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Achille Polonara a Basket Zone: “Il tumore è stato una mazzata. Ora a tutta con Virtus e Italbasket”

Davide Fumagalli

Aggiornato 28/01/2024 alle 11:57 GMT+1

BASKET, SERIE A - Achille Polonara è uno dei giocatori più forti nel panorama nazionale. Lungo della Virtus Segafredo Bologna e dell’Italbasket di Pozzecco, Achille si racconta a Basket Zone, lo speciale sulla Serie A (e non solo) in onda su DMAX. Una chiacchierata con Mario Castelli sulla stagione della sua V ripercorrendo ogni tappa, anche quella del difficile avvio a causa della malattia.

Polonara a Basket Zone: "La malattia? Una mazzata, ma ora va sempre meglio"

Tornare in campo dopo un Mondiale chiuso ai quarti di finale, non deve essere la cosa più semplice del mondo. Un Mondiale in cui l’Italia di Poz arrivava in buona condizione e con un’ottima considerazione continentale, dopo un grande Europeo disputato il settembre precedente. Tornare in campo, come tutti dopo un’estate quindi a rappresentare il proprio Paese, provarci e fermarsi dopo nemmeno un mese. Per un tumore, scoperto grazie ad un test antidoping. La storia dell’avvio di stagione di Achille Polonara, giocatore della Virtus Bologna, deve essere andata più o meno così.
Come stavo dopo i valori sballati dell’antidoping? Ero preoccupato da una parte, perché comunque non sapevo cosa fosse successo. Avevo due settimane di tempo per dimostrare cosa fosse questo valore anomalo dell’HCG, ero tranquillo perché sapevo di non aver fatto nulla ma dall’altra parte ero preoccupato per quello che stava succedendo al mio corpo
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Polonara a Basket Zone: "La malattia? Una mazzata, ma ora va sempre meglio"

Come detto, un test antidoping fatto al giocatore azzurro, aveva evidenziato dei valori sballati dell’HCG che se per le donne sono tipici marcatori di gravidanza, negli uomini evidenziano altre patologie.
Dopo la diagnosi sono stato un'oretta a cercare un po' su internet cosa poteva essere l’HCG e la prima cosa che uscì fuori era la legata alle donne incinte. Quindi no, non era il mio caso. Cercando HCG su atleti, la prima cosa che mi viene fuori era l'articolo di Acerbi, perché lui praticamente ha avuto una cosa simile e l’ha scoperta anche lui dopo l'antidoping. Un paio d’ore dopo è arrivata l'ecografia. Ero preparato, sapevo benissimo che poteva essere una cosa del genere quindi, appena mi hanno detto che era un tumore, ero pronto"
Bisogna cercare di parlare della questione come di una medaglia col suo rovescio: nessuna positività ad una sostanza probabilità, quindi 0 rischio di sospensione, ma… tumore.
Come si supera una notizia del genere? Già quando ti dicono che hai lo 0% di possibilità di morire, che comunque tornerai a giocare nel giro di poche settimane, ti rincuora parecchio. Io ero preoccupato perché a 32 anni, per fortuna, non ho mai avuto neanche un intervento chirurgico, e quando sai che devi operarti e sai che questa operazione è dovuta un tumore, naturalmente l'ansia cresce. L’intervento è andato bene ma la cosa più importante era una tac post intervento, per rassicurarsi che il tumore non si fosse sparso in qualche altra zona più delicata. Quando è arrivata la risposta ancora più positiva che dalla tac era tutto regolare, mi sono rasserenato. Bisogna affrontare queste sfide mentalmente. Pochi giorni fa ho parlato con un ragazzo di 15 anni, purtroppo ha avuto il mio stesso problema e a 15 anni è una bella botta, però bisogna cercare di farsi forza. Bisogna avere persone vicine che ti rincuorano, che ti fanno sentire il loro affetto
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Polonara a Basket Zone: "Virtus squadra esperta, Banchi la nostra guida"

Achille Polonara grazie all’affetto dei tifosi e del supporto della squadra e della propria famiglia, è tornato in campo più forte di prima ed è pronto a far volare la sua Virtus Bologna tanto in campionato quanto in Europa.
Siamo una squadra esperta, formata comunque da giocatori ex NBA o Eurolega, questa sicuramente è un'arma a nostro favore. La nostra guida, Luca Banchi, ci sta dando una grande mano sin dal primo giorno, perché è un allenatore che, oltre ad essere tecnicamente di altissimo livello, comunica molto con i giocatori, fa capire cosa vuole e cosa bisogna dare alla squadra
Il 2024 sarà un anno importante per il club ma anche per la Nazionale che proverà il colpo grosso di staccare un pass per le Olimpiadi di Parigi.
Olimpiadi? Sicuramente affronteremo squadre molto più forti di noi con vari giocatori che giocano in NBA o in Coppe Europee, quindi sappiamo benissimo che non sarà facile qualificarsi per Parigi 2024. Con l’Italbasket abbiamo un gruppo fantastico, un gruppo che lavora insieme già da qualche estate, ci divertiamo anche fuori al campo. Attualmente non abbiamo magari raggiunto gli obiettivi che tutti speravano, però ce la siamo giocata un po' con tutti. Ora il nostro obiettivo è competere con tutti, e naturalmente se si arriva anche magari un po' più là di qualche finale, sarebbe saremmo molto più contenti
Il primo “scalo” per arrivare a Parigi sarà il torneo Pre Olimpico in Porto Rico per provare a vivere emozioni come quelle di Tokyo.
È già incredibile indossare la maglia azzurra, indossarla alle Olimpiadi è una cosa veramente indescrivibile. L'unica cosa negativa, è che abbiamo giocato a Tokyo 2020 a porte chiuse, quindi ora dobbiamo fare di tutto per andare a Parigi, con il pubblico. Giocare alle Olimpiadi è bello, è bello anche andare a pranzo o a cena con i migliori atleti del mondo di qualsiasi disciplina e vivere tutti assieme un villaggio per due settimane. Vedi la gente che va e viene dalle gare, è tutto praticamente una 24 ore di sport completo
L’intervista completa a Achille Polonara a Basket Zone, è disponibile su Discovery Plus.
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Polonara da 15 punti in Italia-Francia nei quarti a Tokuo 2020

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