Morata all'Atletico Madrid, è ufficiale: arriva in prestito per 18 mesi, ci sarà con la Juve

Krzystof Piatek dal Genoa al Milan e Gonzalo Higuain dai rossoneri al Chelsea hanno dato il via, la scorsa settimana, all'ormai famoso effetto domino degli attaccanti. E ora tocca ad Alvaro Morata, che da oggi è ufficialmente un nuovo giocatore dell'Atletico Madrid, come comunicato dai Colchoneros sul proprio sito ufficiale e sui propri canali social. Accordo con i Blues per un prestito valevole per la seconda parte di questa stagione e per tutta la prossima, dunque fino al 30 giugno del 2020. Anche lui sfiderà la "sua" Juventus negli ottavi di finale di Champions League.

Morata lascia il Chelsea dopo una stagione e mezza avara di soddisfazioni: in Premier League non si è mai ambientato, andando sì in doppia cifra nello scorso campionato ma non riuscendo mai a legare né con Antonio Conte né con Maurizio Sarri, che sempre più spesso hanno optato per un tridente senza di lui e senza punte vere. A Londra ha fallito la missione di rimpiazzare Diego Costa, con il quale, ironia della sorte, disputerà ora il ruolo di partner dell'intoccabile Griezmann. L'ultimo guizzo di Morata è arrivato sabato 5 gennaio in FA Cup: doppietta al Nottingham Forest utile per consentire al Chelsea di superare il turno. Poi, complici le trattative in corso con vari club - l'Atletico, ma anche il Siviglia - e qualche problema fisico, Sarri non lo ha più convocato.

Morata torna a Madrid sulla sponda opposta del Manzanarre, lui che ha acquisito popolarità e successi con il Real. Prima dal 2011 al 2014 e poi, dopo l'intermezzo di due stagioni alla Juventus, nel 2016/17. Ma non tutti ricordano che i primi passi, come già accaduto ad altri calciatori divenuti celebri con la maglia blanca - Raul su tutti - li ha mossi proprio nelle giovanili dell'Atletico, in cui è entrato all'età di 12 anni. Per l'ex bianconero, dunque, si tratta a tutti gli effetti di un ritorno a casa.

Prosegue quindi la strana "partnership", se così si può chiamare, tra Atletico Madrid e Chelsea. Negli anni sono parecchi i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie, ma soprattutto sono parecchi i centravanti trasferitisi da Londra alla Madrid biancorossa. Morata, per la precisione, è il quarto dal 2005: una lista che comprendeva già Mateja Kezman, Fernando Torres e il già citato Diego Costa, gli ultimi due cavalli di ritorno. Il serbo rimase solo una stagione (2005/06) senza lasciare tracce, mentre è superfluo ricordare cosa rappresentino gli altri due "9" per il popolo biancorosso. Da oggi anche Morata, che ai tempi del Real aveva confessato la propria fede per le Merengues, proverà a conquistare i cuori dei suoi nuovi tifosi.