Inter, tango argentino per l'attacco: chi tra Lavezzi e Lamela?

Inter sempre più regina del mercato estivo: la Beneamata aspetta Ivan Perisic a braccia aperta e apparecchia il botto finale. Sì perché il faraonico mercato nerazzurro non potrebbe definirsi concluso nemmeno dopo l'approdo alla Pinetina dell'asso croato del Wolfsburg. Arriverà ancora una punta di respiro internazionale per dar manforte a Maurito Icardi. Già, ma chi? Gli indizi portano a un unico nome tra Ljajic, Borini, Eder, Lamela e Lavezzi con particolare focus sugli ultimi due. Uno esclude l'altro, s'intende. Se i contatti tra il direttore generale Marco Fassone e l'agente del Pocho Lavezzi sono omai fitti e continuativi, l'arrivo di Heung-Min Son al Tottenham (seguito all'acquisto da parte del Leverkusen di Kevin Kampl) potrebbe di fatto liberare Coco Lamela. Sarebbe un clamoroso ritorno in Serie A per i due nazionali albiceleste esplosi con le casacche di Napoli e Roma per poi approdare negli sfarzosi lidi di Ligue 1 e Premier League con alterne fortune.

Lavezzi-Inter, storia di un corteggiamento infinito. Puntualmente, a ogni sessione di mercato, il nome di Ezequiel Lavezzi viene accostato all'Inter e campeggia nella lista dei desideri del club di Corso Vittorio Emanuele. Il 30enne di Villa Gobernador Gálvez fu il regalo di Aurelio De Laurentiis a mister Edy Reja nell'anno della promozione in Serie A dei partenopei, in coppia con il ragazzo prodigio del Brescia Marek Hamsik. Accolto tra lo scetticismo generale - la campagna acquisti di quell'estate non soddisfò l'esigente piazza napoletana - seppe far breccia nei cuori dei tifosi a suon di gol, assist e chilometri macinati in campo.

Un attaccante indomito e polivalente, il Pocho, che offrirebbe svariate soluzioni a Mancini. Dal 4-3-3 al 4-2-3-1 i moduli più indicati per risaltarne le caratteristiche (un po' meno il 4-3-1-1 a rombo adottato dal Mancio nell'esordio in campionato contro l'Atalanta). A Parigi non era la stella indiscussa del PSG di Blanc, in ogni caso l'argentino non ha mai fatto mancare il suo apporto: lo certificano le presenze totali nel club, i gol e gli assist collezionati nell'arco delle sue tre stagioni in Francia. Non a caso il club capitolino non ha nessuno intenzione di "svenderlo" e non è detto che non possa trattenerlo all'ombra della Tour Eiffel. L'argentino, comunque, è ufficialmente sul mercato come si evince dal tweet ufficiale del PSG.

Diverso il discorso per il Coco Lamela, passato nell'arco di una sola stagione dall'essere idolatrato a Roma (15 gol in Serie A nella sua ultima stagione in maglia giallorossa sotto l'egida di Zdenek Zeman e Aurelio Andreazzoli) al ruolo di anonimo comprimario a Londra, sponda Tottenham. Impatto tragicomico da nove presenze totali in Premier League il primo anno da Spurs. Molto meglio sono andate le cose nella seconda stagione londinese: l'argentino cresciuto nel River Plate ha infilato la bellezza di 25 presenza da titolare (33 complessive) segnando due reti (cinque tra tutte le competizioni) mostrando finalmente il suo enorme talento. Come dimenticare il gol in rabona realizzato all'Asteras in Europa League?

I discorsi tattici sciorinati per Lavezzi valgono anche per il connazionale Lamela, particolarmente a suo agio in un 4-3-3 (ma anche in un 4-2-3-1) dove possa partire dalla fascia destra per entrare "dentro" il campo e liberare il suo formidabile sinistro. Rispetto a Lavezzi offre una soluzione in più: ha ricoperto più volte in carriera il ruolo di canonico trequartista dietro le punte. Da non trascurare nemmeno il rilievo anagrafico: Erik Lamela ha infatti sette anni in meno rispetto al "navigato" Lavezzi. Il padre del Coco ha confermato i contatti con l'Inter e le sue quotazioni sono in rialzo stando alle ultime trasmissioni di radiomercato. Al Tottenham, che ha appena ufficializzato l'attaccante Son, l'argentino è ormai un esubero.