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Le pagelle di Atletico Madrid-Juventus 2-0: male Bonucci, Mandzukic impalpabile, Godin mostruoso

Simone Eterno

Aggiornato 21/02/2019 alle 01:28 GMT+1

Il migliore in campo è Godin, il peggiore invece è Bonucci. La vittoria però è di Simeone, che tira giù il castello di sabbia della fase offensiva di Allegri.

Mario Mandzukic e Cristiano Ronaldo lasciano sconsolati il terreno di gioco, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Dall’inviato a MADRID – Le pagelle ai protagonisti in campo.
===ATLETICO MADRID===
Jan OBLAK 7 – Si conferma una delle forze di questo Atletico Madrid. Fondamentale in almeno due interventi. Silenzioso, preciso, efficace.
JUANFRAN 6,5 – Spinge poco, ma in fase di contenimento è semplicemente perfetto.
José Maria GIMENEZ 7 – Uomo giusto, nel posto giusto al momento giusto. Per giunta dopo una partita condotta, al fianco di Godin, a livello difensivo, in maniera impeccabile.
Diego GODIN 8,5 – Capitano, condottiero, perno di una difesa guidata in maniera straordinaria. Ronaldo e Mandzukic non vedono una biglia, l’Atleti dietro è una fortezza e lo deve soprattutto al suo modo di guidare la linea. Il gol è solo la ciliegina. E che ciliegina. L’Atletico ancora una volta mostra la sua principale forza: la solidità. E qui dentro Godin ne è il più straordinario degli interpreti.
Filipe LUIS 7 – Come Juanfran è perfetto nella copertura e nel contenimento delle spinte esterne dei bianconeri, che dalle fasce combinano poco e nulla. Più di Juanfran, invece, si vede anche in spinta. Suo l’assist per il gol poi annullato a Morata.
KOKE 5,5 – Una prova un po’ in chiaro-scuro. In dubbio alla vigilia, alla fine convince Simeone per partire dal primo minuto. In campo però non combina un granché, trovando poco spazio per buttarsi dentro e non riuscendo mai a creare superiorità numerica. Dal 67Angel CORREA 6 – Entra e regala un po’ più di dinamismo alla squadra di Simeone, pur senza strafare, si dimostra meccanismo importante.
THOMAS 6 – Grandissima fisicità ma anche due o tre interventi ben oltre il consentito, come quello su Dybala. Insomma, ciò che gli chiede Simeone lo porta a termine. Ammonito, sarà un’assenza importante al ritorno, anche se francamente il più sembra fatto. Dal 61’ Thomas LEMAR 5,5 – Impreciso. Entra e sbaglia un paio di palloni di troppo, tra cui anche un ghiotto contropiede 4 contro 4.
RODRI 6 – Qualche bel lampo, ma senza strafare. L’Atletico stasera la vince nella sua compattezza; il talento di Rodri, qui dentro, si accende solo a intermittenza.
SAUL NIGUEZ 6 – Fa quello che Simeone gli chiede stasera: tenere alto il ritmo del pressing, aiutando nei raddoppi. Missione compiuta. Juventus annichilita.
Antoine GRIEZMANN 7 – Un gatto. Un giocatore tecnicamente delizioso, bravo per tutta la partita a scappare via, a crearsi lo spazio per la giocata e a dare fastidio alla difesa bianconera. Oltre a quello, al 90’, lo si vede ancora sulla linea di fondo a dare una mano in difesa. Che dire d’altro?
Diego COSTA 5 – Simeone aveva avvisato: “Non ha i 90 minuti nelle gambe”. Vero, ma al di là di questo Costa gioca una partita bruttina. Ammonito dopo un nulla (salta Torino), ma soprattutto poco lucido davanti a Szczesny, quando si preoccupa più del spalla-spalla con Bonucci che del centrare la porta. E in una partita così avara di occasioni, questo è macigno. Dal 58’ Alvaro MORATA 6,5 – Entra e in un amen già l’aveva messa. Privato della sua gioia personale; premiato da quella collettiva.
All. Diego Pablo SIMEONE 8 – Avrebbe giocato così e lo sapevano tutti. Tira giù con una bella pressione e una grande organizzazione difensiva di due linee compatte e strette – oltre che sempre pronte a raddoppiare l’uomo sugli esterni – quel castello di sabbia che è la fase offensiva di Massimiliano Allegri. La legge. La vince. E con buonissima probabilità passerà anche il turno. Con merito.
picture

Atleti

Credit Foto Getty Images

===JUVENTUS===
Wojciech SZCZESNY 6,5 – Non può nulla sui gol, era stato decisivo in almeno un paio di situazioni. Uno dei pochi a salvarsi.
Mattia DE SCIGLIO 5 – Allegri lo sceglie al posto di Cancelo e pur non macchiandosi di particolari colpe, si rivela semplicemente per ciò che è: un discreto lavoratore dentro i confini nazionali; un giocatore di livello non sufficiente se si ambisce a vincere questa competizione.
Leonardo BONUCCI 4,5 – Un primo tempo dove regge relativamente, ma il disastro è nella ripresa. La Juventus dietro si sfalda, concede campo e spazi, Bonucci paga dazio spesso ed è l’immagine emblematica del crollo dei bianconeri.
Giorgio CHIELLINI 5,5 – Impeccabile in quasi tutte le situazioni di gioco nel primo tempo. Tiene bene Costa, ma soprattutto è anche il più lesto sulla respinta della traversa, quando arriva per primo a salvare un gol ormai fatto. Poi, però, il crollo colpisce anche lui, che viene trascinato giù da un reparto che improvvisamente concede spazi, buchi, distrazioni.
ALEX SANDRO 4,5 – Parte male, finisce peggio. Non una discesa, non un cross piazzato in maniera corretta a favore del centravanti, unico schema degli ultimi mesi di Allegri. Simeone mette extra copertura sugli esterni e Alex Sandro, come tutta la Juventus, ci va a sbattere.
Rodrigo BENTANCUR 4,5 – Troppo lento e troppo impreciso. Va sotto, senza ‘se’ e senza ‘ma’, ogni qualvolta l’Atleti alzi la pressione in mezzo al campo.
Miralem PJANIC 5 – Una grande occasione a inizio ripresa, ma al volo calcia malissimo. Per il resto prova a dettare i tempi, ma nel super muscolare e pressante centrocampo dell’Atletico non è semplice trovare né spazi né tempi. Non al meglio, alla fine incappa in una serata davvero ben al di sotto dei suoi livelli. Dal 72’ Emre CAN 6 – Venti minuti finali dove la Juventus crolla, ma Can è senza particolari colpe.
Blaise MATUIDI 5 – Se a un interditore si chiedono compiti di costruzione del gioco, la colpa è dell’interditore che non riesce a eseguirli oppure sta altrove? Al di là di questo Matuidi parte con un fallo pericolosissimo e finisce quasi sempre contrato dall’organizzazione difensiva degli avversari. Dall’84’ Joao CANCELO – sv.
Paulo DYBALA 6 – L’unico a salvarsi della manovra offensiva della Juventus. Il perché? Semplicissimo. Gli chiedono un compito impossibile – ovvero partire da ala pura sulla linea dell’out e creare qualcosa. Lui, con diligenza commovente, prova a farlo fino all’ultimo minuto in cui resta in campo. Non gli si può proprio dare l’insufficienza. A lui... Dall’80’ Federico BERNARDESCHI – sv.
Mario MANDZUKIC 5 – Semplicemente non pervenuto. Non lo si può nemmeno giudicare. Inghiottito dal fenomeno Godin; controllato in maniera impeccabile da Gimenez; ma soprattutto mai servito dalla Juventus.
Cristiano RONALDO 5 – Beccato, per 90 minuti più extra-time, da un pubblico che non vedeva l’ora di prendersi la sua rivincita. Ronaldo ci prova, tenta, ma sebben il suo fisico provi a dimostrarci il contrario, resta un umano: se raddoppiato (a volte addirittura triplicato), non ha il potere di smaterializzarsi e ricomparire davanti alla porta, come qualcuno alla Juventus sembra volergli chiedere.
All. Massimiliano ALLEGRI 4 – E’ venuto giù il castello. E questa sera l’hanno visto veramente tutti. La sua Juventus non ha uno schema offensivo ben definito, che non sia palla a Dybala o Ronaldo e vedere che succede; oppure palla sugli esterni e cross dentro. Fine. La modesta Serie A gli ha permesso di proseguire nell’ennesima replica di successo di una recita mediocre; il palcoscenico europeo di un attento Simeone, invece, non ha avuto pietà nel smascherarne il chiaro travestimento.
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