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Alexander-Arnold, Robertson e gli altri: i ragazzi terribili del Liverpool forgiati da Klopp

Luca Stamerra

Aggiornato 24/04/2018 alle 12:38 GMT+2

La Roma avrà il suo bel da fare nell'arginare i giovani del Liverpool, vogliosi di non perdersi questa grande chance di conquistare un posto in finale. Da Andrew Robertson, pescato quasi anonimamente dall'Hull City, alla freccia Alexander-Arnold. Non dimentichiamoci di Oxlade-Chamberlain, Emre Can e gli altri. Insomma, oltre a Salah c'è di più...

Andrew Robertson - Manchester City-Liverpool - Champions League 2017/2018 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il metodo Klopp continua a fare scuola. Dopo averlo lanciato a Dortmund, valorizzando giocatori come Lewandowski, Reus, Götze, Gündogan, Hummels, Kagawa ecc, il tecnico tedesco è riuscito a portare il suo ‘metodo’ anche a Liverpool. Per certi versi, proprio insieme alla Roma, il Liverpool è la sorpresa di questa Champions. Non tanto per il nome, il Liverpool è terza nel ranking per vittorie, ma tanto per il lancio di alcuni giocatori completamente senza esperienza. Citiamo ovviamente i due terzini: dal 24enne Andrew Robertson, pescato dall’Hull City, al 19enne Alexander-Arnold prodotto del vivaio dei Reds. Non solo, con Klopp ha trovato una nuova dimensione Emre Can, oggetto pregiato del mercato, e Oxlade-Chamberlain che aveva perso l’etichetta del giocatore dalle belle speranze.

Andrew Robertson (classe 1994, 24 anni)

Gioca da veterano sulla fascia sinitra, e dire che non aveva nessuna presenze in Champions League prima degli ottavi contro il Porto. Arrivato a Liverpool dall’Hull City, il classe ’94 è rimasto seduto in panchina per tutta la prima parte di stagione, giocando in campionato solo contro Crystal Palace e Burnley. A metà dicembre la svolta: Alberto Moreno colleziona diverse partite no, e il manager tedesco decide di puntare sullo scozzese. Dal 5-1 al Brighton diventa titolare fisso: utile in fase offensiva (4 gli assist), con un occhio da difensore (vedi la doppia sfida contro il City ai quarti).
Andrew ROBERTSON,voto 7 - Bernardo Silva fa una buona partita, ma è costretto ad accentrarsi per essere pericoloso. Lui chiude tutti gli spazi sulla sinistra, bravissimo per un giocatore con poca esperienza in Champions. [Le pagelle di Manchester City-Liverpool 1-2]

Trent Alexander-Arnold (classe 1998, 19 anni)

Altro giovanissimo lanciato da Klopp, che non ha avuto paura di schierarlo in Champions. Contro il Siviglia, alla prima, non è convocato, ma parte titolare contro lo Spartak Mosca. Da lì a poco, il classe ’98 diventa titolare inamovibile sulla fascia, conquistando il posto che era di Joe Gomez. Altro giovane, non allo sbaraglio, che ha rivoluzionato il gioco del Liverpool.
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Trent Alexander-Arnold (FC Liverpool)

Credit Foto Eurosport

Emre Can (classe 1994, 24 anni)

È giovane, ma non giovanissimo. Il Bayern Monaco non ha creduto fortemente in lui, ed è finito al Bayer Leverkusen. Poi il passaggio al Liverpool dove ha trovato il suo spazio, prima dell’arrivo di Klopp. Con il tecnico tedesco è riuscito a fare il definitivo salto di qualità, diventando uno dei centrocampisti più forti d’Europa. Classe, eleganza, ma anche tanta intensità in mezzo al campo, alla conquista del pallone. Non è un caso che molte big si siano interessate a lui negli ultimi mesi, con Emre Can che è diventato un top player grazie alla mano di Klopp.
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Emre Can of Liverpool celebrates scoring his sides second goal during the UEFA Champions League group E match between Liverpool and NK Maribor at Anfield

Credit Foto Getty Images

Alex Oxlade-Chamberlain (classe 1993, 24 anni)

Prima Southampton poi Arsenal. All’inizio della carriera sembrava un fenomeno, ma poi si è ridimensionato nel solito esterno che corre tanto, ma è poco concreto. Questo è stato il suo ‘declino’ all’Arsenal, prima del passaggio al Liverpool. Lì è avvenuta la metamorfosi del classe ’93 che ha cambiato sensibilmente modo di giocare. Non più l’esterno a fare avanti e indietro sulla fascia, ma una mezzala. Un ruolo importante per Oxlade-Chamberlain che sembrava inadatto a quel ruolo. Altra intuizione tattica azzeccata di Klopp che è riuscito a dare disciplina al proprio giocatore, senza mai sperperare il suo patrimonio di velocità in inserimento. Si staranno mangiando le mani quelli del Chelsea che lo avevano in pugno l’estate scorsa…
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Liverpool's English midfielder Alex Oxlade-Chamberlain (L) celebrates scoring their fifth goal with Liverpool's English midfielder Trent Alexander-Arnold (C) and Liverpool's English striker Dominic Solanke (R) during the English Premier League football ma

Credit Foto Getty Images

Gli altri

I giovani non finiscono qui. Klopp è sempre attento alla linea verde e in serbo mantiene altri giocatori che possono esplodere. Dal 18enne Woodburn al più quotato Dominic Solanke (classe ‘97), altro giocatore strappato al Chelsea, che nell’estate 2017 ha vinto il Mondiale Under 20 e il Pallone d’oro della competizione. Senza dimenticarsi di Joe Gomez, altro ‘97, che resta sempre a disposizione e utile nell’economia delle rotazioni.
VIDEO: la doppietta di Solanke all'Italia
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