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L'Europa invoca la VAR: tutti gli errori e l'evidenza dei fatti contro l'immobilismo della UEFA

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 03/05/2018 alle 11:40 GMT+2

La lezione della Champions e dell'Europa League nella fase a eliminazione diretta certifica, ancora una volta, l'assoluta urgenza della tecnologia nel calcio e la scelta sbagliata del capo della UEFA Ceferin che segue una direzione opposta a quella della FIFA: al Mondiale ci saranno 8 addetti, in Europa si recrimina su errori grossolani, come avevamo ampiamente previsto.

Episodi da Var - Europa

Credit Foto Eurosport

Dirlo oggi è fin troppo facile, svegliarsi con mesi di ritardo di fronte all’evidenza è il classico senno di poi dei meno attenti. Su queste pagine l’avete letto, invece, fin dal primo giorno e non è un motivo di vanto perché la previsione era piuttosto semplice e immediata. Nell’epoca della VAR non si può più tornare indietro e assistere agli errori che continuano a ripetersi in Europa non è più ammissibile. Sviste grossolane che con l’aiuto della tecnologia avrebbero avuto una soluzione istantanea: il mancato rigore per il fallo di mano di Alexander-Arnold sul tiro di El Shaarawy è solo l’ultimo della serie.
Prendiamo in considerazione solo alcuni episodi, i più vistosi della fase a eliminazione diretta della Champions League 2017-2018 per capire quanto sia stata superficiale la scelta di Ceferin, il capo della UEFA. Il bisogno di effettuare nuovi test è solo uno dei motivi che hanno portato al rifiuto, in ballo ci sono soprattutto questioni economiche, ma l’élite del calcio europeo non sta facendo un figurone agli occhi del mondo.

Real Madrid-PSG: ottavi di finale

Lo Celso tocca Kroos che si lascia cadere in area. Rigore generoso e lo stesso Kroos è in fuorigioco di rientro dal corner quando riceve palla in profondità da Marcelo. In seguito c’è un tiro a botta sicura di Rabiot che viene ribattuto da Sergio Ramos con il braccio in area di rigore. Rocchi non concede il penalty. Nel primo caso la VAR sarebbe stata utilissima.

Arsenal-Milan: ottavi di finale (Europa League)

Ci permettiamo di sconfinare per un attimo nell’Europa League solo perché lo svenimento di Welbeck ha fatto scuola. L’ennesima dimostrazione del fallimento degli arbitri addizionali e gli stessi inglesi hanno condannato il nuovo campione di tuffi in tutti i commenti post partita.

Juventus-Real Madrid: quarti di finale

In pieno recupero Carvajal commette un fallo netto su Cuadrado in area: poco da dire sulla precedente espulsione di Dybala, ma resta questa macchia finale sulla direzione di Cakir. Il risultato è 0-3, ma visto l’esito della gara di ritorno avrebbe potuto pesare e comunque gli errori sono errori a prescindere dal minuto e dal punteggio. Altro episodio da VAR.

Liverpool-Roma: semifinale d'andata

La terza rete, quella di Mané, nasce da un fuorigioco netto di Salah. Anche in questo frangente la VAR avrebbe risolto la questione in un secondo.

Bayern Monaco-Real Madrid: semifinale d'andata

Carvajal spinge Lewandowski in area e lo tocca anche con la gamba sinistra quindi Muller viene steso da Ramos con la complicità di Marcelo che impatta la sfera con la mano. Qui siamo nel campo della discrezionalità, più difficile ricorrere alla tecnologia.

Real Madrid-Bayern Monaco: semifinale di ritorno

Sui due presunti interventi da rigore di Ramos su Lewandowski c’è margine d’interpretazione, ma il fallo di mano di Marcelo sul cross di Kimmich è solare. Lo ha ammesso l’interessato, la tecnologia avrebbe aiutato Cakir.

Roma-Liverpool: semifinale di ritorno

A velocità normale, l’irregolarità di Alexander-Arnold non è semplice da vedere, tanto è vero che a parte De Rossi molti giocatori in campo non si rendono conto di quanto accaduto. In realtà, il replay mostra una vera e propria parata del giocatore del Liverpool su El Shaarawy. Skomina avrebbe di sicuro gradito la VAR e in un attimo la sua decisione (il mancato fischio) sarebbe stata modificata con un penalty a favore dei giallorossi.
Questi sono i fatti e se in Italia abbiamo visto che la VAR non è la medicina a tutti i mali e alle polemiche, è altrettanto vero che ci siamo abituati bene e che per noi certi svarioni sono diventati inaccettabili. Dovrebbero esserlo per tutti in base agli strumenti che oggi abbiamo a disposizione. La FIFA va nella direzione opposta e al Mondiale ci saranno otto addetti VAR (4 “varisti” + 4 operatori) a supporto di ciascun team arbitrale in ogni singola partita. Un dispendio di risorse enorme. La UEFA resta ancorata alla Preistoria e non servivano né Agnelli né Pallotta a ricordarcelo. Non diteci che non vi avevamo avvisato.
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