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Milan - Pioli saluta, arriva Fonseca: tutto ciò che c'è da sapere sul tecnico del nuovo corso rossonero

Iacopo Erba

Aggiornato 24/05/2024 alle 11:26 GMT+2

SERIE A - Il Diavolo, dopo il naufragio della trattativa per Lopetegui, ha insistito con forza sul portoghese del Lille, peraltro già passato dal nostro campionato: con la Roma furono sia luci che ombre, ma ora torna più maturo e consapevole.

Milan, arriva Paulo Fonseca? Quella volta che si travestì da Zorro in conferenza

Il Milan ha ufficialmente dato il via alla rivoluzione. Dopo il ciclo di quattro stagioni e mezzo con Stefano Pioli, impreziosito da uno scudetto e una semifinale di Champions League ma anche macchiato da alcuni momenti negativi e da tanti derby persi, la società rossonera ha deciso di ricominciare da un nuovo allenatore e tutte le strade, salvo sorprese dell'ultima ora, portano a Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese, reduce da una stagione tutto sommato positiva con il Lille condotto fino al quarto posto in Ligue 1 e ai quarti di finale di Conference League, dovrebbe firmare un contratto da 3,5 milioni a stagione fino al 2026 con opzione di prolungamento per un ulteriore anno. L'ex tecnico della Roma è salito rapidamente in cima alle preferenze del Diavolo dopo il naufragio della trattativa per Julen Lopetegui, da subito mal visto dai tifosi e poi accasatosi al West Ham.

La carriera da allenatore di Paulo Fonseca

Dopo una serie di esperienze altalenanti in Portogallo tra Pacos de Ferreira, Porto e Braga, Paulo Fonseca trova la sua prima vera isola felice nello Shakhtar Donetsk: il club più importante d'Ucraina sembra infatti il contesto perfetto per il tecnico portoghese, che tra il 2016 e il 2019 riesce a far esprimere alla sua squadra un calcio spumeggiante e spiccatamente offensivo grazie anche a giocatori di grande qualità per il livello della massima serie. Memorabile soprattutto una conferenza stampa in cui, dopo aver sconfitto il Manchester City in Champions League, si presentò travestito da Zorro. Dopo aver vinto tre campionati, tre coppe nazionali e una Supercoppa l'allenatore nativo del Mozambico si sente pronto per fare uno step in avanti nella sua carriera e accetta la proposta di una Roma in un momento di grande confusione: sarà infatti lui l'ultimo allenatore dell'era Pallotta, nonché il primo del nuovo corso dei Friedkin soltanto per mere ragioni temporali. La nuova proprietà, infatti, gli darà appena possibile il benservito sostituendolo con José Mourinho. Nella Capitale non lascia grandi ricordi se non per una semifinale di Europa League conquistata nel 2020/21, nella quale viene eliminato dal Manchester United subendo peraltro un pesante 6-2 in un Old Trafford deserto causa Covid. Nel giugno 2022 firma infine un biennale con il Lille, con il quale ottiene un quinto e un quarto posto in campionato.
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L'esultanza di Paulo Fonseca

Credit Foto Getty Images

I pro e contro di Fonseca

Personaggio umanamente garbato e mai sopra le righe, Paulo Fonseca è certamente un allenatore che sa far esprimere alla propria squadra un calcio brioso e improntato sull'attacco. Il portoghese ha dalla sua l'essere certamente un sapiente aziendalista, caratteristica che ha certamente pesato nella scelta di una società come quella rossonera, alla ricerca di un allenatore che sappia valorizzare al meglio il materiale tecnico a disposizione senza alzare troppo la voce. Il club è convinto che all'interno dell'attuale rosa ci siano peraltro giocatori estremamente in linea con i punti cardine della proposta del tecnico del Lille, un calcio impostato sul controllo della palla e sul forte coinvolgimento degli esterni che può anche risultare a tratti molto spettacolare da vedere. Per far sì che tutto proceda nel verso giusto, tuttavia, Fonseca avrà bisogno di protezione e supporto assoluto: a Roma questo aspetto è mancato e il portoghese è stato alla fine schiacciato dalle forti pressioni di una piazza non facile, problema che peraltro potrebbe assolutamente ripresentarsi in una Milano rossonera in cui soprattutto i tifosi si aspettavano probabilmente altro per la panchina e che non vedono in lui un vero salto di qualità rispetto a Pioli. Lato spogliatoio, attenzione poi al rapporto con i big: in giallorosso Fonseca gestì in maniera disastrosa il diverbio interno con Dzeko, allora faro della squadra. Servirà contornarlo dunque di uomini che lo accompagnino nella gestione dei malumori interni alla squadra nei momenti difficili: Ibrahimovic, in questo senso, sarà ovviamente una figura molto importante.
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Milan, arriva Paulo Fonseca? Quella volta che si travestì da Zorro in conferenza

Come giocherà il Milan di Fonseca

Il passaggio da Pioli a Fonseca non dovrebbe portare ad alcuno stravolgimento assoluto: le proposte calcistiche dei due tecnici, per quanto non in assoluto identiche, presentano dei significativi punti di contatto. Modulo preferito dal portoghese è il 4-2-3-1, la cui peculiarità principale sono gli esterni a piede invertito. In questo senso, grande spazio nel suo scacchiere tattico potrebbe trovarlo Chukwueze con Pulisic di conseguenza spostato sulla trequarti. Da tenere d'occhio invece la tenuta difensiva e la gestione degli equilibri di squadra, certamente non due punti di forza della proposta dell'ex Roma e Shakhtar: oltre a un centravanti di spessore, dunque, servirà intervenire sul mercato anche negli altri reparti per prendere giocatori estremamente connessi e attenti, abili a reggere con la testa anche in fisiologici momenti di sbandamento tattico.
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Fonseca: "Lascio Roma con orgoglio non con rimpianto"

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