Altro che Juve e Napoli, i numeri parlano chiaro: è l'Atalanta l'eccellenza italiana in Europa
Pubblicato 19/02/2020 alle 07:42 GMT+1
Contro il Valencia la Dea di Gian Piero Gasperini affronta una partita storica; può farlo però con la forza dei numeri: nessuno in Italia si esprime meglio dell'Atalanta dal punto di vista offensivo. E' la Dea l'eccellenza italiana che la Serie A può portare in Europa: statisticamente solo 3 club nei Top5 campionati europei hanno fatto meglio a livello di gol segnati e media reti per partita.
Paris Saint-Germain, Manchester City, Borussia Dortmund e Atalanta. Oppure Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Paris Saint-Germain e Atalanta. No, non sono nomi di squadre buttati lì a caso, ma le risultanti di due classifiche mica da ridere: la prima, mette in fila le squadre con il maggior numero di gol messi a segno nei 5 principali campionati europei; la seconda tira le graduatorie, sempre nei principali 5 campionati europei, della media gol per partita.
L’Atalanta, con 63 reti messe a segno in campionato per una media di 2.62 gol a partita, è la quarta forza di entrambe le classifiche. Davanti, l’elite d’Europa; dietro, squadre del calibro di Liverpool, Real Madrid, Barcellona, Manchester City e chi più ne ha più ne metta.
GOL FATTI TOP5 CAMPIONATI | MEDIA GOL/PARTITA TOP5 CAMPIONATI |
67 - PSG | 2.86 - Borussia Dortmund |
65 - Manchester City | 2.82 - Bayern Monaco |
63 - Borussia Dortmund | 2.68 - PSG |
63 - ATALANTA | 2.62 - ATALANTA |
62 - Bayern Monaco | 2.60 - Manchester City |
61 - Liverpool | 2.55 - RB Lipsia |
57 - Barcellona | 2.38 - Barcellona |
Se c’è un’eccellenza italiana da esportare in Europa, non ce ne vogliano Juventus e Napoli, è la Dea di Gian Piero Gasperini. E’ non è una questioni di analisi o particolari gusti personali, quanto la fredda sentenza dei numeri. Dati alla mano nessuno in Italia viaggia alla velocità offensiva dell’Atalanta: che, nella nostra Serie A primeggia, anche nella classifica dei tiri totali (359), tiri in porta (215) e assist (40). Una questione, questa, particolarmente cara al Dio del calcio dentro i confini europei: chi va avanti in questa competizione ormai, da anni, è chi è in grado di proporre calcio e farlo in maniera spettacolare.
L’Ajax della passata stagione ne fu un esempio piuttosto chiaro; nel suo “piccolo”, Gasperini, prova a inseguirne le orme. Dei 63 gol che fanno della Dea il miglior attacco del campionato, sorprende anche la varianza degli interpreti: ben 14. Meglio, in Italia, solo l’Inter. Dai difensori Toloi, Palomino e Djimsiti passando per la mediana con Castagne, de Roon, Freuler, Gosens e Pasalic fino naturalmente all’attacco dove il cartellino è stato timbrato da tutti - Zapata, Muriel, Gomez, Malinovskyi, Ilicic e persino Traore -, Gasperini ha costruito una macchina da guerra di cui si è già ampiamente disquisito a livello tattico.
A “sorprendere” resta dunque soltanto la portata dei numeri, che nient’altro poi è che la conferma della bontà del lavoro del tecnico e dell’imprinting ormai collaudato di questa squadra. L’Atalanta infatti ha iniziato a scrivere una pagina di calcio tutt’altro che banale, con un percorso in Champions League ribaltato quando ormai sembrava impossibile (l’unica della storia insieme al Newcastle a passare una fase a gironi dopo aver incassato 3 sconfitte nelle prime 3 giornate).
Contro il Valencia quindi, a questa Dea, non resterà che continuare a mostrare la faccia migliore: quella uscita a San Siro contro Manchester City e Dinamo Zagabria, ma soprattutto a Kharkiv, dove si è materializzato il miracolo; non resterà che continuare a imporre la propria filosofia, che vede ad esempio la Dea prima nelle statistiche nazionali quando si parla di aggressione agli avversari negli ultimi 20 metri (e conseguentemente concessioni nei propri 20 metri difensivi).
- L'Atalanta di Gasperini: l'evoluzione di una macchina offensiva formidabile
Gol totali (Media gol/partita) | N° di Marcatori in gol | Gol dei difensori | |
2016-17 | 70 (1,71) | 16 | 20 |
2017-2018 | 78 (1,56) | 16 | 15 |
2018-2019 | 103 (2,1) | 17 | 26 |
2019-oggi | 72 (2,32) | 14 | 13 |
Non servirà altro insomma che continuare a giocare come questa squadra ha sempre fatto: senza snaturarsi, senza timore reverenziale e senza quello che gli spagnoli chiamano ‘miedo escénico', quello che aveva impallato ad esempio la Dea nella prima di sempre su questo palcoscenico lo scorso settembre a Zagabria.
Il resto verrà da sé. Perché se per mesi si è andati narrando che “l’Atalanta è la squadra più europea d’Italia”, e se soprattutto i numeri lo confermano, per Gasperini e la sua Dea non resta ora che dimostrarlo sul campo: oggi, contro il Valencia, per l’occasione fin qui più importante della propria nuova e straordinaria storia.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo