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Le 5 verità del mercoledì di Champions: Juventus e Roma distratte, ma le sconfitte sono indolori
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Pubblicato 13/12/2018 alle 07:28 GMT+1
Dopo le delusioni di Inter e Napoli, arriva un'altra serata complicata per i nostri club. I ko di bianconeri e giallorossi sono peró prive di valore effettivo. Semmai possono suonare come campanelli d'allarme. Real Madrid intanto nel caos, mentre il Bayern dietro non é solido come in passato
Focus Roma
Credit Foto Eurosport
1) Roma, a Plzen contava poco, ma Di Francesco è nel mirino dei tifosi
Ha perso 3-0 in casa il Real Madrid dal CSKA, ha perso la Roma a Plzen. Nesusn dramma, visto che la gara in Repubblica Ceca non aveva importanza (se non quella economica) e che la squadra giallorossa era già sicura del secondo posto. Però, visto il momento dei capitolini in campionato, forse era auspicabile una prova migliore in questa trasferta europea. Invece la Roma ha perso ancora e Di Francesco, messo nel mirino da parte della tifoseria, ora non può più sbagliare.Genoa, Juventus, Sassuolo e Parma: quattro esami da non sbagliare, per non iniziare gli ottavi con una nuova guida tecnica.
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Young Boys Juventus - Hoarau Ronaldo
Credit Foto Getty Images
2) Juventus: se manca la concentrazione, i risultati non arrivano
Un ko che non pregiudica nulla, solo grazie alla contemporanea sconfitta dello United a Valencia. La Juventus torna da Berna con due certezze: la prima di essersi garantita il primato nel girone e di aver quindi centrato l'obiettivo iniziale; la seconda di non potersi permettere alcuna distrazione in questa competizione. Dopo il finale a luci spente con lo United, ecco un'altra conferma: se la squadra non è concentrata al 100%, si può perdere con chiunque, anche con lo Young Boys. Lo sa Allegri, lo sa Ronaldo, lo sanno tutti gli altri. Da febbraio non c'è più tempo per scherzare col fuoco.
3) Real nel caos: ok perdere, ma così è troppo
La peggior sconfitta casalinga della storia in campo internazionale. Un ko nella fase a gironi che al Bernabeu non accadeva dal 2009. Uno 0-3 che lascia di stucco, visto che è arrivato contro il non certo irresistibile CSKA di Mosca. Ok che il Real era giá primo e sicuro del passaggio del turno, ma perdere in questo modo non fa bene. Tifosi dei Blancos stupiti e anche un po' sfiduciati. Sembra proprio un'annata storta, una stagione che non riserverá sorprese positive.
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Fyodor Chalov at Bernabeu
Credit Foto Getty Images
4) Ajax e Bayern si divertono: entrambe dietro hanno qualche problemino
Sei gol, due espulsioni, i colpi di scena nel finale. Il 3-3 tra Ajax e Bayern aumenta l'autostima degli olandesi e allo stesso tempo certifica il primato nel girone dei bavaresi. Entrambe hanno dominato il gruppo E e si sono regalate gli ottavi in anticipo. Entrambe imbattute, entrambe con ottimi potenziali offensivi, ma anche con evidenti problemi difensivi. E da febbraio, quando i gol subiti in casa e fuori faranno la differenza, occorrerá più compattezza e meno spregiudicatezza. Vedremo...
5) Young Boys, CSKA e Viktoria: la voglia di regalarsi una serata memorabile
Due top club italiani e i campioni d'Europa in carica. "Scalpi" finali che non passeranno alla storia, ma che rimarranno a lungo nella memoria dei tifosi di Young Boys, CSKA Mosca e Viktoria Plzen. Sì, perché la Champions sa anche regalare favole a chi non ha più nulla da dire o a chi concorre per un ripescaggio in Europa League. Gli svizzeri, i russi e il club ceco festeggerranno sia il premio vittoria UEFA (2,7 milioni di euro) che il prestigio di queste vittorie. Imprese che verranno ricordate per anni.
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