Mondiali Nove Mesto, la Francia vince la staffetta mista! Podio per Norvegia e Svezia, l'Italia solo decima

Erano una delle squadre più quotate, ma un oro iridato non è mai banale nè scontato. Lo sa bene la Francia (1+9), che apre i Mondiali di Nove Mesto na Morave centrando il successo nella staffetta mista. Una vittoria quasi per dispersione, nonostante il cospicuo vantaggio finale maturi tutto nell'ultima frazione. Sono Eric Perrot, Quentin Fillon Maillet, Justine Braisaz-Bouchet e Julia Simon i trionfatori sulle bagnate nevi ceche, dove centrano una medaglia anche Norvegia (0+8) e Svezia (0+10). L'Italia aveva grande ambizione per questa gara, reduce dall'argento di Oberhof 2023 e dai due podi stagionali, ma la partenza a handicap di Didier Bionaz e Tommaso Giacomel relega gli azzurri al decimo posto (3+15) a oltre quattro minuti di ritardo, dopo la parziale risalita di Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi.

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L'Italia parte di buon piglio, con Didier Bionaz che prende la testa e scandisce il ritmo nel primo giro con personalità. Piove e fa caldo, ma al poligono non c'è vento. L'azzurro, però, va subito in difficoltà nella serie a terra. Si salva con tre ricariche, ma il distacco dalla testa è già di quasi trenta secondi. Davanti c'è la Germania di un sontuoso Justus Strelow, tallonata dalla Svizzera di Sebastian Stalder e dalla Norvegia di Tarjei Bø. Problemi anche per la Francia (tre ricariche per Perrot) e la Svezia (due ricariche per Samuelsson). Nella serie in piedi Strelow e Perrot fanno la differenza e se ne vanno, mentre Tarjei sbaglia un paio di volte. Ma chi va in tilt è Bionaz, che sbaglia cinque volte ed è costretto a due giri di penalità. L'Italia è 23ª al primo cambio, a più di due minuti da Francia e Germania. Norvegia terza a 16 secondi.

Tocca a Johannes Bø, che dimezza il gap sul tedesco Philipp Nawrath e sul francese Quentin Fillon Maillet nel corso del primo giro. In quarta posizione staziona una super precisa Svizzera. Nawrath è uno spettacolo nella serie a terra e guadagna qualcosa su Francia e Norvegia. L'Italia esce definitivamente dalla contesa con i quattro errori di Tommaso Giacomel, che deve girare una volta. Il poligono in piedi non cambia gli equilibri, perchè le prime tre squadre usano tutte due ricariche e la Germania mantiene la leadership. Da dietro si avvicina la Svezia, trainata da Martin Ponsiluoma e ora quinta. Si arriva a metà gara e dunque alla donne con i tedeschi in vantaggio di 6 secondi sulla Francia e di 29 sulla Norvegia, con Johannes Bø non certo dominante. Italia ventesima a più di tre minuti.

Justine Braisaz scatena subito i suoi cavalli e va a riprendere Preuss, formando così la coppia Francia-Germania in testa alla gara. Ma se la tedesca si salva al poligono a terra, la francese è costretta a girare. Knotten e Häcki ne approfittano e riportano sotto Norvegia e Svizzera, Hanna Öberg si difende e appaia la Francia al quarto posto, a una quarantina di secondi dalla testa tedesca. Ma la Germania saluta i sogni di gloria nella sessione in piedi, dove Preuss perde la bussola e deve girare. La Norvegia prende il comando con una precisissima Knotten, seguita da Svizzera, Francia e Svezia. Germania addirittura quinta. Braisaz torna a scatenarsi sugli sci, riprende e stacca tutte le rivali, portando la Francia al comando all'ultimo cambio. Svizzera a 6 secondi, Norvegia a 8, Svezia a 23. Insomma, lotta per il podio apertissima. L'Italia risale al 13° posto a tre minuti.

Il testimone francese passa a Julia Simon, che sostanzialmente non sbaglia nulla. Buon ritmo nel primo giro e prima serie di tiro precisa e ragionata, senza forzare. Più macchinosa Tandrevold, che si ritrova con Baserga ed Elvira Öberg a ormai una trentina di secondi dalla Francia. Italia fuori gara, ma con una Vittozzi fenomenale a terra e ormai vicina alla top 10. Simon arriva all'ultimo poligono con un distacco rassicurante, ma stavolta non amministra. Con una progressione esaltante, la classe '96 chiude tutti i bersagli e si regala la possibilità di godersi l'ultimo giro e di esultare coi suoi tifosi negli ultimi metri prima del traguardo. Tandrevold chiude i conti per l'argento già al poligono, costruendosi un margine rassicurante su chi insegue e chiudendo a 45 secondi dalla Francia. Baserga esce con una decina di secondi su Elvira, ma subisce il prepotente ritorno della svedese, che ufficializza il bronzo tagliando l'arrivo a 1 minuto e 1 secondo. Quarta dunque la Svizzera (0+3), quinta la Germania (1+9). A seguire l'Austria, l'Ucraina, un grande Belgio, la Slovenia e decima l'Italia.

mercoledì 7 febbraio - staffetta mista: vincitrice Francia

venerdì 9 febbraio - sprint donne (alle 17:20)

sabato 10 febbraio - sprint uomini (alle 17:05)

domenica 11 febbraio - inseguimento donne (alle 14:30) e inseguimento uomini (alle 17:05)

martedì 13 febbraio - individuale donne (alle 17:10)

mercoledì 14 febbraio - mass start uomini (alle 17:20)

giovedì 15 febbraio - staffetta singola mista (alle 18:00)

sabato 17 febbraio - staffetta donne (alle 13:45) e staffetta uomini (16:30)

domenica 18 febbraio - mass start donne (alle 14:15) e mass start uomini (alle 16:30)

Tutte le gare dei Mondiali di biathlon si potranno guardare diretta in tv su Eurosport 1 o Eurosport 2 e in streaming su Discovery+. Sarà possibile vedere anche la fase di azzeramento prima della gara e su Discovery+ ci saranno dei feed dedicati esclusivamente al poligono. La telcronaca sarà affidata a Dario Puppo e Massimiliano Ambesi e andrà avanti fino alle premiazioni di ogni gara. Sul nostro sito Eurosport.it troverete news, dirette scritte, gli highlights delle gare e i video di tutto il meglio della rassegna iridata di Nove Mesto.