Il solito Adriano

Il solito Adriano. Anche se il programma del Flamengo prevedeva un allenamento per sabato 1 maggio, in vista del big-match della Libertadores contro il Corinthians di Ronaldo, l'ex imperatore di Milano ha deciso di 'celebrare' la festa del Lavoro e non si è presentato.

L'assenza di Adriano ha deluso in particolare il vice del ct del Brasile Dunga, Jorginho, che era stato incaricato di verificare le condizioni dell'attaccante in vista di una possibile convocazione per i Mondiali. L'attaccante non ha fornito spiegazioni, né ha fatto una telefonata. Ad un certo punto i dirigenti del Flamengo hanno cercato di capire che fine avesse fatto chiamando la madre del calciatore, il nonno, l'addetto stampa personale, dei cugini ed il procuratore Gilmar Rinaldi.

Nessuno ha saputo dire che fine avesse fatto l'ex interista, per il quale si profila ora un provvedimento disciplinare che potrebbe arrivare fino all'esclusione dalla lista dei convocati per la partita con il Corinthians. Ma Adriano, dopo la relazione di Jorginho, rischia di rimanere fuori anche dalla lista per i Mondiali, che Dunga renderà nota a metà del mese.

Primo maggio, e quindi festa del Lavoro, con visita presidenziale per Ronaldo e gli altri calciatori del Corinthians. La squadra paulista che si sta preparando al ritorno degli ottavi di finale della Libertadores contro i connazionali del Flamengo (1-0 per il team carioca all'andata), ha infatti ricevuto la visita del Presidente della Repubblica Lula, accompagnato dalla 'first lady' Marisa Leticia. Il Capo di Stato, intrattenutosi per poco più di mezz'ora con i giocatori della squadra di cui è un acceso tifoso, ha chiesto a Ronaldo e agli altri di battere il Flamengo e quindi proseguire il cammino nella massima competizione continentale. Nel Corinthians lavora il figlio di Lula, Luis Claudio. Prima di andarsene il presidente ha abbracciato Ronaldo (con cui ebbe una polemica ai tempi del Mondiale 2006 sulla 'linea' non da atleta del Fenomeno) e Roberto Carlos, le due stelle del 'Timao'.