periodo da 29-16 volando via sul 54-35 all'intervallo lungo, un +19 che le permette di gestire il secondo tempo, ruotare tutti gli uomini in panchina e risparmiare qualche energia in vista dell'importante sfida di martedì sera in Coppa contro il Morabanc Andorra.
Bologna sfrutta il vantaggio fisico nel reparto lunghi e di esperienza tra le guardie, domina la lotta a rimbalzo, capitalizza ogni mismatch e crea ottime connection tra gioco interno ed esterno. Frank Gaines chiude come top-scorer a quota 19 senza errori dal campo, indiavolato in un primo tempo da 16 punti in cui contribuisce in maniera sostanziale all'allungo decisivo bianconero. Solidissime anche le prestazioni dei big-men, con i 18 punti di Julian Gamble e i 14 di Vince Hunter, padrone totale del verniciato e show-men con una serie di giocate di atletisimo e verticalità. Il recuperato Kyle Weems ne aggiunge 13 di sostanza, e non sono necessari gli straordinari della coppia Markovic-Teodosic, con l'ex-CSKA che si accontenta di servire qualche assist con gli effetti speciali nella prima metà di gara.
Pesaro, ferma sul fondo classifica senza vittorie assieme a Pistoia, soccombe a livello di esperienza, fisicità e qualità del gioco nonostante gli esordi del playmaker Vasa Pusica e del nuovo centro, lo statunitense Clint Chapman. Il big-man dà segnali interessanti con 13 punti, ma il migliore in campo per la formazione di coach Perego è Henri Drell, il più continuo con 16 punti, frutto di buone iniziative offensive. Jaylen Barford è il miglior realizzatore a quota 18, ma rimpingua ampiamente il suo tabellino nel garbage-time, giocando complessivamente una partita nervosa e segnata da gravi errori di letture. Male anche Zach Thomas, sempre poco coinvolto e ai margini del gioco.
  • Pesaro: Barford 18, Drell 16, Mussini 9, Pusica 4, Miaschi 3, Eboua 2, Chapman 13, Alessandrini ne, Mujakovic ne, Thomas 8, Totè 3, Zanotti 3. All. Perego.
  • Bologna: Gaines 19, Deri, Pajola 9, Baldi Rossi, Markovic 3, Ricci 7, Cournooh, Hunter 14, Weems 13, Nikolic 3, Teodosic 8, Gamble 18. All. Djordjevic.

Pompea Fortitudo Bologna - De' Loghi Treviso 77-69

A cura di Marco Arcari. Terza vittoria stagionale per la Pompea Fortitudo Bologna, che trova in Kassius Robertson il go-to-guy capace di spezzare le resistenze di una De’ Longhi Treviso che segna solamente 10 punti nell’ultima frazione. Fortitudo subito trascinata dallo show balistico di Kassius Robertson (5/5 da 2 e 1/3 da 3 nel 1° tempo) e dalla presenza di Ed Daniel sotto i tabelloni e nel gioco nel pitturato avversario. La formazione di coach Menetti non si disunisce però e chiude avanti la prima frazione (18-19), grazie soprattutto ai canestri di David Logan e Charles Cooke. Nel 2° quarto Isaac Fotu diventa inatteso protagonista (8 punti) e, insieme alle penetrazioni di Lorenzo Uglietti permette alla formazione ospite di trovare un parziale complessivo di 18-26 e di chiudere così sul +9 il 1° tempo (36-45).
Al rientro sul parquet dopo l’intervallo è Pietro Aradori a prendersi tutta la scena, piazzando 9 punti consecutivi in soli 3’ per ridare la perfetta parità alla Pompea (47-47). Riprendono subito però i blackout offensivi della Fortitudo e la coppia Logan-Fotu ne approfitta riportando gli ospiti sul +7 in varie occasioni, mentre è Tessitori col gioco da 3 punti a dare il +10 (49-59). Coi liberi i padroni di casa riescono però a ritrovare nuovamente la parità a quota 59, proprio in chiusura di frazione. Nell’ultimo quarto entrambe le squadre faticano a trovare ritmo in fase offensiva, segnando solamente 4 punti, equamente divisi, dal 30’ al 34’. Matteo Fantinelli e Daniele Cinciarini sono protagonisti nel break di 5-0 con cui la squadra di coach Martino prova a prendere in mano le redini della sfida, ma sono le triple del solito Robertson a chiudere definitivamente la contesa in favore dei padroni di casa. Top scorer Robertson (23 punti, con 6/6 da 2), ma bene anche Pietro Aradori nel momento della rimonta e Daniel (17 punti e 3 recuperi). Tra le file della De’ Longhi emerge soprattutto la prova di Fotu (18 punti e 8 rimbalzi).
  • Bologna: Robertson 23, Aradori 13, Cinciarini 6, Mancinelli 9. Franco n.e., Dellosto n.e., Leunen, Fantinelli 4, Daniel 17, Stephens 5, Stipcevic. All. Martino.
  • Treviso: Tessitori 9, Logan 11, Nikolic 10, Parks 2, Chillo, Uglietti 6, Severini, Piccin n.e., Bartoli n.e., Fotu 18, Cooke 13. All. Menetti.

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