Addio a Carlo Azeglio Ciampi, dal tifo per il Livorno alle Olimpiadi di Torino 2006

Carlo Azeglio Ciampi non è mai stato un tifoso "focoso" ma, senza dubbio, era un tifoso. Appassionato di calcio, sì, e in particolare del Livorno, la squadra della sua città. Da Presidente della Repubblica aveva assistito alla partita della promozione in serie A degli amaranto e, raccontano i quirinalisti di vecchia data, durante un viaggio in Sud America, per la precisione in Argentina, non ebbe esitazioni nel recitare a memoria la formazione del Livorno anni Trenta. Insomma, Ciampi non ha mai dimenticato la sua fede calcistica anche quando era coinvolto e travolto dalle questioni della politica. E, appena poteva, un salto al 'Picchi' non se lo negava.

Un Presidente presente. Sempre nella veste di massima carica dello Stato, si era accomodato in tribuna allo stadio De Kuip di Rotterdam per vivere le emozioni intense della finale dell'Europeo 2000 tra Italia e Francia, vinta dai transalpini con il golden-gol di David Trezeguet. Il ct degli azzurri era Dino Zoff, che abbandonò la panchina a seguito delle critiche ricevute da Silvio Berlusconi riguardo la marcatura mancata di Zinedine Zidane e alcune scelte tattiche definite "indegne". Andò meglio al suo successore, Giorgio Napolitano, che eletto a maggio 2006 potè alzare la coppa del mondo a Berlino, sempre al termine di una sfida elettrizzante contro la Francia. Napolitano sorrise, quella sera, e rivolse un pensiero a Ciampi: "Adesso mi starà invidiando...".

Ciampi era un uomo di sport, sotto la sua presidenza si disputarono a Torino le Olimpiadi del 2006, un successo per la città e la nazione, un biglietto da visita straordinario per il Paese. L'ex presidente assistette con la moglie Franca anche all'inaugurazione delle Paralimpiadi: accolto da un boato della folla allo stadio Olimpico, Ciampi si accomodò in tribuna d'onore e si mise sulle gambe una copertina azzurra per ripararsi dalle folate di vento gelido: immagine che è rimasta scolpita nelle memoria non solo negli archivi fotografici. "Sette anni fa, in un videomessaggio, diedi il sostegno alla candidatura di Torino per queste Olimpiadi. Fu il primo atto pubblico del mio mandato presidenziale", una parte del testo inviato dal presidente Ciampi per la cerimonia di apertura. A distanza di dieci anni, quel discorso potrebbe adattarsi perfettamente alla situazione odierna di Roma 2024.