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Chiellini: "Rispetto al 2015 siamo più convinti. Nostro segreto non è 4-2-3-1 ma l'empatia"

Stefano Dolci

Aggiornato 08/05/2017 alle 19:59 GMT+2

Il difensore della Juventus lascia il sogno Triplete ai tifosi e pensa ad arrivare a Cardiff: "Guadagniamoci questa finale e poi penseremo a giocarla e a vincerla perché vogliamo cambiare il ricordo di Berlino. Il nostro segreto non è il modulo ma l'empatia che si è creata, tutti ci aiutiamo e questo è fondamentale. Le nostre stelle? Dani Alves è un matto, Higuain la grande sorpresa".

Giorgio Chiellini Lazio Juventus 2016 LaPresse

Credit Foto LaPresse

Triplete? E' una cosa a cui non penso. Il segreto di ogni grande squadra è pensare di partita in partita. Ora pensiamo ad arrivare a Cardiff, poi avremo lo scudetto e la Coppa Italia
Giorgio Chiellini, che a Berlino due anni fa non c’era, non cade nell’errore di pensare che i giochi siano fatti ed è concentratissimo per sigillare il primo obiettivo della stagione: la conquista della finale di Champions, volare a Cardiff e provare a conquistrare l’unico trofeo che manca alla Juventus: la Coppa Campioni.
In questi anni siamo arrivati in fondo a tutto, vuol dire che ne abbiamo le qualità. E' giusto che i tifosi sognino il Triplete, noi dobbiamo pensare a correre, faticare per arrivare all'obiettivo di giocarci tutte le manifestazioni fino in fondo. Iniziare a vedere il traguardo vicino ci dà ancora più carica. E' da luglio che fatichiamo per questo obiettivo e quando vedi il traguardo che hai sognato per mesi ti dà ancora più grinta. Ora siamo maturati nel gestire le pressioni da traguardi e nella convinzione di affrontare certe partite.

Differenza con il 2015? Empatia e maggiore convinzione

Richiesto di un parere su quali siano le reali differenze fra la prima Juventus di Allegri, che si giocò la finale di Berlino e la perse, e quella che domani ha la grande chance di giocarsi il rematch a Cardiff, Chiellini dà una lettura molto lucida e chiara…
La maggiore differenza è la convinzione e la consapevolezza nell’affrontare queste partite. Quell’anno non ci aspettavamo di arrivare in finale, dopo un girone passato per il rotto della cuffia. Nessuno di noi si aspettava di essere a Berlino e in finale si è visto: perché abbiamo affrontato il Barcellona con un po’ di troppo rispetto. Il passaggio di Monaco di Baviera ci ha lasciato qualcosa dentro che ci ha permesso di fare questo cammino e queste 11 partite ad altisssimo livello in Champions League. Cosa è cambiato con l'adozione del nuovo modulo? I numeri contano, ma relativamente. Quest'anno abbiamo giocato in tantissimi moduli. Si è creata una empatia per cui abbiamo messo in condizione di giocare i giocatori più tecnici che abbiamo. La verità è che il feeling che si crea nella squadra è un acceleratore importante, un ingrediente senza il quale non si può arrivare in fondo

Dani Alves un matto, Dybala taciturno: Higuain la sorpresa più grande

Fra i segreti del grande successo della Juventus oltre a una grande retroguardia, la migliore dell’intera Champions League, capace di subire solamente 2 reti: c’è anche la grande qualità di tre giocatori sudamericani: Dani Alves, Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. Tre fuoriclasse che Chiellini definisce così…
Dani Alves è un matto, vive la sua vita a 300 all’ora in grande allegria. Paulo quando è arrivato a Torino era riservato e taciturno però ha sempre avuto bene a mente l’obiettivo. Insieme a Pogba era il giocatore che faceva la differenza la scorsa stagione e quest’anno si è consacrato come una delle promesse più grandi, dietro solamente ai mostri sacri del ruolo che sapete tutti chi sono. Higuain è stata la sorpresa personale più grande. Una persona da 10. Non gliene frega niente di segnare se non si vince e questo non è scontato per un attaccante di quelle proporzioni e quei numeri. Cosa lo rende un grande attaccante? E’ incredibile come sia sempre solo in area, ha una varietà di giocate e movimenti che gli permette di essere sempre libero di calciare in porta. E poi è un giocatore completo che aiuta tanto la squadra: ed è certamente nel podio dei centravanti più forti del mondo
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