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Supercoppa, vendetta Virtus Bologna: Olimpia Milano battuta 78-73 in semifinale

Daniele Fantini

Aggiornato 23/09/2023 alle 22:05 GMT+2

BASKET, SUPERCOPPA - La Virtus Segafredo Bologna è la prima finalista grazie al successo per 78-73 sull'EA7 Emporio Armani Milano nel remake della sfida-scudetto delle ultime tre stagioni. Decisivo il grosso break a cavallo dei due periodi centrali con cui la V si risolleva dal -7 per volare a +11. Poi, nel quarto finale, decidono le giocate di Shengelia e una tripla da campione di Belinelli.

Il morso di Belinelli: tripla decisiva e Virtus in finale

PALALEONESSA, BRESCIA - Come l'anno scorso, la Virtus coglie la prima occasione utile per gustare la fredda vendetta dopo la sconfitta in finale-scudetto. Lo fa risorgendo di prepotenza quando sembra ballare sul baratro, scivolata a -7 alla metà di un secondo quarto in cui la mancanza di un grande leader come Milos Teodosic allunga ombre sinistre su gioco e chimica. Lo fa aggrappandosi al suo vecchio core, già super-responsabilizzato in questi primi passi della nuova gestione Banchi. Belinelli, Shengelia, Mickey, Abass. Quattro giocatori in doppia cifra, decisivi. Tutti del vecchio corso.
La partita non è bella. Specialmente nella prima metà, giocata a ritmo estremamente compassato da due squadre che devono ancora creare l'amalgama con i rientri tardivi dal Mondiale. Il freno a mano è tirato, tiratissimo. Il focus volto più sull'esecuzione che sulla concretizzazione. Milano paga lo scotto peggiore con 19 palle perse, un numero abnorme per gli standard messiniani. La Virtus non fa molto meglio (13), ma l'impianto difensivo già ben rodato nell'era Scariolo ha trovato in Banchi un ottimo erede.
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Awudu Abass decolla e corregge l'errore di Polonara

Il tiro dall'arco è un fattore relativo. Milano spara molto a salve (7/24, in netta controtendenza rispetto alla scorsa stagione). Bologna lo utilizza molto (8/27) ma con esito ondivago, specialmente nella prima parte, quando la difesa biancorossa toglie vantaggi nel verniciato. La differenza la fa, come detto, la gestione dei possessi. La capacità di andare con freddezza in lunetta (22/27 per la V). La cura dei dettagli e delle piccole cose. Come il recupero con schiacciata di Shengelia che frena la grande rimonta dell'Olimpia dal -11. E la giocata perfetta di Daniel Hackett per mettere in azione il braccio di Belinelli sul possesso più pesante della partita. La tripla per sparigliare a poco meno di 2' dalla sirena accarezza soltanto la retina. È il 15esimo punto di una serata super-cinica, con cui il Beli capitalizza ogni pallone toccato.
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Il morso di Belinelli: tripla decisiva e Virtus in finale

Il resto arriva, come detto, da una sfuriata iniziale di Awudu Abass (10), in inusuale versione cecchino. Dalla leadership di Toko Shengelia (13), esaltato dalla sfida con Nikola Mirotic e autore di una serie di giocate d'autore nel quarto periodo. E dalle folate al ferro di Jordan Mickey (13), devastante nell'aprire lo strano assetto con tre ali grandi con cui Messina cerca di aumentare la qualità offensiva dopo un terzo periodo asfittico senza però cedere in fisicità diffusa.
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L'eleganza di Nikola Mirotic, gran canestro con anche il fallo

Milano vive e muore con Shavon Shields, top-scorer con 26 punti ma mancato nel finale per raggiunto limite di falli. Nikola Mirotic (15 ma 1/7 da tre) dà la sensazione di poter essere tanto dominante quanto difficile da inquadrare in una squadra che non ha mai avuto un big-man come trattatore primario del pallone. Ma, se il nuovo Kevin Pangos sembra essere ancor più imballato rispetto allo scorso anno (2 punti, 1/5, 2 perse), sarà difficile non rimpiangere l'amaro addio di Shabazz Napier.
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Bortolani in versione "Air Giordan" per la schiacciata

In una serata senza vere alternative in regia (out Diego Flaccadori, infortunato, e Maodo Lo, appena arrivato), l'Olimpia è costretta a riciclare con scarsa efficacia Devon Hall, trovando pochissima inventiva sul perimetro. Nel buio spicca il lampo di Giordano Bortolani (12 in 14'), in campo con una personalità sorprendente per questo livello. Ma brancola buona parte del reparto lunghi, da riassettare senza Kyle Hines (turnover). Alex Poythress è lontano dalle buone partite di pre-season. E la combo leggera tra Nik Melli e Johannes Voigtmann, decisiva negli scorsi playoff, appare ancora ingolfata dopo le fatiche dei Mondiali e dalla nuova convivenza da studiare con Mirotic. Gigi Datome, nel frattempo, guarda in tuta d'ordinanza dalla tribuna. L'anno scorso fu MVP delle finali. In questa stagione mancherà come l'aria.

EA7 Emporio Armani Milano - Virtus Segafredo Bologna 73-78, il tabellino

  • Milano: Poythress 4, Pangos 2, Shields 26, Mirotic 15, Hall; Ricci 4, Bortolani 12, Tonut 5, Melli 2, Voigtmann 3. Miccoli, Caruso. All.: Messina.
  • Bologna: Belinelli 15, Shengelia 13, Hackett 5, Mickey 13, Cordinier 5; Pajola 4, Smith 9, Polonara 4, Dunston, Abass 10. N.e.: Cacok, Mascolo. All.: Banchi.
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Supercoppa, highlights: Milano-Virtus Bologna 73-78

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