L'Italia batte Van Basten

Ecco la Nazionale che vogliamo ai Mondiali. Una grande Italia travolge all"Amsterdam Arena l"Olanda di Marco Van Basten per 3-1 infliggendo la prima sconfitta al cigno di Utrecht da quando è ct della rappresentativa del suo Paese. Gli azzurri sono scesi in campo proprio come Marcello Lippi voleva: determinati, vogliosi di imporre il proprio gioco e senza nessun timore reverenziale verso una squadra che è tra le favorite per il titolo mondiale che verrà assegnato in Germania la prossima estate. Il primo tempo è stato equilibratissimo e pieno di occasioni da gol da entrambe le parti e ha visto l"Italia, che era andata sotto per merito di Babel, chiudere in vantaggio grazie a un gol di Gilardino e a una sfortunata deviazione di Vlaar. Nella ripresa poi il solito Toni metteva il sigillo al risultato con una delle sue prodezze, inutile il prolungato assedio degli orange. Anche senza un punto di riferimento come Totti gli azzurri hanno sfoderato una prestazione maiuscola in tutti i reparti, l"Olanda tuttavia aveva molti assenti nelle sue file, tra cui personaggi di primo piano come Van Nistelrooy, Van Bommel e Robben e il rendimento dei tulipani ne ha risentito. Grande Italia quindi, è una vittoria che fa morale, ma per carità non montiamoci la testa cominciando a dire che abbiamo i giocatori più forti del mondo in tutti i reparti, meglio dire solo che possiamo giocarcela con chiunque, forse anche con il superBrasile.

C'è Del Piero al posto di Totti, Abbiati sostituisce gli infortunati Buffon e Peruzzi. Partono bene i nostri ma poi è l'Olanda che prende in mano le redini della partita e al 10' le viene annullato un gol per un fuorigioco di Kuyt che mette in rete una goffa respinta di Abbiati. Un quarto d'ora di ulteriore studio, nel quale è Gilardino a rendersi pericoloso in un'occasione, poi al 25' Toni sale in cielo per colpire di testa mettendo a lato di un soffio. Al 29' è l'Italia a vedersi annullare un gol, stavolta senza motivo, perché Zambrotta dalla destra per il tocco vincente di Gilardino un pallone che secondo l'arbitro è già oltre il fondo. Ora il match non ha un attimo di respiro, le due squadre giocano a viso aperto, e al 37' gli uomini di Van Basten passano: Castelen dalla destra crossa basso per Kuyt, destro deviato da Nesta proprio su Babel che di destro insacca. Quattro minuti più tardi arriva il pareggio di Gilardino che mette in rete di testa un cross sul secondo palo di Del Piero dalla sinistra. L'1-1 è strameritato ma in pieno recupero gli azzurri vanno addirittura in vantaggio: corner di Del Piero per Camoranesi che spizzica di testa, ulteriore deviazione di Vlaar sempre di testa alle spalle di Van der Sar.

L'ex portiere juventino resta negli spogliatoi e viene sostituito da Timmer che dopo soli cinque minuti incassa la rete di Toni. Il bomber viola fa tutto da solo, è un carro armato che nessuno riesce a fermare, poi invece si ferma lui e di destro fa secco il portiere avversario. L'Olanda comincia un lungo ma sterile assedio, che porta solamente a un palo di Kuyt dopo un quarto d'ora, l'Italia controlla splendidamente con Cannavaro e Nesta splendidi baluardi, Zambrotta e Grosso molto bene sulle fasce e Gattuso e Camoranesi i soliti leoni di centrocampo. La girandola dei cambi non modifica sostanzialmente la situazione e gli azzurri danno un altro dispiacere ai tulipani, anche se di ben minore entità, dopo quello del 29 giugno del 2000, quando li batterono ai rigori nella semifinale degli Europei nello stesso stadio.