Gosens confessa: "Delusione grande non essere stato convocato all'Europeo di casa, ho chiesto aiuto allo psicologo"

La Germania sta facendo un buon Europeo fino ad adesso, avendo centrato la qualificazione agli ottavi di finale col primato in classifica del suo girone. Ci sono state le vittorie, nette, contro Scozia e Ungheria, poi il pareggio in extremis contro la Svizzera che è valso, appunto, il primo posto davanti agli elvetici. Il ct Nagelsmann ha lasciato a casa giocatori anche importanti come Hummels, Goretzka, Brandt, Adeyemi, Süle, Werner, Gnabry e Pavlovic (ecco tutti gli esclusi eccellenti di questo Europeo). Non convocato anche Robin Gosens, l'ex terzino di Atalanta e Inter che, al termine della passata stagione, aveva deciso di fare ritorno in Germania proprio per avere quel minutaggio sufficiente da essere convocato per l'Europeo di casa. Scelta che, però, non ha pagato. Gosens ha firmato con l'Union Berlino e, dal fare la Champions, si è ritrovato a lottare per non retrocedere, per poi essere escluso dalla lista dei convocati. Una decisione che ha portato Gosens dallo psicologo.

Ora Gosens sta un po' meglio. Quella della mancata convocazione, è stata difficile da digerire e l'ex Inter aveva bisogno di un aiuto. È ormai prassi che gli sportivi di alto livello vengono, comunque, affiancati da mental coach o psicologici per migliorare alcuni aspetti anche del loro carattere. Proprio durante questo Europeo, l'ex difensore della Juve de Ligt ha ammesso di essersi appoggiato ad un professionista per mentalizzare il fatto di non essere un titolare inamovibile né al Bayern Monaco né nella Nazionale olandese.