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Ancelotti: "È una vittoria importante. L'abbraccio con Insigne? Sapevo che sarebbe stato decisivo"

Luca Stamerra

Pubblicato 23/10/2019 alle 23:36 GMT+2

Il tecnico del Napoli spiega l'aneddoto dell'abbraccio con Lorenzo Insigne dopo il gol del 3-2 che proietta gli azzurri verso gli ottavi di finale. Un applauso a tutti: "Questa è la vittoria anche di quelli che giocano di meno, uno su tutti Luperto".

Ancelotti, Mertens - Salisburgo-Napoli - Champions League 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Carlo Ancelotti è soddisfatto per il suo successo in casa del Salisburgo che lancia gli azzurri più vicini alla qualificazione agli ottavi di finale. Un successo importante, anche perché il Napoli è riuscito a mettere sul campo tutto quello che era stato preparato in allenamento.
Volevamo giocare in modo più verticale. Sapevamo di dover difendere bene, perché poi i nostri erano due attaccanti rapidi che potevano dare un vantaggio nel contropiede e così è stato. Hanno lavorato molto bene, con idee chiare su quello che dovevano fare

Il Napoli non vinceva in trasferta in Champions da 3 anni

Sono molto contento per il Napoli, sono contento di questa partita. Ci mette in vantaggio nella qualificazione del gruppo che è l'obiettivo. Sapevamo e lo sappiamo anche ora quanto è forte questa squadra. Ora dobbiamo affrontarli in casa, abbiamo preso un piccolo vantaggio, ma le difficoltà di questa partita c'erano tutte e devo dire che la squadra ha interpretato bene tutte le situazioni

L’abbraccio ad Insigne

Gli avevo detto che avrebbe giocato. Che non sapevo quanto, ma che sapevo avrebbe deciso la partita
In queste ultime due partite ha giocato centrosinistra, in fase difensiva magari in coppia con un altro attaccante. Non avere un terzino sinistro che spinge ci porta ad avere lui più dentro al campo, è cambiato solo quello, oltre al fatto che magari l'anno scorso giocava più sul centrodestra. La differenza sta tutta nella testa, non nella strategia. È la testa a contare nel calcio, non la strategia

È la partita della svolta per il suo Napoli?

È chiaro che questo tipo di partite danno consapevolezza circa quello che si può fare. Succede quando fai le cose fatte bene, è la vittoria di quei giocatori che hanno giocato meno nell'ultimo periodo. Uno su tutti, Luperto. Ha dimostrato grande sicurezza e grande applicazione, è il simbolo di questa vittoria. Poi premio il lavoro di tutti, però quando un giocatore che gioca così poco si fa trovare così pronto è un messaggio per tutti. La partita è andata come avevamo previsto. Abbiamo cercato di difendere più bassi, forse nella prima parte del secondo tempo abbiamo allentato un po' troppo la pressione, invece poi è andata meglio. Non ci sono state sorprese, sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire per 90 minuti
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