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Champions League, Juventus, i 3 motivi per credere alla qualificazione col Villarreal

Simone Eterno

Pubblicato 15/03/2022 alle 09:52 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - Dalla striscia positiva dei bianconeri alla tradizione di Allegri agli ottavi di finale, la Juventus si affaccia alla sfida col Villarreal con almeno 3 punti a proprio favore per provare a essere ottimisti.

Dusan Vlahovic (Juventus) esulta dopo il gol al Villarreal, Getty Images

Credit Foto Getty Images

I bianconeri ospitano il Villarreal e dopo l’1-1 dell’andata in Spagna possono affrontare con fiducia il match di ritorno di Torino. Almeno sulla carta. Ci sono infatti tre motivi per cui si i bianconeri si possono affacciare a questa partita con ambizione. Andiamo a scoprire quali.

1. La Juventus è in striscia positiva

E lo è da un bel po’ ormai. Sul piano del gioco ci sono state tante, tantissime discussioni dietro il calcio proposto dalla Juventus, eppure Allegri dal 30 novembre a oggi ha guidato la sua Juventus in una striscia di 20 risultati utili su 21 partite disputate in tutte le competizioni. L’unica sconfitta, per i bianconeri, è arrivata in Supercoppa Italiana, per altro in maniera abbastanza rocambolesca: il gol di Sanchez all’ultimo secondo dei tempi supplementari. Qui dentro poi la Juventus non ha mai perso e per uscire, contro il Villarreal, dovrebbe perdere. Certo, un pareggio porterebbe comunque ai rigori, ma il concetto di fondo è un altro: al di là di tutto, la Juventus da 3 mesi e mezzo a questa parte ha perso una sola partita. E questo non può non essere preso in considerazione come un segnale positivo.
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Alexis Sanchez, Mattia Perin, Inter-Juventus, Supercoppa Italiana: l'unica sconfitta della Juventus dal 30 novembre scorso alla sfida col Villarreal

Credit Foto LaPresse

2. Sulla carta è la squadra più forte

Perché va bene l’assenza di Bonucci, vanno bene anche le incognite Chiellini e Dybala, così come gli assenti McKennie o Zakaria in mezzo al campo, ma la Juventus al netto di tutto resta la squadra più forte in termini di valore complessivo. Da Vlahovic a Cuadrado, da de Ligt ed Arthur e così via dicendo, il valore complessivo della rosa della Juventus resta comunque superiore a quello degli uomini a disposizione di Unai Emry. Questo nel calcio, lo sappiamo benissimo, non significa automaticamente vincere una partita. Però anche in questo caso può diventare un fattore, specie in quelle notti europee dove i campioni possono fare la differenza. Ecco, nella Juventus ci sono più giocatori forti di quanti ce ne siano nel Villarreal. Vedremo se potrà bastare.
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Alvaro Morata e Dusan Vlahovic celebrano un gol della Juventus

Credit Foto Getty Images

3. Allegri e una tradizione favorevole agli ottavi

Il passato non sempre rappresenta fonte sicura per prevedere il futuro, ma è lecito dire che gli ottavi di Champions League per Massimiliano Allegri, alla Juventus, non sono quasi mai stati un problema. L’allenatore livornese ha in sostanza sempre passato questo scoglio da tecnico dei bianconeri, arenandosi una sola volta: stagione 2015/16, quando dall’urna uscì il Bayern Monaco di Guardiola; è la Juventus andò comunque a un minutino dall’eliminare quello che era lecito considerare uno squadrone. Gli ostacoli, casomai, per Allegri, sono tutti arrivati ai quarti o in finale: dall’Ajax dei miracoli al Real Madrid di Zidane, anche lì quasi beffato con un clamoroso 0-3 al Bernabeu reso vado solo dal famoso rigore di Clattenburg in pieno recupero. Insomma, di solito Allegri gestisce bene il primo incrocio diretto dopo i gironi. La Juventus ripartirà dall’1-1. Le serve una vittoria. Vedremo cosa ne verrà fuori.
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Allegri: "Champions è come il miele: quando arriva, tornano tutti disponibili"

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