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Lazio, caos tamponi: la procura Figc apre inchiesta per violazione protocollo

Stefano Dolci

Aggiornato 03/11/2020 alle 21:48 GMT+1

Dopo essere stati regolarmente arruolati per la sfida contro il Torino di domenica scorsa: Lucas Leiva, Ciro Immobile e Thomas Strakosha non sono stati inseriti nella lista dei convocati per la trasferta di Champions League contro lo Zenit. Lo stop dovuto ai vincoli Uefa sui tamponi. Aperto un fascicolo dalla procura Figc per valutare eventuali violazioni al protocollo.

Ciro Immobile, Lazio, Getty Images

Credit Foto Getty Images

La Procura della Federcalcio ha aperto un’inchiesta nei confronti della Lazio per accertare eventuali violazioni ai protocolli sanitari. A far scattare i riflettori sul club biancoceleste è quello che sta accadendo da oltre una settimana nel club biancoceleste che per la seconda partita consecutiva di Champions League dovranno rinunciare a Ciro Immobile, Thomas Strakosha e Lucas Leiva, tre titolarissimi che non sono stati inseriti nella lista della Lazio in partenza per San Pietroburgo perché, probabilmente, risultati nuovamente non negativi al nuovo giro di tamponi UEFA effettuati a 48 ore dalla partita sul campo dello Zenit.

Presenti nella rifinitura, assenti dalla lista convocati

Immobile, Leiva e Strakosha questa mattina erano regolarmente scesi in campo nell’allenamento di rifinitura al centro di Formello e nulla lasciava presagire a un loro forfait. Nel pomeriggio ecco giungere la notizia del rientro nelle loro abitazioni per l’isolamento domiciliare e l’impossibilità a partire con il resto della squadra per la trasferta in Russia. Dalla Lazio non è giunta nessuna comunicazione ufficiale: probabilmente, trapelerà qualcosa in più nella conferenza stampa di Simone Inzaghi alle 18.

Perché la Figc vuole vederci chiaro

Ciò che risulta anomalo è che questa mancata convocazione è maturata ad appena 48 ore da Torino-Lazio, partita in cui Immobile e Leiva sono scesi regolarmente in campo (giocando la ripresa), contribuendo a fare in modo che i biancocelesti uscissero dal campo con un rocambolesco successo nei minuti di recupero. Immobile aveva avuto l’ok dai tamponi per le gare di campionato mentre Leiva e Strakosha, una settimana fa, non erano stati sottoposti ai tamponi Uefa: perché influenzati e non facente parte del gruppo squadra per la sfida col Bruges. La soglia di tolleranza della Uefa e della Figc riguardo ai tamponi è diversa e, come accaduto anche ad Hakimi due settimane fa, per questo motivo un falso positivo può risultare comunque positivo per la Uefa. Si tratta di un ipotesi. Di sicuro c’è che il procuratore capo Figc Giuseppe Chinè vuole vederci chiaro e per questo ha richiesto ufficialmente alla Lazio i referti dei tamponi prima dei match contro il Bruges, il Torino e alla vigilia della gara in programma domani a San Pietroburgo con lo Zenit e ha anche interrogato il presidente Claudio Lotito e il medico sociale Ivo Pulcini.
Questo il comunicato della Figc:
"Fin dalle prime informazioni sulla positività di alcuni calciatori emerse la scorsa settimana il procuratore Giuseppe Chiné ha disposto due ispezioni presso il centro sportivo biancoceleste a Formello, durante le quali i rappresentanti del pool costituito in Procura per verificare il rispetto dei protocolli sanitari. Questa mattina sono stati richiesti ufficialmente alla Lazio i referti dei tamponi effettuati alla vigilia della gara in programma domani a San Pietroburgo con lo Zenit, valida per la terza giornata di UCL".

La risposta della Lazio: "Criticità nei tamponi UEFA"

Nella serata di mercoledì il club biancoceleste ha rilasciato un comunicato per chiarire la situazione, senza però fare nomi.
"In relazione alle notizie stampa apparse sui diversi organi di informazione, si comunica che la S.S. Lazio è in stretto contatto con le autorità statali e con le istituzioni sportive nazionali e internazionali con le quali dialoga da diversi giorni nel rispetto delle norme e dei protocolli applicabili. I test svolti nella giornata di ieri per la competizione europea hanno confermato la positività di alcuni componenti del gruppo squadra che risultano essere già in isolamento. Contestualmente la scrivente società, che continua a monitorare periodicamente i propri tesserati attraverso qualificati laboratori, ha rilevato possibili criticità in relazione ai risultati ottenuti dall’organizzazione europea e, in un clima di piena collaborazione e di tutela della salute dell’intero gruppo e della più ampia comunità, sta valutando le singole posizioni di alcuni tesserati. Resta fermo che qualsiasi decisione sul tema sarà condivisa con l’UEFA anche per il tramite della FIGC. In ogni caso si raccomanda la comunità sportiva alla massima cautela nella divulgazione di notizie prive di fondamento e riscontri che potrebbero ledere il diritto alla privacy e di immagine della scrivente società e dei propri tesserati".
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Immobile: "Critiche in Nazionale? Mi scivolano addosso"

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