Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Juventus, una 'Big' o da 'Quarto posto'? Il Barcellona per capire chi sono i bianconeri

Simone Eterno

Aggiornato 22/11/2017 alle 09:14 GMT+1

Allegri, alla vigilia della sfida col Barcellona, ha stuzzicato i suoi: "Per come ci stiamo esprimendo, siamo da quarto posto". Una provocazione perfetta in una di quelle notti che può svoltare la stagione. Perché se è vero che in ottica qualificazione questo match può anche non essere decisivo, lo è probabilmente per capire la vera natura della Juve in questa stagione. Che fin qui, quando conta..

Miralem Pjanic, Juventus-Barcellona, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Più che nel Barcellona, il futuro in Champions League della Juventus è passato dal gol di Higuain nella notte di Halloween. L’1-1 di Lisbona ha messo i bianconeri in una posizione di assoluto controllo del proprio futuro e il match di stasera allo Juventus Stadium, paradossalmente, lascia il tempo che trova. No, non siamo improvvisamente impazziti, ma guardiamo semplicemente ai numeri: la Juventus infatti ha la certezza che anche una sconfitta – e una probabile contemporanea vittoria dello Sporting in casa contro l’Olympiacos, ovvero lo scenario peggiore – non cambierebbe le cose. Alla Juventus basterebbe infatti replicare identico risultato dei portoghesi nell’ultima giornata; con il vantaggio degli scontri diretti dalla propria e la certezza che tra la trasferta dei lusitani al Camp Nou e quella dei bianconeri al Pireo, sulla carta, sarebbe ancora e comunque la Juve la grande favorita.
Qui dentro, dunque, ci sarebbe tutta la superficiale preview della serata di Torino. Se non fosse che il calcio vive di momenti. E quello della Juventus, oggi, avrebbe bisogno di una decisa sterzata. Cambi di rotta che solo certe partite, certi avversari, certe difficoltà possono portare; e il Barcellona, Leo Messi, la mezza umiliazione di metà settembre al Camp Nou, rappresentano idealmente il tipo di partita in grado di tirare la riga, di mettere il punto e a capo, di scrivere – con una vittoria, ovviamente – il nuovo senso della stagione.
picture

La Juventus festeggia il successo di Barcellona

Credit Foto Getty Images

Stagione di mille difficoltà per la Juventus, che sotto le rassicuranti frasi fatte di “una squadra che nonostante tutto è lì a 4 punti dal Napoli”, non ha convinto non tanto parte della critica, ma soprattutto se stessa. Le amnesie difensive, i tanti gol subiti, la perdita di solidità e perché no anche la perdita della mentalità vincente del clamoroso lustro appena passato, si sono palesate come fulmini a ciel sereno sopra Vinovo. Lo vede la società. Lo percepisce chiaramente la squadra. Ed è cristallino anche all’allenatore, che infatti, alla vigilia, in conferenza stampa, si è così espresso:
In questo periodo la Juve ne ha sempre combinata qualcuna, poi si è sempre ripresa. Però, al momento, è una squadra da quarto posto in campionato. Per i numeri che ha espresso finora. Una squadra come la Juve non può perdere due partite ed è quindi giusto che sia al quarto posto.
Un concetto chiaro a cui va aggiunto, al di là delle singole sconfitte, un discorso più ampio sulle partite chiave. Di questa Juventus infatti, in questa stagione, gli highlights sono soltano avvenimenti negativi: la sconfitta in Supercoppa con la Lazio; il 3-0 subito a Barcellona; il 2-2 di Bergamo con l’Atalanta; la sconfitta, in casa, di nuovo con la Lazio; le faticose vittorie di Champions con Olympiacos e Sporting; il pareggio di Lisbona arrivato solo nel finale; il ko clamoroso di domenica con la Sampdoria. Quando davvero è contato, quest’anno, la Juventus non c’è stata quasi mai; o meglio, non è quasi mai stata se stessa, o quella versione che ci aveva dato a conoscere nelle passate stagioni.
picture

Mario Mandzukic delusione, Sampdoria-Juventus, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Ecco perché il Barcellona stasera rappresenta un banco di prova più da questo punto di vista che da quello di una qualificazione che in qualche modo tutti danno per scontata (anche se scontata in fondo ancora non lo è): ovvero capire se dopo gli schiaffi, il pugile, avrà voglia di reagire contro il grande avversario. Un avversario sconfitto – se non addirittura umiliato – soli 7 mesi fa, quando i cannoni di navarone blaugrana furono disinnescati come mai prima nella storia della competizione (Barca che uscì dal doppio confronto con zero gol fatti) e la Juventus si lanciò nuovamente in una corsa terminata soltano all’ultima curva di Cardiff. Partita che servirebbe più che altro per capire se nell’anima, i bianconeri, portano ancora le stimmate di quella squadra lì; o se questi scricchiolii, più o meno evidenti, ne hanno minato anche il DNA. Un qualcosa in più di un “semplice” qualificazione. Un vero e proprio test attitudinale. Per capire se la Juventus, in qualche modo, sarà a marzo ancora lì con le grandi. Oppure se, appunto, la dimensione sarà quella di un misero ‘Quarto posto’.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità