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Primo posto, playoff, retrocessione: i 3 temi della 30a giornata

Daniele Fantini

Aggiornato 08/05/2023 alle 11:43 GMT+2

BASKET, SERIE A - La regular season 2022-23 si è appena conclusa, anche sugli schermi di Eurosport, DMAX e NOVE: uno spettacolo unico che ogni settimana ha regalato record, highlights, giocate spettacolari, statistiche, rumors e curiosità, dentro e fuori dal campo. Ecco i 3 temi più interessanti della 30a giornata del campionato italiano.

Milano rimonta Sassari e chiude al primo posto: gli highlights in 120"

La regular-season della LBA Serie A 2022-23 si è appena conclusa, anche sugli schermi di Eurosport, DMAX e NOVE. Ma il campionato, lungo e affascinante, prosegue ora con i playoff che ci porteranno fino alle Finals di giugno. Ecco i 3 temi più interessanti della 30a giornata di LBA Serie A, ultima della stagione regolare.

Milano prima, ma quanto conviene?

Coach Ettore Messina aveva detto chiaramente di voler evitare un eventuale incrocio con Tortona in semifinale. E così sarà. Ma, a conti fatti, essere testa di serie #1 è realmente conveniente per Milano?
Il fattore-campo nelle ultime due finali scudetto è sempre saltato come il tappo di una bottiglia di spumante, descrivendo alla perfezione l'atmosfera unica che si respira nell'appuntamento conclusivo della stagione. Ma il percorso per arrivarci? Milano e Virtus sono obbligate a farlo con il minor sforzo possibile, per risparmiare quelle poche energie residue di una stagione già estenuante per gli impegni di Eurolega.
Il primato in regular-season regalerà all'Olimpia un accoppiamento favorevole al primo turno contro Pesaro, figlio però di una situazione generata da due risultati contro pronostico: il successo della VL su Tortona e il ko a Scafati di Brescia, estromessa dai playoff quando sembrava ormai a un passo dall'artigliare l'ottava piazza. La Germani sarebbe stata un'avversaria estremamente pericolosa per Milano, già sconfitta in due occasioni su tre in stagione.
Se la sorte ha ammorbidito i quarti di finale per Milano, vale invece il discorso contrario per le semifinali. Perché, in caso di passaggio del turno, l'Olimpia incrocerebbe una tra Venezia e Sassari, due squadre in uno stato di forma psico-fisica molto buono, a differenza di Tortona. La Bertram ha chiuso sì al terzo posto, ma con un crollo evidentissimo in questo finale di stagione, segnato da tre sconfitte consecutive (espandibili a cinque ko nelle ultime 6, ma anche 6 nelle ultime 8). La Reyer, che ha recuperato Mitchell Watt, ha invece vinto 8 delle ultime 9 (compresa la trasferta al Forum del 2 aprile), trovando compattezza sotto coach Neven Spahija. La Dinamo ha infilato 7 successi consecutivi a cavallo delle Final Eight di Coppa Italia salvo poi rallentare nelle ultime giornate (3-4) ma con il parquet del Palaserradimigni sempre difeso. L'incrocio tra Venezia e Sassari è da possibilissima gara-5, ma, chi ne uscirà, sarà una semifinalista terribile da affrontare.
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Milano rimonta Sassari e chiude al primo posto: gli highlights in 120"

Playoff contro pronostico: dentro Pesaro, fuori Brescia

Una ventina di giorni fa, la sconfitta di Treviso sembrava dare il colpo definitivo alla speranze playoff di Pesaro. In caduta libera dopo le Final Eight di Coppa Italia (8 sconfitte in 9 gare), la VL aveva assunto le sembianze di una squadra con la testa ormai in vacanza. Appagata dalla partecipazione alla kermesse di Torino e ormai in clima di semi-smobilitazione, con la salvezza ormai in archivio.
Brescia, rianimata e risorta dopo aver sollevato quella Coppa ribaltando qualsiasi previsione, era invece la squadra del momento, in missione. Impegnata in un'eroica rimonta per rimediare a una prima parte di stagione molto deficitaria rispetto alle reali qualità del roster. La penultima giornata, con Pesaro caduta malamente a Napoli e Brescia vincente su Brindisi, sembrava ormai dipingere lo scacchiere-playoff finale. Dentro la Germani, premiata per una resilienza da applausi. Fuori la VL, ormai svuotata.
Nessun pronostico è mai stato meno veritiero. Perché il colpo di coda di Pesaro, vincente su una Tortona a sua volta in grande crisi di risultati, porterà ai playoff la squadra di coach Jasmin Repesa. Sarà una VL con testa e gambe leggerissime, pronte a gustarsi l'esperienza in post-season come un vero e proprio regalo per se stessa e i propri tifosi. Nuvole tempestose, invece, si addensano sull'orizzonte bresciano. La sconfitta di Scafati rischia di scatenare una grandine di scelte severe da parte della società. Perché roster, preparazione, ambizioni e impegno economico non valgono certo la nona piazza. Anche a fronte di una Coppa Italia in bacheca.
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Pesaro piega 82-78 Tortona e vola ai playoff: gli highlights in 120"

Trieste da incubo, dai playoff sfiorati alla retrocessione

All'inizio del girone di ritorno, Trieste era a un passo dall'inserisi nella Top 8, forte di una serie di quattro vittorie consecutive e rianimata dall'ingresso della nuova proprietà americana, pronta a fare mercato (Emanuel Terry il colpo più pregiato) e a investire con lungimiranza per le prossime stagioni. Invece, i biancorossi giocheranno in LegaDue. Un campionato dove la risalita è terribilmente complessa.
Esaurito il filotto vincente con il successo a Napoli, Trieste ha chiuso la regular-season perdendo 10 gare su 13, e 8 delle ultime 10. Precipitando in un'involuzione continua a livello tecnico e di gioco non sostenibile per difendersi in una lotta-salvezza così serrata come quella vista nel campionato appena concluso. La vittoria su Verona della penultima giornata, salutata come un simil-viatico per la salvezza, si è trasformata in un virtuale "nulla di fatto". Perché tutte le altre dirette avversarie hanno continuato a correre. Anche nell'ultimo turno. Decretando la retrocessione di Trieste, unica sconfitta di fronte a Scafati, Napoli e Reggio Emilia.
L'inesperienza di coach Marco Legovich, l'allenatore più giovane dell'intera Serie A, è costata cara contro le vecchie volpi del nostro campionato. Da Dragan Sakota (Reggio) a Pino Sacripanti (Scafati) e Cesare Pancotto (Napoli). Ma hanno pesato, soprattutto, le situazioni interne allo spogliatoio. Incrinatosi un paio di mesi fa e mai più riemerso. Dall'addio (azzardato col senno di poi) ad AJ Pacher, modesto ma grande equilibratore. Alla rottura con Frank Gaines, ondivago sì, ma secondo miglior marcatore con 13.3 punti di media. Fino al caso Corey Davis, il grande generale che ha abbandonato la squadra nel momento decisivo per la squalifica per cocaina. I rimpiazzi, arrivati in corsa e a fine stagione, sono stati quasi impalpabili, com'era anche prevedibile. E ora sarà necessario un lavoro enorme di ricostruzione per uscire rapidamente dal Purgatorio della seconda serie.
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Brindisi si prende il 7° posto e manda Trieste in A2: highlights in 120''

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