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Basket, Serie A: la Virtus Bologna batte Cantù e aggancia Brindisi, ko con Venezia

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Aggiornato 18/01/2021 alle 00:05 GMT+1

Il pomeriggio della 16esima giornata di Serie A si apre col successo dell'Allianz Trieste a Cremona per 101-80, la Segafredo Virtus Bologna passa a Desio contro Cantù 91-82 e aggancia la Happy Casa Brindisi, ko 89-77 contro l'Umana Reyer Venezia. Seconda anche la Dinamo Sassari che travolge la Carpegna Prosciutto Pesaro 99-74. Nel posticipo Treviso vince sul campo dell'Aquila Trento 82-76.

Milos Teodosic, Virtus Bologna

Credit Foto Getty Images

Vanoli Basket Cremona - Allianz Pallacanestro Trieste 80-101

Di Marco Arcari. Grande vittoria dell’Allianz Pallacanestro Trieste, che espugna il PalaRadi di Cremona con un spettacolare 3° quarto (12-29) e supera proprio la Vanoli in classifica. Coach Dalmasson festeggia così nel migliore dei modi la 70ª panchina biancorossa in campionato. Inizio show dei padroni di casa, abilissimi nello sfruttare al meglio i roll profondi di Jarvis Williams e nel piazzare così un 9-0 in neanche 2’. L’Allianz ci mette invece quasi 4 giri di lancetta per trovare il primo canestro su azione. Sbloccatasi, la squadra di coach Dalmasson trova in Milton Doyle il go-to-guy capace di riportarla a stretto contatto (16-15). Cremona dà spettacolo con una serie incredibile di alley-oops, ma Trieste risponde dominando a rimbalzo offensivo e sparando 2 bombe nel finale di 1° quarto per il -1 (25-24). Topias Palmi diventa il principale punto di riferimento dell’attacco di casa, ma gli ospiti replicano col gran lavoro nel pitturato di Marcos Delia e con le scorribande di Juan Manuel Fernandez, trovando anche il primo vantaggio (35-36) al 13’.
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Un UFO al PalaRadi! 2 devastanti alley-oops per Marcus Lee contro Trieste

L’inerzia sembra spostarsi nelle mani dei biancorossi, sempre incontenibili a rimbalzo offensivo (14 a metà gara), ma Trieste non ha fatto i conti col tornado J. Williams. L’ala statunitense della Vanoli calamita tantissimi possessi offensivi e, dal post basso, realizza quei canestri che rilanciano il club lombardo in chiusura di 1° tempo (51-47). La bomba di Fernandez non solo consente al “Lobito” di diventare il giocatore con più punti in maglia Trieste in LBA (superato Hrvoje Peric, fermo a quota 574), ma vale anche il sorpasso biancorosso (52-56) dopo 2’ di ripresa. Tra errori da oltre l’arco dei 6.75 e turnovers, Cremona non riesce a ritrovare continuità offensiva e incassa uno 0-12 che la fa sprofondare anche in doppia cifra di svantaggio (54-64).
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Andrejs Grazulis cancella T.J. Williams con una stoppatona

Doyle brucia più volte la retina dalla distanza e l’Allianz dilaga (+15 al 28’), chiudendo il 3° quarto in totale controllo dopo un parziale complessivo di 12-29 (63-76). Giuseppe Poeta si carica sulle spalle tutto l’attacco della squadra di coach Galbiati, realizzando o assistendo i canestri che tentato di riaprire la sfida. La coppia Cavaliero-Grazulis ha però idee decisamente diverse, ricacciando gli avversari a -15 (74-89) quando mancano 4’ alla sirena. Palmi inanella uno 0/4 consecutivo da 3 punti, mentre Lee lascia sul ferro troppi tiri liberi e allora le speranze della Vanoli si spengono definitivamente. Davide Alviti spara la bomba del +20 (74-94) e manda i titoli di coda sulla partita. Nel finale il diciottenne Andrea Arnaldo trova i primi punti in carriera in Serie A, sparando anche la bomba che brucia la sirena. MVP condiviso tra Delia (14+8) e Grazulis (17). A Cremona non bastano 6 giocatori in doppia cifra e la doppia-doppia di Poeta (12 e 10 assist).
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Perfetto pick&roll e schiacciata tonante per DeVonte Upson

  • Cremona: T.J, Williams 10, Trunic, J. Williams 19, Poeta 12, Mian 10, Lee 10, Cournooh 3, Palmi 5, Hommes 11, Donda. All. Galbiati.
  • Trieste: Coronica, Upson 6, Fernandez 10, Arnaldo 5, Laquintana 5, Delia 14, Henry 5, Cavaliero 6, Da Ros 8, Grazulis 17, Doyle 16, Alviti 9. All. Dalmasson.
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Highlights: Cremona-Trieste 80-101

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Acqua S.Bernardo Cantù - Virtus Segafredo Bologna 82-91

Di Davide Fumagalli. La Segafredo Virtus Bologna si conferma imbattibile in trasferta in questa stagione, vince a Desio contro l'Acqua S.Bernardo Cantù nella 16esima giornata di Serie A e sale a 20 punti, agganciando in classifica Brindisi al secondo posto. Terzo successo in fila per la squadra di Sasha Djordjevic che torna a vincere sul campo di Cantù per la prima volta dal 2008-09: i bianconeri chiudono con percentuali notevoli (62% da due, 11 su 25 da tre) e piazzano addirittura 30 assist, 21 dei quali della coppia Teodosic-Markovic; proprio Milos è stellare con 17 punti e 12 assistenze, Weems aggiunge 13 punti mentre il top scorer è Gamble con 25 punti e 6 rimbalzi, "solo" 6 punti con 0 su 5 da tre per Belinelli. L'Acqua S.Bernardo resiste con orgoglio per larghi tratti del match ma alla fine non può evitare il terzo stop di fila, l'11esimo in campionato: non bastano i 24 punti di Gaines, al ritorno con Cantù e ex Virtus, i 19 di Smith, e la doppia doppia di Bigby-Williams da 21 punti e 11 rimbalzi.
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Teodosic pesca Belinelli: rovesciata sulla sirena del primo quarto

La gara del PalaDesio è molto equilibrata in avvio, Gamble e Bigby-Williams fanno sentire i muscoli sotto al ferro, Teodosic e Gaines si scambiano triple, poi la Virtus cambia marcia e va alla prima pausa avanti 24-17 con un break di 9-1 chiuso da un canestro in rovesciata di Belinelli su assist di Milos. Nel secondo quarto prosegue il botta e risposta, Gaines, Thomas e Pecchia replicano a Belinelli e a Teodosic, anche Markovic e Weems partecipano alla prossima ma l'equilibrio resiste e così all'intervallo è 39-38 per la Segafredo.
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Tremenda stoppata di Gabriele Procida, Gamble cancellato

Dopo l'intervallo la Virtus cambia marcia, Teodosic piazza una tripla e un assist dietro schiena per Gamble per il +8 (45-53), poi è Gamble a far la voce grossa dentro l'area e a firmare così il +10 sul 61-51, che diventa +14 sul 59-73 grazie a due liberi di Hunter e a un jumper di Belinelli. Nell'ultimo quarto Cantù prova la rimonta, Gaines e Bigby-Williams trascinano l'Acqua S.Bernardo fino a -6 (74-80) ma lì torna al lavoro Teodosic, serve a Weems la tripla del +9, poi sono ancora lui e Markovic ad innescare Gamble e Ricci per i canestri del +14 sul 77-91 che sostanzialmente chiudono il discorso.
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Show-time Virtus: Markovic dietro-schiena, Gamble va a schiacciare

Nel prossimo turno di Serie A la Segafredo giocherà in casa contro Brescia, sabato sera alle ore 20, mentre Cantù giocherà domenica 24 gennaio alle 18.30 a Pesaro; Bologna mercoledì avrà anche l'impegno in Eurocup, alle 20.45 in Francia contro il Bourg.
  • Cantù: Smith 19, Pecchia 4, Procida 3, Kennedy, Bigby-Williams 21, La Torre, Gaines 24, Thomas, Johnson 3, Bayehe, Baparapè ne, Caglio ne. All. Pancotto.
  • Bologna: Belinelli 6, Teodosic 17, Markovic 2, Gamble 25, Weems 13, Hunter 4, Alibegovic 6, Ricci 10, Tessitori ne, Abass 2, Adams 6, Deri ne. All. Djordjevic.
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Highlights: Cantù-Virtus Bologna 82-91

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Happy Casa Brindisi - Umana Reyer Venezia 77-89

Di Marco Arcari. 3° successo consecutivo per l’Umana Reyer Venezia, che dopo 3 anni viola il PalaPentassuglia di Brindisi con una grande prova di squadra (16/33 da 3). Esordio impressionante per Wes Clark, tra l’altro ex-di turno, fondamentale nel mettere in cassaforte la vittoria orogranata nell’ultimo quarto. La coppia Bramos-Tonut approccia la sfida nel miglior modo possibile, segnando tutti i punti orogranata (equamente suddivisi) nei primi 4’. D’Angelo Harrison non è però da meno, mettendosi in proprio fin dalla palla a due e tenendo a contatto i padroni di casa (11-14) a metà 1° quarto. L’ingresso di Austin Daye sembra sparigliare le carte in tavola, perché il lungo della Reyer piazza un 2/2 da oltre l’arco dei 6.75 (+9 Venezia), ma Darius Thompson ricuce subito le distanze col 2+1 che brucia la sirena della frazione (21-25).
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Recupero difensivo e stoppatona su Tonut! Il concetto di "not in my house" per Thompson

Il break dell’Happy Casa si allunga fino all’11-0 ed è interrotto solamente da 2 tiri liberi di Mitchell Watt (27-27) al 12’. L’Umana però è ormai imbottigliata in un’insolita serie di palle perse (8 nel 2° quarto) e si aggrappa solo all’infinito talento di Bramos, il quale, pur rifiutando qualche tripla di troppo, riesce a non far scappare via i biancoblu. La squadra di coach Vitucci non riesce però a dare la spallata decisiva, complice anche una terna arbitrale che lascia fin troppo correre nei contatti sotto i tabelloni, ma chiude comunque avanti la prima metà di gara (36-34) con una bomba di tabella sparata da James Bell. Venezia rientra sul parquet con un piglio decisamente diverso: 0-7 e Bramos inarrestabile da oltre l’arco (6ª bomba personale al 23’ per il 44-47). Harrison risponde con le classiche logo-triple, ma Andrea De Nicolao sale in cattedra e lancia il nuovo allungo reyerino con 10 punti in rapidissima successione (47-58 al 27’). Brindisi assiste quasi inerme alla grandinata di triple orogranata (7/9 nella frazione) e allo show finale di Clark che lancia gli ospiti sul +16.
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Mitchell Watt imperioso con la schiacciatona contro Brindisi

Mattia Udom prova a rispondere colpo su colpo al prosieguo dello spettacolo messo in piedi da Clark, ma quest’ultimo ne segna 8 consecutivi, vanificando così il primo tentativo di rimonta dell’Happy Casa. Ousman Krubally, oltre al solito Harrison, è l’ultimo a mollare tra le file dei padroni di casa, ma nemmeno il suo gran lavoro nei pitturati può impedire il successo veneziano. Difficile trovare un MVP, considerando le grandi prove individuali di almeno 3 giocatori ospiti: Bramos miglior marcatore (20 con 6/10 da 3) e fondamentale nell’allungo, così come De Nicolao (15 e 6/9 al tiro); Clark perfetto nel sigillare il successo nell’ultimo periodo (14 e 5 assist). A Brindisi non bastano i 23 (con 7 assist) di Harrison e ben 19 rimbalzi offensivi.
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Incredibile Harrison! Brucia la sirena con un tiro da 25 metri

  • Brindisi: Krubally 9, Zanelli, Harrison 23, Visconti 3, Gaspardo 2, Thompson 17, Cattapan n.e., Guido n.e., Udom 8, Bell 3, Perkins 9, Willis 3. All. Vitucci.
  • Venezia: Casarin, Stone 3, Bramos 20, Tonut 14, Daye 6, De Nicolao 15, Campogrande, Vidmar 2, Clark 14, D’Ercole n.e., Cerella, Watt 15. All. De Raffaele.
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Highlights: Brindisi-Venezia 77-89

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Banco di Sardegna Sassari - Carpegna Prosciutto Pesaro 99-74

Di Davide Fumagalli. Con un gran secondo tempo il Banco di Sardegna Sassari batte 99-74 la Carpegna Prosciutto Pesaro nella 16a giornata di Serie A, centra la quinta vittoria in fila e sale al secondo posto della classifica a 20 punti insieme a Brindisi e alla Virtus Bologna, alle spalle della capolista Milano. Senza Tillman e in attesa di avere Ethan Happ, la squadra di Pozzecco vive una domenica eccellente dal punto di vista balistico come dice il 16 su 30 da tre: molto ispirati Bendzius e Kruslin, 17 e 15 punti rispettivamente, bene anche Burnell, 16, e il solito Bilan, 14 punti e 10 rimbalzi. La Vuelle non sfigura nonostante le assenze di Delfino e Tambone, ma dopo aver lottato per tre periodi si scioglie e sparisce nel quarto quarto: Justin Robinson smazza ben 14 assist al netto dei soli 5 punti, bene Filloy e Filipovity, 13 a testa, mentre brilla il talento di Henri Drell, 16 punti (career high eguagliato). Per la squadra di Jasmin Repesa è il terzo stop nelle ultime quattro gare, e resta ferma a 14 punti agganciata da Trieste.
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Drell-Filipovity-Zanotti, show ad alta quota per Pesaro

La gara del PalaSerradimigni è equilibrata in avvio, le due squadre sono molto precise al tiro da fuori, Bendzius e Kruslin rispondono a Filipovity e a Filloy, e al 10' è vantaggio 23-19 per Sassari. Nel secondo quarto la squadra di Pozzecco scappa fino a +8 sul 32-24 con una rovesciata di Treier, ma Pesaro si affida a Drell e a Zanotti, e c'è la rimonta fino al pareggio sul 41-41, che all'intervallo diventa 44-41 per l'ennesima bomba di Bendzius (8 triple per squadra al 20').
Dopo la pausa negli spogliatoi esce una Dinamo più decisa e convinta, Bilan e Stefano Gentile firmano il +10 sul 53-43, la Carpegna Prosciutto fatica a rispondere e così i padroni di casa arrivano a +14 sul 72-58 con due canestri di Burnell. Al 30' è 72-61, poi nel quarto quarto la squadra di Pozzecco scarica un'altra mitragliata da fuori coi vari Treier e Kruslin, Pesaro non trova modo di rispondere e alza bandiera bianca: viceversa Sassari dilaga fino +27 (98-71) e al suono della sirena può godersi un altro convincente successo.
Nel prossimo turno, 17a di A, squadre in campo domenica 24 gennaio: Pesaro riceve Cantù, Sassari fa visita alla lanciatissima Trieste. In mezzo la Dinamo avrà la decisiva trasferta di Istanbul contro il Galatasaray con in palio il passaggio del turno in Champions.
  • Sassari: Burnell 17, Bendzius 16, Kruslin 15, Katic 6, Treier 10, Chessa 1, Spissu 9, Gandini, Re 1, Sanna ne, Bilan 14, Gentile 10. All. Pozzecco.
  • Pesaro: Basso, Filipovity 13, Drell 16, Serpilli 9, Robinson J. 5, Filloy 13, Zanotti 5, Cain 3, Robisnon G. 10, Calbini. All. Repesa.
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Highlights: Sassari-Pesaro 99-74

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Dolomiti Energia Trentino-De' Longhi Treviso 76-82

Di Daniele Fantini. David Logan è tornato. E non perdona. Con un cross-over spaccacaviglie che manda Victor Sanders al tappeto, il bomber trevigiano spara la tripla della vittoria e corona una serata da 21 punti, tornando a vestire i panni del grande leader dopo due gare trascorse a litigare col canestro e sporcate da basse percentuali al tiro. Risalendo al settimo posto in classifica (7-8), la De'Longhi si coccola il suo campione ritrovato e continua a godersi la duttilità di Michal Sokolowski, ormai pronto a ricevere il premio di "acquisto più azzeccato in corso d'opera" dopo il taglio dell'inconcludente Tyler Cheese: il polacco si conferma collante indispensabile per la squadra di Menetti e prosegue il suo momento hot piazzando 17 punti con una varietà di soluzioni offensive da manuale. Ottima anche la serata di Matteo Chillo, premiato con quasi 26' dalla panchina: è lui, con un paio di triple consecutive in pop dalla punta, a piazzare il controbreak che permette a Treviso di capovolgere l'inerzia di una partita che stava tornando sui binari dell'Aquila alla metà del terzo quarto, ed è ancora lui a strappare il rimbalzo decisivo nel finale lottando come un leone fra tre avversari.
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David Logan eterno: ankle-breaker e tripla della vittoria a Trento

Già, perché nonostante l'approccio alla partita come difesa più perforabile del campionato, Treviso fa la differenza nella propria metacampo, frenando l'avvio-sprint dei padroni di casa sull'onda di una serie di triple (21-12) con un pressing allungato sui 28 metri, e togliendo poi molti punti di riferimento sul pick'n'roll con un ottimo lavoro dei lunghi in aiuto e recupero. La De'Longhi ribalta le difficoltà iniziali con un secondo periodo extra-lusso da 26-15, regge la sfuriata di inizio ripresa lanciata da JaCorey Williams (18 punti, 5 rimbalzi) e da uno sprazzo positivo di Luke Maye (12, 6 rimbalzi) e gestisce con solidità e personalità il finale, dimostrandosi ancora una volta funzionale e ben organizzata nonostante le rotazioni corte. Nota di merito per Matteo Imbrò (5 punti e 5 assist dalla panchina), ottimo nell'alternanza con Dewayne Russell in cabina di regia, ma anche per il lavoro di energia e intensità del front-court: Christian Mekowulu usa bene il proprio fisico (8 punti, 7 rimbalzi e due stoppate meravigliose) mentre Nikola Akele sparge tante piccole cose molto preziose in 31' di sostanza su entrambi i lati del campo (8 punti, 4 rimbalzi, 3 assist). Alla fine, come in un copione quasi scontato, è la classe di David Logan a fare da padrone: i suoi 5 punti consecutivi valgono il colpo del ko, nonostante il tentativo disperato di Trento di restare aggrappata alla partita fino ai secondi conclusivi.
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Christian Mekowulu vola: due gran stoppate nella vittoria a Trento

Per l'Aquila (6-9) prosegue invece il momento di grossa flessione di metà stagione con la quinta sconfitta consecutiva in campionato e annessa scivolata all'11° posto in classifica. Trento paga in maniera pesante le 17 palle perse (molte arrivate in maniera anche banale nei primi 25' di gara) e l'incapacità di inserirsi nelle pieghe di una partita che rimane a lungo senza un padrone preciso. Il risultato finale rispecchia la partita, e se vogliamo anche il carattere, ondivaga dei principali interpreti bianconeri: eccezion fatta per Williams, solidissimo, Trento fatica a trovare un giocatore cui potersi realmente affidare se non per vampate improvvise ma altrettanto rapide nello spegnersi. Jeremy Morgan (15 punti, 5/8 da tre) parte fortissimo ma si ritrova presto a litigare con problemi di falli, Victor Sanders (11) fatica nelle letture (4 perse) e nel reggere difensivamente sul perimetro in maniera stridente rispetto alle sue qualità fisiche, mentre Gary Browne (13 punti, ma 4/12 al tiro), oggetto di grosse attenzioni della difesa avversaria, non riesce a trovare il suo solito ritmo per creare situazioni favorevoli dal palleggio.
  • Trento: Browne 13, Forray, Morgan 15, Maye 12, Williams 18; Sanders 11, Pascolo 4, Ladurner, Mezzanotte 3, Conti. N.e.: Jovanovic, Martin. All.: Brienza.
  • Treviso: Russell 9, Logan 21, Sokolowski 17, Akele 8, Mekowulu 8; Imbrò 5, Chillo 12, Vildera 2. N.e.: Carroll, Bartoli, Piccin. All.: Menetti.
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Highlights: Trento-Treviso 76-82

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