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Wierer, un bis da leggenda! È oro anche nell'individuale, battute Hinz e Roeiseland

Marco Castro

Aggiornato 18/02/2020 alle 18:58 GMT+1

Dopo il trionfo nell'inseguimento, l'azzurra si ripete nella gara individuale con una gara in progressione. È il terzo oro mondiale per lei, sempre più nella storia dello sport italiano.

Dorothea Wierer championne du monde de l'individuel à Anterselva

Credit Foto Getty Images

Una sinfonia, la seconda in tre giorni, che manda il delirio Anterselva e l'Italia intera. Dorothea Wierer riscrive ancora una volta la storia del biathlon azzurro e delle discipline olimpiche invernali, vincendo l'oro mondiale anche nella gara individuale dopo il successo nell'inseguimento di domenica. Un'altra cavalcata trionfale, figlia di una gara in progressione e tirata fino all'ultimo metro, per stampare di due secondi il tempo di Vanessa Hinz e far rispettare i gradi di padrona di casa. Come a dire: "Provate a battermi qui...".
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Dorothea Wierer, il bis mondiale è realtà: rivivi l'impresa nella 15km individuale

1. Dorothea WIERER (ITA)243:07.7
2. Vanessa HINZ (GER)1+2.2
3. Marte Olsbu ROEISELAND (NOR)2+15.8
4. Hanna OEBERG (SWE)2+38.7
5. Franziska PREUSS (GER)21:03.4
6. Monika HOJNISZ (POL)21:10.1
7. Christina RIEDER (AUT)11:20.6
8. Marketa DAVIDOVA (CZE)31:30.7
9. Galina VISNEVSKAJA (KAZ)01:31.4
10. Eva PUSKARCIKOVA (CZE)11:32.6
Dalla fatica al sorriso. Quello che comincia a stamparsi sul volto di Dorothea quando la norvegese Tandrevold, l'ultimo spauracchio per la medaglia d'oro, sbaglia per due volte all'ultimo poligono. È la certificazione del bis, del terzo successo mondiale in dodici mesi e in tre discipline diverse tra l'altro. Manca solo la sprint, tra le prove individuali, e soprattutto un successo olimpico per sedere al tavolo delle più grandi della disciplina, un seggio che Wierer ha già messo nel mirino. Perchè a quasi 30 anni la classe rimane intatta, ma è soprattutto la testa a fare la differenza. Quella che ti conferisce la capacità di non mollare, anche dopo un errore per ciascuno dei primi due poligoni odierni. Una sorta di inseguimento bis.
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Dorothea Wierer impegnata nella gara individuale ai Mondiali di Anterselva

Credit Foto Getty Images

Una corsa alle medaglie che rimane sempre alla portata, perchè tutte le favorite si dimostrano piuttosto fallose. Hanna Oeberg, Denise Herrmann e sopratutto Tiril Eckhoff, sempre più delusa da questa rassegna iridata, sono imprecise fin da subito al tiro. Lo è anche Lisa Vittozzi, irriconoscibile e soprattutto apparsa scarica mentalmente. Per la sappadina sarà una gara da dimenticare, con 8 errori e un 71esimo posto troppo brutto per essere vero. Chi non sbaglia, invece, si ritrova davanti fino all'ultima sessione di tiro. È il caso della polacca Monika Hojnisz, che ne manca due sul più bello e chiuderà sesta. Ma soprattutto di Vanessa Hinz, immacolata fino al penultimo bersaglio della sua gara, quello che le costerà l'oro. Perchè alla tedesca non basta un ultimo giro col coltello tra i denti, visto che Wierer fa altrettanto. Dorothea è una macchina al terzo e al quarto poligono, poi si butta a capofitto nell'ultimo giro verso la gloria. Oltre la fatica, come avesse un cronometro in testa a scandirle il ritmo, vincendo anche la battaglia di nervi a distanza con l'avversaria. Di fame, di voglia, di talento, come solo le migliori. Il bronzo va ancora una volta a Marte Olsbu Roeiseland, che ad Anterselva non scende più dal podio: due ori e due bronzi in quattro gare, tra staffetta mista e gare individuali. Ecco, Dorothea Wierer riesce nell'impresa di offuscare anche un bottino del genere. Eccezionale.
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"Poligono 360": la consacrazione di Wierer, può entrare tra le migliori dieci biathlete di sempre

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